Made in Brianza

Varata la Camera di Commercio Metropolitana: una sconfitta per la Brianza!


Cantatemela e suonatemela come cavolo volete, ma questa è l’ennesima sconfitta per la Brianza, che pensava un tempo a una propria autonomia gestionale rispetto alla grande metropoli e si trova oggi nella stessa invischiata fino al collo, perché in questi ultimi anni non è stata mai capace di autodeterminarsi veramente, complice una classe dirigente, vetusta, con poche rampanti new entry che per lo più guardano a Milano per ragioni di potere politico e di lancio verso la Capitale.  

Il sogno della Brianza Bella, della Provincia MB, di una Confindustria territoriale forte, capace di identificarsi nel Made in, si svuota definitivamente e passa la mano con l’avvento della Camera di Commercio Metropolitana, che azzera di fatto tutti gli enti camerali locali e soprattutto gli sforzi fatti a Monza per oltre dieci anni per promuovere la locale Camera di Commercio, che purtroppo è diventata col tempo una camera da letto, dove tutti si son fatti una bella ronfata per poi svendersi agli interessi di Milano. Bello è oggi sapere che i “soliti noti”, al vertice da quasi un secolo, comandano e dettano i tempi di quello che doveva essere il cambiamento del nostro territorio e che è diventato, di fatto, il funerale dell’idea dell’autonomia briantea, dell’ottimizzazione burocratica, complice anche la crisi economica mai affrontata di petto, in modo condiviso e con progetti di reti funzionali, ma per lo più con egoismi e interessi di bottega.

Ad esempio, perché non è stato possibile istituire un fondo comune d’investimento per il salvataggio di tante imprese locali in difficoltà, senza lasciare in mano alle banche il loro destino per poi vederle ridotte sul lastrico perdendo così belle realtà locali? Perché non si è organizzata una comune strategia per il rilancio del territorio, attivandosi in modo univoco verso l’Europa per attingere ai tanti fondi disponibili, non come un’armata Brancaleone sparigliata, con idee scarse e ben confuse, ma con un unico cappello, una sola forte rappresentanza, con obiettivi condivisi per un grande progetto territoriale?  

Monza e la Brianza possedevano tutti i numeri per poter rimanere da soli e continuare ad avere una Camera di Commercio e una associazione industriali autonome rispetto a Milano. Bastava la volontà e un accurato piano di rilancio che prevedesse anche la revisione delle cariche camerali e associative e dei relativi emolumenti, per entrare nella logica della spending review nazionale. Invece, si è preferito annullarsi e confluire nelle associazioni milanesi, realtà grandi, dove la nostra scompare. Basta leggere i numeri. 

Ci dicono che la nuova Camera di Commercio Metropolitana ha mezzo milione di imprese con 2 milioni di addetti e 576 miliardi di fatturato. Che è la più grande d’Italia proprio per numero di imprese. Mi vien da dire: chi se ne frega! Non sono i numeri che m’incantano, bensì ravvedo in tutto questo l’annegamento delle nostre 90mila imprese locali che si disperdono nel mare magnum della nuova entità camerale.

Spero di essere smentito. Mi auguro soprattutto che Monza e la Brianza abbiamo, con i pochi “buoni” rimasti, il coraggio di reagire, di prendere posizione e di batter cassa, perché altrimenti i soldi finiscono tutti a Milano e… vada via i ciap! Visto che i brianzoli sono sempre stati sensibili ai danè, forse questa è l’unica molla per far loro capire di aver fatto una grande cazzata. Se ne accorgeranno quando si vedranno passare sotto il naso grandi progetti finanziati e compagnia bella, diretti a Milano, con le sole briciole avanzate per il nostro territorio.

Forse sto sbagliando perché infondo non gliene frega un beato a nessuno. Nessuno vuole impegnarsi e forse non c’è gente che ha le palle e interesse a farlo, perché l’è drè a laurà, tiene famiglia, ecc. Chi si era esposto, prima sostenendo l’idea di una Brianza autonoma e poi alzando la mano a favore di Milano, rinnegando decine e decine di roboanti dichiarazioni che conserviamo, ha già trovato il suo posto al sole e la sua cadrega da occupare per il prossimo quinquennio.

Buon lavoro a tutti allora e addio Brianza! 

Carlo Gaeta

Per la cronaca, questo è il comunicato stampa giunto nella serata di ieri dalla Camera di Commercio per sancire la nascita della Camera di Commercio Metropolitana. 

