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Tachipirina: il caso unico del prezzo in Italia e la promessa di AIFA

Brianza Acque

La Tachipirina, farmaco che ha come principio attivo il paracetamolo, è uno dei medicinali più utilizzati. Come si può leggere sulle pagine del celebre sito LettoQuotidiano, punto di riferimento molto utile sul web per chi vuole rimanere informato su diverse tematiche, il suo prezzo in Italia è un caso unico a livello europeo. Rispetto alla media del Vecchio Continente, è infatti molto più alto. Da parte dell’AIFA, è arrivata la promessa di un abbassamento entro un anno.

Il servizio di Striscia la Notizia

Come in molti altri casi, anche in questo l’attenzione mediatica sul tema è stata alzata da Striscia la Notizia, il tg satirico di Antonio Ricci. Grazie a un recente servizio dell’inviato Max Laudadio, infatti, è stato possibile farsi un’idea del prezzo medio di una singola compressa di Tachipirina.

L’inviato di Striscia ha fatto il giro di quattro farmacie, chiedendo una confezione di Tachipirina da 20 compresse (500 mg di paracetamolo). Cosa è risultato? Che, in media, una confezione con le caratteristiche sopra citate costa 4,20 euro. Parliamo quindi di 0,210 euro a compressa.

Qual è, invece, la situazione negli altri Paesi europei? Nella a noi vicinissima Svizzera, una compressa di Tachipirina ha un costo di 0,145 euro. Parliamo quindi di una cifra che, se confrontata con quella italiana, è inferiore del 44%.

Ancora più forte è lo stacco rispetto alla Germania. Chi ha bisogno di assumere paracetamolo in territorio tedesco e si rivolge a una farmacia, si trova a pagare, a singola compressa, una cifra pari a 0,089 euro. Dati alla mano, è circa il 135% in meno rispetto a quello che viene chiesto nelle farmacie italiane.

Cosa dire, invece, dei nostri cugini francesi? Che oltralpe la Tachipirina ha un costo a compressa inferiore del 54% circa rispetto al nostro. Le differenze più macroscopiche si notano però quando si fa il confronto con i prezzi del Regno Unito, della Spagna e dell’Albania. In questi casi, parliamo di oltre il 260% in meno per i sudditi di Sua Maestà e, addirittura, del 900% in meno per il secondo e il terzo Paese.

La richiesta ad AIFA

Come ben sa chi è affezionato spettatore del tg satirico più longevo della tv italiana, gli inviati di Striscia, quando scoprono qualcosa di scottante, vanno a bussare presso le apposite sedi istituzionali – o delle aziende – per scoprire come risolvere la situazione. Così è stato anche questa volta. Laudadio, infatti, ha presentato i dati sopra ricordati a Francesco Trotta, dirigente di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). 

Qual è stata la risposta? Trotta ha innanzitutto specificato che, in Italia, per il paracetamolo si parla di confezioni standard da 16 o da 20 compresse. Il motivo per cui, secondo quanto affermato dal dirigente di II fascia, non si commercializzano confezioni da 50 – che costano meno – è legato a una questione di sicurezza.

Non convinto di questa risposta, Laudadio ha sottolineato che, a suo avviso, mettere in commercio confezioni da 20 compresse non è un deterrente anti sovradosaggio che ha senso dal momento che, quando si parla della Tachipirina, si inquadra una farmaco che viene venduto al pubblico senza bisogno di presentare alcuna ricetta medica.

A questo punto, è arrivata da parte del dirigente dell’Agenzia Italiana del Farmaco una promessa. Entro la fine dell’anno prossimo, verrà aperto un confronto con le aziende per arrivare all’obiettivo dell’abbassamento del prezzo al pubblico di uno dei farmaci più diffusi.

Non manca, sia da parte della redazione del tg satirico sia da diverse altre voci, una forte perplessità relativa alle tempistiche messe in primo piano. Come in altre circostanze, però, solo il futuro – si spera il più possibile prossimo – saprà dare ragione o torto!

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