Il Made in Brianza è da sempre è legato a filo doppio al mondo del design: vien facile pensare ad alcuni famosi complementi d’arredo firmati da illustri disegnatori, agli elettrodomestici Candy e recentemente anche al nuovo smartphone Stonex. Il design, insomma, è uno dei riconosciuti must della nostra zona, oltre a quello della grande capacità di fare impresa e di imporsi sui mercati. Spesso però i designer sono arrivati da fuori, sono stati “importati”, molte volte si sono affermati in loco, contribuendo con le loro invenzioni al successo degli industriali brianzoli.
Per questo abbiamo voluto dare un occhio a ciò che è accaduto recentemente allo Spazio Eventi US49 di Milano, dove si è svolta la premiazione della 21a edizione della “Targa Rodolfo Bonetto”, il tradizionale concorso annuale per gli studenti delle Università e delle scuole di design di tutto il mondo, realizzato con il patrocinio di Federlegno Arredo, ADI Associazione per il Disegno Industriale, Fondazione ADI Compasso d’Oro.
Rodolfo Bonetto è stato, senza dubbio, uno dei grandi maestri del design italiano, autodidatta, con un’intensa attività progettuale iniziata nel 1958. Bonetto ha disegnato centinaia di prodotti in innumerevoli settori della produzione industriale ponendo sempre al centro del progetto l’innovazione della forma rispettando l’utente finale.
Il debutto con i primi bozzetti di automobili per i Carrozzieri degli anni ’50 Viotti, Vignale, Boneschi e altri, sono stati il trampolino di lancio verso una professione poco conosciuta in quegli anni, successivamente le collaborazioni con Veglia Borletti e poi Olivetti hanno portato Bonetto a intraprendere con successo la professione di industrial designer.
Bonetto, inoltre, si è distinto nella promozione e diffusione della cultura del design italiano attraverso l’insegnamento all’ISIA di Roma e alla Hochschule fur Gestaltung di Ulm. Ha ricoperto i prestigiosi incarichi di Presidente ADI (Associazione Disegno Industriale) e ICSID (International Council of Societies of Industrial Design). Gli sono stati conferiti otto Compassi d’Oro, di cui l’ultimo alla carriera professionale.
Il vincitore di quest’anno del premio a lui dedicato, che si è aggiudicato la minicar elettrica Renault Twizy personalizzata da Carrozzeria Castagna con interni in Alcantara e tessuti Missoni Home, è il progetto Loop, sistema di navigazione per interni, di Giulio Fuzzi, Federico Marchetta, Daniele Gamba e Giuseppe Marchetti, dell’Università Politecnico di Milano Facoltà Disegno Industriale: un vero e proprio GPS che permette alle persone non vedenti di orientarsi negli ambienti chiusi.
Secondo si è classificato il progetto ForYou, di Giulia Geremia, Università Politecnico di Milano Facoltà Disegno Industriale con un particolare strumento per “diluire” lo stress e la noia, soprattutto dei bambini, nelle sale d’attesa.
Terzo, il progetto Virtual Drone, drone subacqueo, Ludovica Schiavone, Sebastian Vocale e Sibilla Vannucci, ISIA Pescara: un drone progettato per perlustrare sotto la superficie del mare, collegato wireless a una base galleggiante alimentata da un pannello solare.
Insomma, tante buone idee partorite da giovani cervelli. Nella speranza che questi rimangano ad operare nel nostro Paese.