Il primario del reparto di otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Vimercate Franco Parmigiani in mezzo ai due pazienti ai quali ha ridato la voce: a sinistra la signora Gianna Comi e a destra il signor Antonino Martorano.
Sarà un Natale tutto particolare quello che vivranno Antonino Martorano, 75 anni di Cavenago, e Gianna Comi, 72 anni di Lomagna: dopo decenni, potranno festeggiarlo con la loro ritrovata voce. Martorano l’aveva persa 70 anni fa, all’età di solo due anni, la Comi 30 anni fa, dopo un intervento chirurgico alla tiroide. Una vita ritrovata grazie al duplice intervento del dottor Franco Parmigiani, primario del reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Vimercate, e della sua equipe di professionisti.
Entrambi i pazienti erano arrivati nel reparto per delle complicanze dovute alla tracheotomia, anche se ad onor del vero, come ha poi ricordato lo stesso Martorano, all’otorino vimercatese lui si era rivolto, accompagnato dalla moglie Margherita Balestrieri, perché non riusciva a guarire da una insistente tosse. E’ stato il primario dottor Parmigiani, a ricordare che le patologie del Martorano e della Comi non erano tumorali e quindi potevano sottoporsi ad interventi meno proibitivi di altri trattati in reparto.
“Quel che è eccezionale – ha precisato Parmigiani – è la loro storia e la tipologia dell’intervento assolutamente innovativa, mai registrata nella casistica scientifica”.
Franco Parmigiani, primario del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Vimercate artefice di due interventi che hanno ridato la voce a due pazienti che potranno così festeggiare un Natale davvero da ricordare
E’ Antonino Martorano, nato il 19 maggio 1940 a Bagheria in Sicilia, a raccontare la sua vita di tracheotomizzato: “All’età di soli 2 anni – dice il pensionato – dopo una difterite mi venne inserita una cannula, che mi ha segnato la vita sino a pochi mesi fa. Una vita che con me è stata comunque generosa. Arrivato a Milano negli anni Sessanta sono stato assunto come uomo di fiducia in una multinazionale e ho sempre lavorato. Poi ho avuto la gioia di sposare Margherita, che mi è sempre stata vicina. Alla voce non ci pensavo più, quando è arrivato l’incontro risolutivo con il dottor Parmigiani. L’intervento ed oggi sono qui a parlare. Un miracolo. Ho riscoperto anche il gusto dei sapori e posso respirare autonomamente”.
La moglie Margherita ricorda il pianto, la grande commozione e la prima frase che non poteva che essere di ringraziamento al primario: “Grazie dottore per avermi ridato la voce dopo tutti questi anni”.
Quasi simile la storia di Gianna Comi, 72 anni, madre di 4 figlie abitante a Lomagna: “A metà degli anni Settanta – dice la signora– ero davvero sul punto di impazzire. Non riuscivo più a dormire, non permettevo di riposare alla mia famiglia, perdevo peso e volevo farla finita. Non stavo bene, mi dicevano che ero esaurita. A Pavia all’ospedale S. Matteo finalmente la diagnosi. Poi l’intervento di tiroidectomia. Fra le conseguenze la perdita della voce e difficoltà nel respiro. La scorsa Pasqua la prima visita con il dottor Parmigiani. Oggi sono qui a parlarvi, a dire grazie a questo grande medico che mi ha concesso di ritornare ad essere protagonista nella mia vita, con la mia voce”.
L’artefice di questi due eccezionali interventi, per l’ennesima volta, ascolta compiaciuto le loro storie, pronto a suggerire quando si dimenticano qualche particolare importante delle loro vicende. Poi racconta delle visite quasi casuali a questi due pazienti, con la proposta rivolta loro di un intervento che avrebbe potuto regalare ad entrambi uno stile di vita migliore.
“Si tratta di interventi innovativi che non sono ancora registrati nella casistica laringea – spiega Parmigiani – che, con il signor Martorano hanno visto impegnata tutta la mia equipe, con i medici rianimatori, gli infermieri di sala per rimuovere la tracheotomia. E’ stato poi necessario ricostruire una parte di laringe utilizzando cartilagine costale, per portare il tessuto di sostegno mancante è stato messo uno stent di supporto alla ricostruzione, rimosso dopo 4 mesi. In questo tempo si è formato un nuovo scheletro della laringe che è risultato essere efficace. Oggi il paziente ha recuperato parte delle funzioni superiori alla trachea, parla e respira da solo. Per la signora Comi si è proceduto con un primo intervento endoscopico per l’asportazione di un aritenoide (articolazione della corda vocale), si è aperto lo spazio respiratorio e conservata la parte anteriore della corda vocale per poter fonare. Dopo altri due interventi endoscopici la paziente è tornata a parlare e respirare per vie naturali”.
Franco Parmigiani, che prosegue la grande tradizione del reparto di otorinolaringoiatria vimercatese ricorda che in questi 6 anni di presenza nell’ospedale di Vimercate ben 35 sono stati i pazienti curati affetti da stenosi laringo tracheali con metodiche endoscopiche diverse e a cielo aperto, sia ricostruttive, come questi due casi, sia con resezioni anulari.
“La gran parte dei casi – conclude soddisfatto il medico – unici nel loro genere e mai trattati dalla letteratura medica”.
Pierfranco Redaelli