Mezzo milione di imprese, 2 milioni di addetti e 576 miliardi di fatturato. Al via da lunedì 18 settembre la nuova Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, con il primo Consiglio. Ospiti il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il vice presidente Fabrizio Sala e Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico, oltre a Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere.

Carlo Sangalli è stato eletto all’unanimità presidente per i prossimi cinque anni. È la nuova istituzione per le imprese, nata dalla riforma e dal riaccorpamento. Ecco la prima “legislatura” (2017-2022) della Camera di commercio eletta direttamente dai rappresentanti del mondo economico milanese, monzese e lodigiano.

Camera di Commercio Presidente Carlo Sangalli“La nascita di questa nuova realtà – ha dichiarato Carlo Sangalli (nella foto), presidente della Camera di Commercio Milano, Monza Brianza e Lodi – significa più efficienza e semplificazione per mezzo milione di imprese. Ma non è solo la somma algebrica di tre Camere di commercio, è la realizzazione di un progetto complesso di ampia visione. In concreto: maggior ascolto del mondo imprenditoriale e nuove azioni pubblico-privato per vincere le sfide locali e globali”.

“Nasce una grande Camera di commercio, la prima in Italia per dimensioni. Come Regione Lombardia siamo pronti a collaborare con questa importante realtà, per guardare con fiducia al futuro della nostra economia e delle nostre imprese. Sono molto lieto, ho assistito al confronto, alla scelta unanime delle categorie. Le prossime sfide per Milano e per la Lombardia partono con il piede giusto” – ha dichiarato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia.

Sono 33 i consiglieri in rappresentanza dei settori dell’economia (9 rappresentanti dei servizi alle imprese, 6 del commercio, 5 dell’industria, 3 dell’artigianato, 2 del credito e assicurazioni, 2 dei trasporti e spedizioni, 1 dell’agricoltura, 1 del turismo, 1 della cooperazione, 1 dei consumatori, 1 delle organizzazioni sindacali, 1 dei professionisti) di cui 8 donne. Un consiglio di personalità riconosciute e attive per lo sviluppo dell’economia locale nei tre territori rappresentati.

La squadra che reggerà le sorti della Camera Metropolitana

Oltre a Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, oltre che Presidente di Confcommercio nazionale, nel nuovo Consiglio ci sono: Marco Accornero segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano; Alessandro Barbone, Presidente dell’associazione territoriale di Vimercate – Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, Guido Bardelli Presidente Cdo Milano; Giovanni Benedetti, direttore Coldiretti Lombardia; Luca Bertoni, Presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Lodi; Alvise Biffi Vice Presidente Piccola Industria Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza; Giulia Biscossi, componente del Consiglio generale di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza; Diana Bracco già Presidente di Assolombarda e di Expo 2015; Gianluigi Bricchi, Presidente dell’Associazione territoriale del Basso Lodigiano Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Alberto Cazzulani, Presidente Confcooperative Milano, Lodi, Monza e Brianza; Franco Ceruti già Presidente della commissione regionale ABI della Lombardia; Iacopo Chelazzi, componente del consiglio direttivo Cdo Milano; Massimo Dal Checco, membro del Consiglio Generale e Presidente Gruppo ICT e Servizi alle Imprese Assolombarda; Francesca De Lucchi, consigliere EPAM; Marco Dettori, Presidente di Assimpredil-Ance Milano, Lodi, Monza e Brianza; Ermanno Luigi Gatti, membro del comitato esecutivo di FIDICOMET Srl; Paola Generali, Vice Presidente di Assintel – Confcommercio;  Valeria Gerli, Presidente Associazione GITEC Guide italiane Turismo e Cultura aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Armando Gollinucci, responsabile comitato regionale lombardo Unione Nazionale Consumatori;  Annarita Granata, Presidente Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della provincia di Lodi aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Vincenzo Mamoli segretario regionale di Confartigianato Lombardia; Gianpietro Meroni, Vice Presidente vicario Confcommercio Monza aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Fulvio Pandini, Vice Presidente associazione industriali di Lodi; Carlo Alberto Panigo membro di giunta di Confcommercio Milano e Presidente associazione territoriale Confcommercio a Rho; Edoardo Pozzi, Vice Presidente ALSEA Associazione lombarda spedizionieri e autotrasportatori; Ambra Redaelli, Vice Presidente Piccola Industria di Assolombarda; Gabriele Rocchi, segretario organizzativo Camera del Lavoro metropolitana di Milano; Alessandro Spada Vicepresidente vicario di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza; Carlo Edoardo Valli, Presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio per i rapporti internazionali e già presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza; Pier Paolo Vecchi, membro del Consiglio Generale e Vice Presidente Gruppo ICT e Servizi alle Imprese Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza; Beatrice Zanolini segretario generale FIMAA Milano, Lodi, Monza e Brianza – Confcommercio.

