Una giovane donna, colpita da virus Zika durante un viaggio in Giamaica, è stata curata con successo all’ospedale San Gerardo di Monza. La notizia è stata confermata ieri, quando è stata dimessa in condizioni di salute complessivamente buone, la paziente contagiata: una 34enne brianzola, ricoverata qualche giorno fa nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza dopo un primo controllo al Sacco di Milano.
Si tratta del primo caso di contagio nella Provincia di Monza e Brianza e ancora una volta l’ospedale San Gerardo si è dimostrato all’altezza della situazione, grazie all’esperienza e alla professionalità del personale. Il caso, a cui ha collaborato anche l’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza, è stato seguito dal direttore del reparto Malattie Infettive, Andrea Gori, professore dell’Università Milano Bicocca e dalla dottoressa Francesca Sabbatini.
I sintomi si erano manifestati subito al rientro dal viaggio: febbre, astenia, cefalea, lesioni cutanee di tipo esantematico. Sono state proprio le lesioni cutanee a spingere la donna a presentarsi al Pronto Soccorso, dove il sospetto di un possibile caso di infezione da virus Zika è subito scattato. I prelievi per la diagnosi definitiva hanno confermato il contagio con il virus.
Secondo gli studi finora effettuati, la trasmissione di Zika avviene principalmente attraverso punture di insetto. Il virus è trasmesso da numerose zanzare del genere Aedes, negli ambienti equatoriali soprattutto da Aedes aegypti. Recenti studi hanno permesso di isolare il virus Zika anche in alcune popolazioni di Aedes albopictus (zanzara tigre) provenienti dal Gabon. Poiché questa zanzara è particolarmente comune in climi temperati dell’emisfero boreale come in Nord America, la penisola italiana e altre zone del Mediterraneo, potrebbe in futuro rappresentare un serio rischio per l’espansione del virus anche in queste zone. Tuttavia non esistono ancora casi documentati di trasmissione del virus da parte di questa zanzara in Europa.
Intanto all’ospedale San Gerardo, seguendo le direttive del Ministero della Salute, è stato applicato il protocollo per la gestione dei casi di contagio da virus Zika. La donna, fortunatamente non gravida, ricoverata per tre giorni presso il reparto di Malattie Infettive, è stata dimessa in ottime condizioni con isolamento domiciliare per almeno due settimane e l’astensione per la prevenzione da malattie sessualmente trasmissibili per un mese. Sono state messe in atto anche le misure di disinfestazione presso l’abitazione della donna.
“La paziente – sottolinea il prof. Gori – anche al momento del ricovero è sempre stata bene grazie ad una sintomatologia lieve, senza complicazioni. Non è stata ricoverata per la gravità del caso clinico, ma per una prevenzione epidemiologica”.
Il professore rassicura anche sull’evolversi della situazione: “E’ escluso qualsiasi possibile sviluppo di altri casi. La paziente è stata ricoverata e mantenuta in isolamento. La trasmissione può avvenire solo attraverso la puntura della zanzara tigre infettata, oppure attraverso rapporti sessuali non protetti. Pertanto la donna contagiata non rappresenta alcun pericolo. Sottolineo che si tratta di una infezione caratterizzata da una sintomatologia lieve, le cui complicanze possono solo essere quelle di microcefalia nelle donne gravide che sviluppino l’infezione”.
“Un plauso va certamente ai nostri medici e operatori sanitari – dichiara il Direttore Generale della Asst di Monza Matteo Stocco – che hanno saputo comprendere immediatamente i sintomi, permettendo una diagnosi certa in poche ore. Si è trattato di un caso isolato, di importazione. Invito comunque chi di ritorno da viaggi all’esterno in paesi a rischio, qualora si dovessero presentare sintomi come quelli descritti, a presentarsi al nostro Pronto Soccorso per avere una diagnosi pronta e adeguata”.