29 settembre, titolo di una famosa canzone firmata da Mogol e da Lucio Battisti, portata al successo dagli Equipe 84 e poi ripresa dallo stesso Battisti un paio di anni dopo. Data famosa, dunque, caratterizzata pure dalla nascita di tale Silvio Berlusconi, venuto alla luce ben prima della canora ‘santificazione’ del cantautore di Poggio Bustone per tanti anni legato alla Brianza. Per il calcio Monza, o meglio per il Monza 1912, questa, con molta probabilità, sarà una data storica, quella del passaggio al Cavaliere. Nicola Colombo da Bellusco esce di scena e accetta le pressanti avances di Adriano Galliani che rileva la società biancorossa per regalarla all’amico Silvio, con il quale vuol riprendere a disegnare formazioni. Sognando e facendo anche sognare i tifosi brianzoli. Una scommessa, una sfida, un azzardo forse, ma è bello così.
VENDITA MONZA 1912, I TIFOSI GIA’ SOGNANO
Berlusconi e Galliani insieme per portare il Monza in quell’Olimpo dove non è mai entrato. L’ha sfiorato negli Anni Settanta, ma poi gli è rimasta soltanto l’amara soddisfazione di essere la compagine con più militanza nella serie cadetta, senza mai aver visto la A. Nicola Colombo molla il colpo per ragioni di soldi. Divertirsi con il calcio oggi costa un botto e lui e il padre alla fine pare ci abbiano rimesso più di 5 milioni di euro in tre anni, che si dimezzerebbero con la vendita. Nick già in primavera, calcolatrice alla mano, si era spaventato perché i conti iniziavano a non tornare e si era subito messo alla ricerca di investitori credibili in grado di aiutarlo a mantenere in piedi la baracca. Così ha interpellato un fondo d’investimenti americano con il quale avviare un progetto per la ristrutturazione dello stadio Brianteo. Dallo stadio si è passati a discutere del futuro della società e si è giunti pure a mettere insieme una lettera d’intenti vincolante per la cessione delle quote. Prima di quella firma però lo scenario disegnato è cambiato. Una telefonata di Galliani e la successiva chiacchierata di papà Felice con l’amico Silvio ha fatto il resto. Nicola doveva rimanere al 30%, ma a fine della trattativa viene relegato al 5%, rimanendo presidente fino a fine stagione. Poi si vedrà, anche se la sua definitiva uscita dalla società appare inevitabile. Così come appare inevitabile un drastico cambiamento che finirà per coinvolgere tutto il Monzello, dallo staff tecnico ai collaboratori. Il campionato è appena iniziato, pure con un convincente successo con la FeralpiSalò, è già si parla del nuovo mister dell’anno prossimo, che potrebbe essere Cristian Brocchi. Mentre a dirigere il settore giovanile arriverebbe Filippo Galli che al Milan ha fatto davvero bene nelle ultime annate.
VENDITA MONZA 1912, SERVE LO STADIUM
Si cambierà indirizzo programmatico e look. Vita dura avranno stranieri, tatuati e barbuti perché in primo luogo il Cavaliere vuole una formazione ‘made in Italy’ giovane, sostenuta da un vivaio in grado di sfornare talenti veri, come un tempo era la Cantera biancorossa, capace di allevare futuri campioni come Massaro, Monelli, Colombo, Casiraghi e tanti altri bei nomi del calcio nazionale. Sui tatuaggi e sulle barbe Berlusconi, com’è noto, non ci sente più di tanto e c’è il rischio che più di qualcuno dovrà scorticarsi o sbiancarsi la pelle per nascondere disegni d’ogni genere sul corpo e rasarsi pure pizzetto e basettoni. Ma per strappare un buon contratto si fa questo e altro. Non sappiamo come saranno viste dalla nuova proprietà eventuali ‘creste di gallo’ sulla zucca, ma abbiamo il fondato sospetto che il Monzello diverrà ritrovo per ragazzi dalla faccia e dall’ ‘outfit’ (come si dice adesso) pulito. Senza, ovviamente, nulla togliere a coloro che oggi calcano il terreno del Brianteo. Si stanno solo ipotizzando le linee guida del nuovo padrone del vapore.
Se si vuole entrare nel calcio che più conta e toccare il cielo – e Berlusconi e Galliani vogliono ripartire alla grande da qui, con passione, visione e pure con una certa dose di umiltà, perché nulla è scontato e la palla è rotonda per tutti – andranno fatti investimenti importanti non solo per rinforzare la squadra ma anche per ristrutturare i vecchi impianti. Il Monza 1912 srl di Colombo, dopo tre tentativi (un paio maldestri), a luglio si è finalmente aggiudicato il bando per la gestione dello stadio Brianteo e del centro Monzello per i prossimi 44 anni che prevede 10.001 euro annui d’affitto. Il progetto, del quale si parla da qualche tempo, prevede una vera e propria cittadella dello sport in grado di unire tutta l’area tra viale Sicilia – viale Stucchi, compreso il palazzetto. Sarà il Monza Stadium con più posti a sedere e con vari spazi commerciali e di ristorazione. Niente scommesse o sexy shop. Anche il centro sportivo di Monzello cambierà volto. Galliani in particolare si è già informato col Sindaco Dario Allevi per capire cosa si può fare e come.
VENDITA MONZA 1912, IL 29 SETTEMBRE L’ANNUNCIO?
Mancano dieci giorni alla data fatidica dell’82esimo compleanno del Berlusca e per lui si sta preparando un regalone col fiocco biancorosso. Stanno cercando il posto idoneo per l’annuncio ufficiale: dovrebbe essere in città e potrebbe essere il salone della Villa Reale. Arriveranno inviati da mezzo mondo e la sede ci pare quella giusta. La storia del club brianzolo avrà così una virata inaspettata fino ad un mese fa. Un po’ per Nicola Colombo ci dispiace, ma a conti fatti e a ragion veduta, va bene così. Più di tanto non avrebbe potuto fare e la B sarebbe già stata un’impresa epica.
Carlo Gaeta