E’ proseguita nelle ultime settimane la campagna di prevenzione dei tumori, in particolare alla mammella e al colon retto, nei Comuni del Lecchese. Un progetto che vede in rete, con alcune associazioni del territorio, le strutture sanitarie accreditate, amministrazioni comunali e farmacie, tutte inserite nella ATS della Brianza (ex Asl).
Queste azioni di prevenzione hanno un target di cittadini tra i 50 e i 69 anni. Gli screening per il colon sono destinati ad entrambi i sessi. Per quanto riguarda gli screening mammografici le persone interessate hanno ricevuto dall’ATS una lettera con un appuntamento per effettuare la visita, mentre la lettera spedita al target colon retto ha evidenziato un invito a recarsi nelle farmacie del territorio per il ritiro del kit necessario per l’effettuazione dell’esame con le indicazioni sulla riconsegna del kit stesso, una volta completata la raccolta di feci.
In caso di negatività dei test, la persona riceve a casa una comunicazione scritta e viene richiamata ad eseguire nuovamente il test trascorsi due anni. Se invece il risultato è positivo, viene invitata ad eseguire un approfondimento, da effettuarsi presso uno dei centri che collaborano con il progetto di prevenzione dei tumori.
Gli esami sono completamente gratuiti per i cittadini ed è importante sapere che il reale vantaggio del programma di screening è dato dall’intercettazione dei tumori in stadio iniziale, che permette un intervento precoce ed una prognosi migliore con conseguente riduzione della mortalità. Ricordiamo che il tumore al colon retto rappresenta la seconda causa di morte per tumore sia per gli uomini, dopo quello ai polmoni, sia per le donne, per le quali al primo posto c’è il tumore della mammella.
Il Direttore della ATS della Brianza, Silvano Lopez
Il Dottor Silvano Lopez, Direttore Sanitario dell’ATS della Brianza, sottolinea: “Queste campagne avvengono in collaborazione, oltre che con le farmacie, le strutture sanitarie e i Comuni, con importanti associazioni della provincia. Dal 1999 gli screening mammografici vedono il prezioso lavoro di LILT e ANDOS che eseguono le attività di call center, mentre per lo screening colon retto dal 2005 è la Croce Rossa Italiana, con altre associazioni, che si occupa del ritiro delle provette. Nello specifico per le attività di screening mammografico nel 2015 LILT ha garantito circa 360 ore attività gestendo 1903 chiamate di utenti, ANDOS ha garantito 518 ore di attività gestendo 4136 telefonate e 2015; sempre nel 2015 per gli screening colon retto la CRI ha dedicato 1425 ore di attività”.
Il direttore Lopez, in sede di bilancio dell’attività svolta, ricorda che nel 2015 sono state invitate 19.604 donne ad effettuare lo screening mammografico, tra queste 13.063 hanno aderito, tra le aderenti 569 sono state richiamate ad approfondimenti e 82 di queste sono state operate con diagnosi di malignità. Sempre nel 2015, per quanto riguarda lo screening colon retto, sono stati 50.545 coloro che han ricevuto la lettera, di questi 29.512 hanno aderito e tra loro 1313 hanno ricevuto diagnosi positiva e quindi invitati a sottoporsi a colonscopia; tra coloro che sono stati sottoposti a colonscopia in screening a 28 è stato diagnosticato un cancro, a 191 un adenoma avanzato e a 271 un adenoma iniziale. Il livello di adesione agli screening è risultato fortunatamente molto alto, con percentuali di circa il 79% per il mammografico e del 60% per il colon retto.
Lopez sottolinea che: “Anche il 2016 sta finendo con risultati allo stesso modo soddisfacenti per entrambe le campagne di screening”.
L’ATS della Brianza ricorda che si stanno concludendo le campagne di screening colon retto nei territori di Olgiate Molgora e Mandello e raccomanda di aderire a questo importante invito alle prevenzione, perché grazie a queste azioni si è potuto salvare molte vite e si vuole continuare a farlo.
Pierfranco Redaelli