Come abbia fatto a scappare non si sa, neppure il suo illustre possessore lo ha ben capito. Di sicuro sappiamo che a recuperarlo, lungo l’alzaia del fiume Adda a Trezzo, sono stati gli agenti della Polizia Locale Domenico Giove Domenico e Davide Gallina, in servizio di pattugliamento lungo il fiume. Li è infatti terminata la disavventura di Brando, il bellissimo Golden Retriever di Paolo Berlusconi, fratello del più noto Silvio.
Forse Brando ha sentito il bisogno di una giornata alternativa in un’oasi paesistica frequentata da migliaia di persone. Solo che il cane si è smarrito e non ha più ritrovato la sua residenza dorata; così si è fatto prendere dalla malinconia e stava quasi per lasciarsi andare. Di lui si sono accorti alcuni turisti che lo hanno consegnato al gestore del locale “Il Lavatoio”. Sono poi arrivati i due agenti che, con il lettore di microchip in dotazione, hanno rilevato il codice identificativo dell’animale e interrogato subito la banca dati regionale lombarda dell’anagrafe canina. Con una certa sorpresa hanno appreso che il cane, di media taglia, ben curato e molto docile, appartenesse a Paolo Berlusconi. Contattato telefonicamente, nel giro di 20 minuti, il padrone si è precipitato a riabbracciare il suo dolcissimo amico a 4 zampe.
Dopo aver ringraziato tutti, Paolo Berlusconi, ha confessato agli agenti di aver chiamato così il suo cane in onore del grande attore di film memorabili come Fronte del Porto, Apocalypse Now, Ultimo Tango a Parigi, e che si sarebbe trattenuto volentieri, ma doveva scappare, perché a casa, c’era “Marlon”, un altro meraviglioso Golden Retriever, ad aspettare Brando! Nel paradiso degli attori forse non sarà proprio contento il grande Marlon Brando, che tanto “cane” non era nella recitazione.
Insomma, una storia a lieto fine con qualche ora di ansia per cane e padrone; conclusa bene e rapidamente, poiché la Polizia Locale è risalita facilmente all’intestatario, grazie alla regolare denuncia di possesso effettuata, a suo tempo, da Paolo Berlusconi.
È molto importante, oltre che un obbligo di legge, registrare il proprio cane all’anagrafe canina presso la ASL del territorio (servizio Veterinario) o mediante un medico Veterinario abilitato che inserisca il correlato microchip sotto la pelle all’animale. In caso di smarrimento, infatti, si potrà evitare grazie ai Comandi di Polizia muniti di lettore di microchip, come avvenuto a Trezzo sull’Adda, l’intervento dell’accalappiacani ed i relativi costi di ricovero a carico del proprietario.
L’Assessore alla Sicurezza del Comune di Trezzo, Silvana Centurelli si è detta “molto soddisfatta per il ritrovamento del cane, merito della collaborazione attiva dei Cittadini e dell’efficace intervento degli agenti della Polizia Locale, che ne ha consentito la rapida restituzione al proprietario”.
Pierfranco Redaelli