Caccia agli scarichi inquinanti con i droni che dall’alto fotografano la situazione. Questa è il progetto presentato da BrianzAcque che, in fase di sperimentazione, ispezionerà l’alveo del fiume Seveso e del suo affluente Certesa, alla ricerca degli scarichi che riversano nei due corsi d’acqua. Diciotto chilometri da monitorare dall’alto, nel tratto d’asta che va a toccare i Comuni di Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Meda, Seveso e Varedo. Con un obiettivo finale ben preciso: contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente fluviale e delle persone lo vivono.
E’ “BrianzaStream”, il nuovo progetto pilota della monoutility brianzola, chiamato così in quanto richiamo al flusso d’acqua, ma anche rimando al flusso di dati che saranno disponibili una volta conclusa la sperimentazione.
L’iniziativa, che fa leva sull’uso di strumenti e di sistemi tecnologici 4.0, è stata presentata a Palazzo Borromeo, a Cesano Maderno, alla presenza dei numerosi attori, impegnati nella salvaguardia, nella tutela e nel recupero ambientale e paesaggistico del corso d’acqua. Come ha sottolineato il Presidente di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Si tratta di un esempio concreto del nostro approccio cutting-edge che proietta l’azienda nella nuova era tecnologica per antonomasia, quella dei robot guidati dall’uomo, ovvero: quella dei droni. Un’iniziativa capace di unire il nostro consolidato know-how a strumenti innovativi e dinamici, consentendo di esplorare nuovi ambiti di operatività”. E ha aggiunto: “Con questa sperimentazione, riconfermiamo inoltre l’ impegno nella ricerca e nello sviluppo di best practices da applicare all’ambiente, poichè l’innovazione è un processo inarrestabile e in continua evoluzione. BrianzAstream, è una grande sfida che, superata la fase sperimentale, contiamo di estendere agli altri corsi d’acqua nel nostro bacino territoriale di riferimento”.
La public company, gestore del servizio idrico integrato in provincia di Monza e Brianza, è da sempre in prima linea nell’ esecuzione di attività di rilevamento e di risoluzione degli scarichi, le cui evidenze hanno portato al superamento di molte criticità ambientali in tema di inquinamento fluviale. A maggior ragione, l’individuazione degli scarichi nel contesto del Seveso ha una funzione ancor più significativa, se si tiene conto dei problemi idraulici e di inquinamento che, negli ultimi anni, stanno catalizzano l’impegno congiunto di tanti enti istituzionali e associativi. Normalmente, il censimento degli scarichi viene compiuto attraverso sopralluoghi sugli alvei, eseguiti dai tecnici. Attività difficoltose e lunghe, in quanto comportano un impiego di risorse, di tempo e di energie piuttosto elevato, senza contare i rischi delle operazioni in campo e l’impossibilità di raggiungere tutte le aree . Grazie a BrianzaStream, il limite umano di accessibilità all’alveo dei corsi idrici viene superato attraverso l’innovativo impiego dell’aeromobile a pilotaggio remoto, che permette di raggiungere e di monitorare luoghi isolati o inaccessibili, scovando e riproducendo fedelmente gli scarichi e il loro posizionamento.
BrianzaStream, si svilupperà in due fasi principali: la prima, prevede il sorvolo e il rilievo degli scarichi lungo i 18 chilometri di alveo del Seveso e del Certesa, compresi nell’ambito di competenza di BrianzAcque. Quindi, ci sarà la traslazione dei dati sul S.I.T. (Sistema Informatico Territoriale), l’identificazione di ogni singolo scarico (pubblico o privato, domestico o industriale e via dicendo) nonché la relativa appartenenza. Il rilievo con il drone consente infatti la georeferenzazione dei punti di scarico e la loro individuazione sul WebGIS di BrianzAcque. Dati e informazioni che andranno ad arricchire il già ampio patrimonio di conoscenze, restituendo una fotografia inedita e completa dello stato di fatto, che potrà poi essere condiviso con i soggetti impegnati nella riqualificazione di quello che, fino a non molto tempo fa, veniva etichettato come “fiume nero”. I risultati del “censimento” saranno pubblicamente resi noti nel giro di un anno.
I sopralluoghi preliminari nelle zone individuate, sono già iniziati. Entro settembre, invece, decolleranno le vere e proprie operazioni di volo. Attività che saranno precedute e accompagnate nel loro sviluppo da specifiche azioni di informazione rivolte ai sette comuni brianzoli del tratto di bacino coinvolto.
Il progetto si inserisce nell’ambito di un programma ben più vasto, che BrianzAcque sta portando avanti sul corso idrico, come il Seveso River Park e i numerosi interventi di regimazione delle acque meteoriche. Non solo: BrianzaStream è un ulteriore tassello per la riqualificazione ambientale e idraulica del Seveso che aprirà nuovi possibili orizzonti sull’utilizzo della tecnologia dei droni. Fondamentale sarà la sinergia con gli altri enti, tra cui le Amministrazioni Comunali, la Provincia e l’Ufficio d’Ambito di Monza e Brianza e Regione Lombardia, vera chiave per lo sviluppo di soluzioni efficaci e diffuse sul territorio attraversato dal Seveso e per la sua rinascita