Gli incarichi del Consiglio Camera di Commercio Metropolitana di Milano-Monza-Brianza-Lodi

  • Marco Enrico ACCORNERO   settore: Artigianato
  • Alessandro BARBONE   settore: Commercio
  • Guido BARDELLI   settore: Servizi alle Imprese
  • Giovanni BENEDETTI   settore: Agricoltura
  • Luca BERTONI   settore: Professionisti
  • Alvise Carlo BIFFI   settore: Servizi alle Imprese
  • Giulia BISCOSSI   settore: Servizi alle Imprese
  • Diana Giovanna BRACCO   settore: Industria
  • Gianluigi BRICCHI   settore: Servizi alle Imprese
  • Alberto CAZZULANI   settore: Cooperazione
  • Franco CERUTI   settore: Credito e Assicurazioni
  • Iacopo CHELAZZI   settore: Servizi alle Imprese
  • Massimo DAL CHECCO   settore: Trasporti e Spedizioni
  • Marco Libero DETTORI   settore: Industria
  • Francesca DE LUCCHI   settore: Commercio
  • Ermanno Luigi GATTI   settore: Servizi alle Imprese
  • Paola GENERALI   settore: Servizi alle Imprese
  • Valeria Laura GERLI   settore: Turismo
  • Annarita GRANATA   settore: Commercio
  • Armando GOLLINUCCI   settore: Associazioni Consumatori
  • Vincenzo MAMOLI   settore: Artigianato
  • Fabio MASSIMO   settore: Artigianato
  • Gianpietro MERONI   settore: Commercio
  • Fulvio PANDINI   settore: Industria
  • Carlo Alberto PANIGO   settore: Commercio
  • Edoardo POZZI   settore: Trasporti e Spedizioni
  • Ambra REDAELLI   settore: Industria
  • Gabriele Angelo ROCCHI   settore: Organizzazioni Sindacali
  • Carlo Giuseppe SANGALLI   settore: Commercio
  • Alessandro SPADA   settore: Credito e Assicurazioni
  • Carlo Edoardo VALLI   settore: Industria
  • Pier Paolo VECCHI   settore: Servizi alle Imprese
  • Beatrice ZANOLINI   settore: Servizi alle Imprese

I numeri della nuova Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi.

Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi, prima in Italia con quasi mezzo milione di imprese registrate, 2 milioni e 200 mila addetti, 500 miliardi di fatturato. È prima nel Paese in termini di imprese: secondo i dati relativi al 2016, conterebbe 466 mila registrate (di cui circa 400 mila attive). Parliamo di un bacino di 250 comuni e circa 4 milioni e 300mila abitanti, con una densità produttiva pari a 136 imprese e 803 addetti per km2. Significativo il peso anche in termini occupazionali, con oltre 2 milioni e 200mila addetti, pari circa al 59% del totale regionale e al 13% del nazionale. Prevalgono i servizi e il commercio, seguiti dalle costruzioni, dalla manifattura e infine dall’agricoltura. Dunque, rispetto alla sola Milano c’è più agricoltura da Lodi e più manifattura da Monza. A partire dall’industria brianzola del legno e del mobile, che conta 2.103 imprese attive (contro le 1.682 di Milano), vale a dire il 23% del manifatturiero locale (contro il 5,7% di Milano): con i due territori insieme il peso di questo settore arriva al 9,8%. Rispetto alla sola Milano cresce l’incidenza del settore della produzione di metalli, grazie dell’apporto di Monza e Lodi, che – come la stessa Milano – vantano una discreta specializzazione.

Ente pubblico delle imprese. La Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico. Svolge funzioni di interesse generale per il sistema produttivo promuovendo la crescita delle imprese e del territorio.

Aziende speciali. La Camera di commercio si avvale del contributo di aziende speciali: Camera Arbitrale, per la risoluzione delle controversie e la diffusione della cultura della giustizia alternativa, dell’Arbitrato e della Conciliazione, Formaper, per la formazione e i servizi all’imprenditorialità, Innovhub e Stazioni Sperimentali per l’industria, per la ricerca e l’innovazione e Promos, per l’internazionalizzazione delle imprese.

L’impegno per lo sviluppo del territorio. Le principali aree di intervento, in un quadro di collaborazione con le istituzioni, riguardano la promozione dell’imprenditorialità e dei suoi valori. Sito internet: www.milomb.camcom.it

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