Ritorna la rassegna Turisti a km zero, organizzata dal MUST (Museo del Territorio di Vimercate) Dopo il successo dello scorso anno, sono in arrivo 8 nuove visite guidate alla scoperta del patrimonio storico-artistico della Brianza, di Milano e del suo hinterland.
Si parte domenica 23 ottobre, ritrovo alle 14,45 davanti ai cancelli, con un itinerario alla scoperta del CIMITERO MONUMENTALE (Milano), un museo a cielo aperto, eterna dimora di molti grandi protagonisti della storia di Milano, da Alessandro Manzoni fino a Giorgio Gaber e Alda Merini. Un’occasione speciale per ammirare anche le numerose opere d’arte disseminate tra i viali, opere di artisti come Adolf Wildt, Medardo Rosso e Lucio Fontana, solo per citarne alcuni.
Il 6 novembre alle 15 si va alla scoperta della VILLA DEL BONO (Cremella – LC), meravigliosa villa eclettica della fine del XIX secolo, posta su una splendida collina della Brianza lecchese. Il 13 novembre con Simona Bartolena ,c’è una visita itinerante in tre sedi della mostra della stessa Bartolena dal titolo LA BELLEZZA RESTA. Ritrovo ore 9,45,Teatro Binario 7, via F. Turati 8, Monza. Tappe della visita (gli spostamenti tra i luoghi sono a carico dei partecipanti con mezzi propri): Teatro Binario 7 (Monza) | Spazio Heart, via Manin 2 (Vimercate) | MUST Museo del territorio, via Vittorio Emanuele 53 (Vimercate).
Domenica 13 novembre 2016 alle 10 Monza e Vimercate: LA BELLEZZA RESTA , visita itinerante alla mostra con la curatrice Simona Bartolena. Ritrovo: Teatro Binario 7, via F. Turati 8, Monza. Tappe della visita (gli spostamenti tra i luoghi sono a carico dei partecipanti con mezzi propri): Teatro Binario 7 (Monza) | Spazio Heart, via Manin 2 (Vimercate) | MUST Museo del territorio, via Vittorio Emanuele 53 (Vimercate)
“Ricordati sempre: la sofferenza passa, la bellezza resta”, queste le parole che Pierre-Auguste Renoir lascia in eredità a un giovane Henri Matisse. Cinquantasei artisti hanno provato a dire la loro su un tema tanto complesso, quanto necessario. Sono artisti tra loro profondamente diversi, per formazione, età, linguaggio, carattere, personalità… tutti si sono voluti mettere in gioco. Questi cinquantasei progetti costituiscono il corpus di opere che compone una collettiva su tre sedi: lo Spazio heart e il museo MUST di Vimercate e il Binario7 di Monza. Dalla sequenza di installazioni, dipinti, sculture, video, performance – opere eterogenee e dal carattere autonomo e indipendente – emergerà il senso di questo progetto: un inno alla vita e alle sue meravigliose manifestazioni naturali, umane, artificiali.
Turisti a km zero prosegue il 20 novembre ore 15,30, con la scoperta della CAPPELLA GIULINI DELLA PORTA (Usmate Velate – MB). Situata presso il cimitero di Velate, la cappella Giulini della Porta – conosciuta anche come oratorio san Felice – costituisce un esempio delle mirabili forme assunte dal cordoglio nel corso dell’Ottocento. Il sacrario di famiglia fu voluto dalla contessa Maria Beatrice Giulini della Porta Barbiano di Belgiojoso d’Este in seguito alla morte del marito, il conte Giovanni Giorgio Giulini della Porta, nel 1849. Eretta in forme neoclassiche dall’architetto Giacomo Moraglia, la cappella è arricchita da un pregevole arredo scultoreo, opera di artisti di grande rilievo nel panorama ottocentesco come Giuseppe Croff, Benedetto Cacciatori e Vincenzo Vela, autore dell’Ecce homo e della Preghiera dei morti, conservate in cappella.
Sabato 26 novembre si va alla scoperta della CAPPELLA PORTINARI con il prof. Graziano Alfredo Vergani. Due le visite alle ore 14.15 e 16. La cappella Portinari si trova all’interno della basilica di San Eustorgio a Milano e fu conclusa nel 1468. Si tratta di uno degli esempi più completi e meglio conservati di Rinascimento lombardo dell’epoca di Francesco Sforza. La cappella venne commissionata da Pigello Portinari, direttore della filiale milanese del Banco Mediceo, come sepoltura privata e reliquario per la testa di san Pietro Martire. Vincenzo Foppa fu il responsabile dell’ideazione e della regia della decorazione pittorica. Nel ‘700 al suo interno fu posta la meravigliosa Arca di San Pietro Martire, un’opera di scultura gotica realizzata da Giovanni di Balduccio in marmo bianco di Carrara, datata 1339. La cappella è stata riaperta nel 2000 dopo i restauri avviati nel 1989.
Il 4 dicembre ore 15,30 è la volta della scoperta di uno dei più interessanti monumenti del lavoro delle Brianze, a Garlate: MUSEO DELLA SETA ABEGG.
Il Museo della seta Abegg situato in una filanda settecentesca, in riva al lago di Garlate, immerso in un giardino di gelsi, espone scoperte, invenzioni e macchine per la produzione di seta dal baco fino al tessuto. Realizzato e inaugurato nel 1953 dagli industriali svizzeri Abegg per tramandare agli addetti del settore e agli studiosi gli strumenti creati nei secoli nell’industria serica. Donato nel 1976 al Comune di Garlate, conserva una ricca collezione di macchinari, esposti in modo da poter osservare le principali fasi di produzione: allevamento del baco, trattura dei bozzoli, torcitura della seta. Ha inoltre uno spazio dedicato alla tessitura. Conclude il percorso un settore dedicato al futuro dove vengono presentate le nuove ricerche e applicazioni della seta nel campo biomedico, della cosmesi, nella produzione di nuovi filati.
Sabato 10 dicembre si va S. Giuliano Milanese per ammirare l’ABBAZIA DI VIBOLDONE. Ritrovo ore 11 per scoprire i tesori di questo che è uno dei più importanti complessi medievali della Lombardia, nota per la bellezza della sua architettura e dei suoi affreschi trecenteschi, opere di Scuola giottesca. Fu fondata nel 1176 e completata nel 1348 dagli Umiliati, un ordine formato da monaci, monache e laici che, attorno all’attuale Chiesa, conducevano vita di preghiera e di lavoro. Dopo anni di abbandono fu offerta nel 1940 dal cardinale Ildelfonso Schuster a una comunità di religiose, che svolgevano attività monastiche, producevano confetture e svolgevano un’importante attività di editoria religiosa e teologica.
Si torna a Vimercate domenica 18 dicembre per ammirare: MANZÙ. L’accento sull’arte. Visita alla mostra allestita al MUST. Ritrovo ore 16,30 per ammirare Ventinove opere tra sculture, dipinti, disegni, medaglie e rilievi per esplorare il lavoro dello scultore Giacomo Manzù (Bergamo 1908 – Roma 1991), uno degli artisti più rilevanti della storia dell’arte italiana del XX secolo. Tutte le visite sono a pagamento, il saldo avviene prima di ogni ingresso ai diversi musei ed è obbligatoria la prenotazione al n. 0396659488 o via email a info@museomust.it
Per saperne di più: www.museomust.it nella sezione “turismo”.
Pierfranco Redaelli