Il Calcio Monza si è ufficialmente presentato ai suoi numerosi sponsor, ai giornalisti e ad un nutrito gruppo di simpatizzanti dopo più di sei mesi dall’insediamento della nuova società, venutasi a creare sulle ceneri del fallimento estivo, con al timone Nicola Colombo, figlio di Felice, vice presidente dei biancorossi prima e presidente, poi, del Milan di Gianni Rivera e della ‘stella’, dal 30 maggio 1977 al 23 marzo 1980.
L’evento, nell’aria da un pò, si è finalmente svolto al Tearose Café di piazza Duomo a Monza, sotto la sponsorizzazione della concessionaria Audi-Volkswagen Pirola Francesco & Figli Spa, che, per l’occasione, ha esposto sotto i riflettori all’ingresso, l’ultimo modello della Passat station wagon Alltrack.
Con la ‘Sponsor Night’ viene così battuto il vero calcio d’inizio per il nuovo progetto del Monza 1912, tanto a cuore al numero 1 della società, che, nel corso della serata, ha spiegato la mission della sua nuova creatura, basata soprattutto sulla riconquista della credibilità di un tempo del mondo del calcio, con particolare attenzione alle vicende di casa e dello sport in generale.
In questo senso, molto è già stato fatto, a livello concreto da Nicola Colombo. Da luglio ad oggi, in appena una manciata di mesi, si è proceduto alla ricostruzione della struttura societaria, con un investimento di 350.000 euro, per riconquistare la categoria, la ristrutturazione del personale tecnico, forte di 35 addetti, l’accordo con il CSI, quello con la Monza Academy School, numerosi contratti di sponsorizzazione con le aziende del territorio e l’aumento consistente del numero dei tesserati, passati da 0 a oltre 210, in poco più di un mese. Per non parlare della ricostruzione del settore giovanile, che era stato praticamente azzerato, del rifacimento del manto erboso per il Brianteo e per tutti i campi del Monzello, la pulizia dello stadio cittadino, la riparazione dell’impianto di riscaldamento in via Ragazzi del ’99 e l’accordo di gestione con il locale bar/ristorante.
Ora sono tre gli obiettivi che Colombo si è posto per il futuro. Il primo è a livello sportivo, con i biancorossi che devono tornare a vincere. Il secondo riguarda il sociale, con l’auspicabile dialogo con i cittadini, soprattutto quelli più giovani. Il terzo spazia nel territorio, con le aziende brianzole chiamate a sentirsi parte attiva del progetto, mettendosi a disposizione, ciascuna con i propri mezzi. Importante è che tutti e 3 questi goal vengano segnati sotto il segno della sostenibilità, con gli imprenditori attenti ai ritorni dei loro investimenti, non solo economici, ma anche culturali e sociali, seguendo l’esempio che sta impartendo proprio il Monza 1912.
A favore della società biancorossa giocano 3 asset: il centro sportivo Monzello, lo stadio Brianteo ed il settore giovanile, forte, escludendo la serie D, di ben 10 squadre, alle quali si aggiungono le 3 del Monza Academy School in collaborazione con S.C. Juvenilia.
Un ruolo fondamentale è, quindi, giocato dal territorio, che deve essere valorizzato insieme ai suoi abitanti. A tal proposito è stato ideato il progetto “Monza 1912 & CSI: Insieme si vince!” con il supporto incondizionato di Roche.
Tante, in questo senso, sono le attività in programma. In particolare: Operazione Banca del Tempo, “Brianza Oratori Cup”, Momenti di formazione con testimonial speciali del mondo dello sport, “Monza… in piazza”, “La festa del tifo” e incontri in carcere con i detenuti. Alcune sono già iniziate ed hanno visto giocatori del Monza allenarsi con diversi giovani ragazzi dei centri parrocchiali della Brianza ed Emiliano Mondonico recarsi in visita al Monzello per disquisire di calcio di fronte ad una folta platea.
Si tratta, quindi, di un progetto articolato e ricco, quello presentato da Nicola Colombo, a cui hanno già risposto con entusiasmo e generosità numerosi sponsor. Tra questi, l’azienda farmaceutica Roche, che, come ha dichiarato Francesco Frattini, Head of Communication, ha voluto sostenere questa storia di sostenibilità, responsabilità sociale e di impegno con i giovani, intervenendo fattivamente, con grande interesse ed importanti contributi.
Per di più sono già stati annunciati simpatici appuntamenti sportivi e non, un torneo tra gli sponsor del Monza 1912, da giocarsi in una sola giornata, di sabato, al Monzello ed un’inedita App dedicata. Il presidente Colombo, ricordando le sue esperienze giovanili con le scarpe bullonate, ha già anticipato la sua presenza in campo, come giocatore.
Tutto bello, quindi, a parte i risultati sportivi di questa prima stagione che volge al termine, con una classifica deludente e con prestazioni quanto meno sconcertanti della prima squadra. Lo stesso Colombo ha confessato che, pur mettendo in bilancio, ad inizio stagione, le difficoltà di una ripartenza da zero, non si aspettava, certo, di ritrovarsi, dopo la ottava giornata del girone di ritorno, con 35 punti di distacco dalla capolista Piacenza e 7 dalla zona play off, occupata da squadra come il Ciserano ed il Ciliverghe, entrambe vittoriose di recente anche contro i biancorossi.
Tornando alla ‘Sponsor Night’, ci spiace, solo, segnalare l’inadeguatezza della location, signorile, elegante e suggestiva, ma decisamente insufficiente per contenere, nella sua sala principale, tutte le persone intervenute e con un improvvisato impianto acustico, che ha reso spesso difficoltoso l’ascolto nelle retrovie.
Così gli invitati sono stati costretti a rimanere per un paio d’ore in piedi, a stretto contatto, per ascoltare, con una certa precarietà, la presentazione, organizzata in una specie di lunga e non certo brillante intervista pilotata al presidente, con molta ripetitività nelle domande e nelle risposte. Con due circoli di golf a disposizione della famiglia Colombo, sempre interessata a propagandarli, come non è mancata occasione anche sul finire della serata di giovedì, forse una trasferta all’Antico Borgo Camuzzago di Bellusco o al Brianza Country Club di Usmate Velate, con l’occupazione di una delle due splendide club house, non avrebbe di certo guastato, sia per l’originalità ed esclusività della location che per evidenti questioni di praticità.
Enzo Mauri