Vita e sostenibilità.
La parola sostenibilità è diventata popolare negli ultimi anni. Le statistiche dicono che interessa o appassiona 34 milioni di italiani, ovvero il 67 per cento della popolazione.
Inoltre, tutti ritengono la sostenibilità un valore essenziale, tanto è vero che per il 91 per cento degli italiani il rispetto delle generazioni future deve essere il motivo principale per compiere scelte sostenibili.
Fin qui tutto bene.
Rinunciare a qualcosa, per il bene di tutti. Questo è il luogo comune di chi racconta la scelta sostenibile. Su quale sia il qualcosa a cui rinunciare, la cosa diventa personalmente assai più complicata.
Se nelle epoche precedenti la vita assegnava all’individuo un ruolo o poco più, il secolo digitale e il mercato rendono i ruoli che dobbiamo ricoprire sempre meno “uno e nessuno” e sempre più “centomila”.
Dunque, lo stesso nostro sopravvivere è dover rinunciare a qualcosa in un ruolo della nostra vita, fisica, emotiva, pratica, professionale, bilanciandola con altro in altre dimensioni.
Insomma vivere oggi è quello che canta Vasco Rossi: un equilibrio dentro la follia.
L’equilibrio nella vita dipende da molti fattori, tra cui le priorità personali, le aspettative, i valori, le risorse disponibili, e soprattutto sapere orientare le proprie scelte a questo insieme.
Per trovare il proprio equilibrio nella vita è importante conoscere se stessi, definire i propri obiettivi, organizzare il proprio tempo, curare il proprio corpo e la propria mente, coltivare le proprie passioni e relazioni gestendo in modo armonico le diverse sfere della propria esistenza, come il lavoro, la famiglia, gli hobby, la salute, le relazioni, e le scelte sul mondo dell’ambiente.
Vita e sostenibilità. Ecco, il punto di contatto fra le nostre opzioni e la sostenibilità del pianeta, dato che essa stessa è la ricerca di un equilibrio dinamico tra dimensione economica, sociale e ambientale e tale ricerca costituisce un imperativo non solo per il decisore politico ma anche per chi produce, chi consuma e chi cerca di orientare produzione e consumi.
La sfida in campo per la società umana sarà dunque, in questo presente e nel futuro, sempre più far corrispondere i temi e i valori che sottendono i due equilibri nel raggiungimento di un benessere comune fra vita umana e ambiente.
Ci riusciremo?
Alle future generazioni l’ardua sentenza
CC