Il Comune di Segrate risponde alla richiesta dell’ Unione Italiana Ciechi intitolando una strada a Louis Braille. “A portare l’indicazione di via Braille sarà il nuovo tratto di strada tra via Monzese e via Falcone Borsellino – dice il sindaco Paolo Micheli – Il nostro vuole essere non solo un omaggio alla memoria del grande inventore del sistema di scrittura e di lettura tattile per i non vedenti, ma anche un segnale di attenzione per le persone con disabilità su cui vogliamo sensibilizzare anche la cittadinanza. Un atto simbolico che testimonia la nostra volontà di impegnarci per ridurre le barriere architettoniche affinché la città possa essere più accessibile per tutti”.
A volere via Braille tutta la Giunta che ha approvato la delibera all’unanimità nella seduta del 21 febbraio scorso, in concomitanza con la Giornata Nazionale del Braille. Una atto di sensibilità verso i non vedenti, ma anche la condivisione della proposta arrivata dall’Anci a tutti i Comuni e a tutte le Città d’Italia, di intitolare a Louis Braille una via, una piazza o un’area pubblica, come proposto dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
La cerimonia di intitolazione è in programma per le prossime settimane, quando la cartellonistica sarà approntata.
La storia racconta che il giovane Louis Braille perse la vista all’età di tre anni a causa di un incidente. A 10 vinse una borsa di studi alla Institution des Jeunes Aveugles (Istituto per giovani ciechi) di Parigi, uno dei primi centri specializzati per persone non vedenti. Nel 1821 venne ispirato da una visita a scuola da parte di un militare, Charles Barbier de la Serre, che descrisse un metodo per trasmettere messaggi in rilievo basato su dodici punti usato dalle forze armate per i dispacci notturni. Braille, su questa base, inventò uno straordinario metodo basato su sei punti in rilievo che permetteva sia di leggere sia di scrivere e che porta ancora il suo cognome. Più tardi ideò un’estensione del metodo per la matematica (Nemeth Braille) e per le note musicali (Codice musicale Braille). Il sistema Braille, ideato 200 anni fa, ha rappresentato e ancora oggi rappresenta per tutti i non vedenti del mondo, la vera opportunità per respingere lo spettro dell’analfabetismo e per fruire, al pari degli altri cittadini, dell’istruzione, della cultura e dell’informazione.
Pierfranco Redaelli