L’ospedale di Seregno si arricchisce di nuove strumentazioni mediche per la riabilitazione, apparecchiature che lo rendono fra i più prestigiosi in tutta la Brianza. E’ dei giorni scorsi la notizia della consegna ufficiale da parte di Asar, (Associazione Seregno Amici Riabilitazione), al reparto di Riabilitazione Neurologica, di un sofisticato macchinario per la riabilitazione degli arti superiori denominato “Pablo”.
“Pablo” è in realtà un sistema computerizzato, dotato di un sensore di forza e movimento per la valutazione e il trattamento dell’arto superiore. Attraverso l’impiego di esercizi e giochi virtuali è possibile svolgere un allenamento al movimento. Una macchina destinata a pazienti che devono fare riabilitazione dopo un intervento di chirurgia (spalla, gomito, polso, mano per fratture, riparazione di lesioni tendinee) e su pazienti affetti da patologie neurologiche di diverso tipo che comportino deficit motori all’arto superiore.
E’ stato il presidente di Asar Umberto Vaghi a ricordare l’importanza della riabilitazione dell’ospedale Trabattoni di Seregno, che opera all’interno dell’azienda ospedaliera di Vimercate e Desio.
Annamaria Biella, direttore del dipartimento riabilitativo, si è soffermata sull’efficacia di questo sistema computerizzato in particolare per i pazienti colpiti da patologie neurologiche: “La perdita di funzionalità dell’arto superiore – ha detto – rappresenta uno dei principali fattori che condizionano la disabilità. Si stima che circa il 20% dei soggetti colpiti da ictus cerebrali non recuperi l’uso dell’arto superiore, mentre la maggior parte ne recupera l’uso solo parzialmente. Il sistema Pablo permette di calibrare gli esercizi sulle specifiche caratteristiche del paziente e adattare lo strumento in base al tipo di deficit funzionale”.
Pablo, assicurano medici e paramedici presenti all’evento d’inaugurazione, permette di elaborare una serie di esercizi standardizzati, ripetitivi o con carichi di lavoro via via di difficoltà crescente. La grafica è semplice e al tempo stesso accattivante, applicabile a diverse fasce di età.
“E’ fondamentale l’affiancamento di personale addestrato (fisioterapista) – ha affermato Anna Motta coordinatrice della riabilitazione – in fase di valutazione calibrazione dello strumento e per addestrare il paziente ad eseguire correttamente il gesto allenante”.
Il direttore dell’azienda ospedaliera Pietro Caltagirone, ringraziando Asar per la fattiva collaborazione e l’impegno profuso, si è soffermato sull’importanza della riabilitazione seregnese all’interno della macchina sanitaria di questa realtà ospedaliera, da sempre punto di riferimento per centinaia di pazienti che devono affrontare i tempi, spesso non facili, della riabilitazione.
Pierfranco Redaelli