Musica, Concerti, Spettacoli

Vimercate, i Lions celebrano il tenore Loforese per “Bruciare i tempi”


I Lions della Brianza rendono omaggio al tenore Angelo Loforese, con una serata dal titolo “Cantare Loforese” sabato 15 ottobre alle 21 presso l’auditorium del centro Omnicomprensivo di via Adda a Vimercate. All’alba delle sue 96 primavere questo arzillo poeta del bel canto, con altri grandi della lirica, darà sfoggio della sua bravura in un concerto benefico da non perdere. Vimercate Lions Club Loforese

“Una seratadice Giovanni Chetta presidente  del Lions Club Vimercate che ha fortemente voluto questo grande evento in città – che oltre  a regalare al pubblico un concerto di alto valore, vuole illustrare ai presenti e soprattutto far decollare il progetto “Bruciare i Tempi”, per una giustizia più rapida e giusta nei confronti dei reati minorili; progetto avviato da qualche mese da Offerta Sociale, l’azienda sovraccomunale che eroga servizi alle persone nel Vimercatese e nel Trezzese”.

Angelo Loforese, nome conosciutissimo ed apprezzato nel mondo della lirica, sin da bambino si è dedicato allo studio della musica. Negli anni della guerra è rifugiato in Svizzera. Nel 1946 rientra in Italia a Milano e perfeziona gli studi  con il tenore Primo Montanari. Nel 1948 il suo debutto come baritono nell’opera Pagliacci nel ruolo di Silvio. Negli Anni Cinquanta passa al registro dei tenori  e nel 1952 è a Casablanca in Marocco accanto a Carla Castellani ne Il Trovatore. E’ stato allievo di Aureliano Pertile. Protagonista in più di 80 opere, si è esibito  nei maggiori teatri di tutto il mondo.

“Siamo di fronte ad un grande tenore – aggiunge Chetta – che ha duettato, ma sovente ha anche, all’ultimo momento, sostituito i grandi nomi della lirica in eventi internazionali”. 

Ad intervistare il grande maestro Loforese nella serata vimercatese sarà lo scrittore Domenico Gullo (autore del libro “Angelo Loforese, il tenore con la valigia sotto il letto – storia di una lunga vita artistica”).

Uomo di grande spirito, di profonda umanità, è oggi l’unico maestro ancora in vita di quello che è stato il maestoso Novecento della lirica italiano. Loforese delizierà la platea con i suoi interessantissimi aneddoti, esperienze e dimostrazioni canore a sorpresa, nonostante i suoi 96 anni di età. Ai suoi racconti faranno eco esibizioni di cantanti quali il soprano Paola Romanò (che si è esibita nei più importanti teatri al mondo a fianco di personaggi del calibro di Pavarotti, Domingo ecc.), il baritono monzese Carlo Oggioni (professionista di fama internazionale che ha avuto l’onore di cantare in teatro insieme al tenore Loforese), il mezzosoprano Francesca Zappaterra e il tenore Gianni Chetta (allievo del Maestro Loforese), accompagnati  da Nora Battaglia al pianoforte.

Così Domenico Gullo presenta il Maestro Loforese: “La natura di un cantante lirico è costituita da molteplici elementi, professionali e umani. A mio avviso, Angelo Loforese racchiude in sé l’essenza migliore del carattere della sua professione. Ad una splendida e potente vocalità, a uno studio intenso e continuo, si accompagnano una eleganza e una modestia che caratterizzano ed esaltano la statura artistica del Maestro”.

Accanto al Lions Club Vimercate, in questa serata benefica, saranno presenti i Lions Monza Parco, Ponte dei Leoni, Merate, Leo Club Cesano Maderno e Brianza e Inner Wheel Vimercate-Merate, con il patrocinio della Regione  Lombardia, del Comune di Vimercate e dell’Azienda Consortile Offerta Sociale, del Comando Provinciale dei Carabinieri.

Per l’occasione è stata eseguita una ristampa del libro scritto da Domenico Gullo e sarà quindi possibile acquistarne copie con dedica personalizzata del Maestro Loforese.

Una serata di buona musica ma anche di solidarietà. Il ricavato verrà infatti devoluto al progetto “Bruciare i Tempi” presentato la scorsa primavera durante un meeting al Lions Vimercate. Elena Giudice che, con le Forze dell’Ordine, il Tribunale dei minori di Milano, con i Sindaci del Vimercatese e della  Brianza per conto di Offerta Sociale, ha elaborato il progetto si sofferma su alcuni degli aspetti di questo nuovo modo di affrontare alcuni processi minorili, che vedono imputati giovani per lo più per reati meno gravi, ragazzi sottoposti a procedimento penale a piede libero, quindi seguiti dagli Enti Locali.

Il fattore tempo assume un’importanza davvero speciale in questo contesto, in quanto il “tempo” speso o utilizzato (o, purtroppo, a volte“sprecato”) per la celebrazione e conclusione del processo non tiene in considerazione, e pertanto non intercetta, quel “tempo” che è stato nel frattempo utilizzato dal minorenne che ha commesso il reato – fosse anche lieve  – per continuare i “suoi” percorsi di crescita, i “suoi” progetti di vita. Con questo innovativo strumento giudiziario, attraverso la “conciliazione” i giovani vengono coinvolti in un circuito di recupero, che evita il carcere, li impegna, li rieduca laddove hanno compiuto il reato, sia esso in una scuola, in un parco pubblico, all’interno di una struttura privata.

Pierfranco Redaelli

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