Il presidio ospedaliero di Desio
L’ASST di Vimercate perde un pezzo di territorio di competenza, ma ci guadagnano gli assistiti di Lissone e Macherio, inizialmente finiti sotto la giurisdizione sanitaria vimercatese, non proprio a due passi, e ritornati a far capo a Monza. Infatti, gli ambulatori dei due centri brianzoli continueranno a fare riferimento al San Gerardo.
La notizia arriva direttamente dal Comune di Lissone ed è lo stesso Sindaco Concettina Monguzzi a dichiarare: “Sono molto soddisfatta per le rassicurazioni ricevute e quindi di garantire ai cittadini lissonesi quella continuità di cure e di servizi che vanno oltre i limiti territoriali, così come prevede la legge regionale, e vanno nell’ottica di fornire massima qualità nel servizio”.
Con la Riforma della sanità regionale, un’ampia fetta di Brianza, da Carate a Lissone ad altri Comuni che in precedenza facevano riferimento all’Ospedale di Desio sono stati inseriti nell’ASST di Vimercate, con la conseguenza che l’ospedale di riferimento è diventato Vimercate. Sotto l’aspetto logistico ciò ha provocato la protesta dei lissonesi che si sono ritrovati, per accedere ad alcuni servizi, per effettuare alcuni esami a dover rivolgesi a Vimercate. Da qui l’incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la sede di Monza dell’ATS della Brianza avente ad oggetto il futuro degli ambulatori di Lissone e di Macherio a cui ha partecipato anche l’assessore alla Persona del Comune di Lissone Anna Maria Mariani.
Il Direttore generale dell’ATS di Monza e Brianza, Massimo Giupponi durante l’incontro ha presentato l’ipotesi condivisa con le Direzioni delle ASST di Monza e Vimercate, circa la possibilità di mantenere l’afferenza di queste due strutture ambulatoriali alla ATS della Brianza, ancorché insistenti in Comuni del Distretto di Vimercate.
“Per Lissone, questa peculiarità è imprescindibile – aggiunge oggi il Sindaco Monguzzi – la vicinanza geografica fra Lissone e l’Ospedale San Gerardo di Monza fa sì che da anni i miei concittadini vi fanno riferimento e l’ospedale stesso rappresenti per la città di Lissone un indispensabile punto di riferimento sanitario. In molti mi avevano sottoposto la loro preoccupazione circa la necessità di doversi spostare a Vimercate per effettuare visite di controlli, anche a causa delle problematicità riguardanti il trasporto pubblico locale. Per questo, ho chiesto che il caso di Lissone, unitamente a quello di Macherio, fosse trattato andando oltre le geografie delle ex Aziende ospedaliere ma mettendo al centro le necessità degli utenti. Con soddisfazione il punto d’arrivo è quello auspicato. Di questo ringrazio il dottor Giupponi e tutte le figure coinvolte nel percorso per aver saputo comprendere la forte esigenza del territorio”.
Nello stesso tempo la Direzione della ASST di Monza ha garantito l’impegno a dare continuità al servizio con i propri professionisti e che non ci sarà nessun cambiamento per l’utenza che continuerà a rivolgersi alle sedi consuete per ottenere i servizi erogati nei poliambulatori in oggetto. E’ stato inoltre confermato che verrà successivamente valutata anche la gestione dei servizi territoriali quali la neuropsichiatria infantile e la psichiatria. Analogamente si procederà ad una valutazione circa gli altri servizi offerti presso la sede distrettuale di Lissone in via Don Minzoni, attualmente ASST di Vimercate. Per questi ultimi aspetti è stata sottolineata l’importanza che si possano considerare quale bacino di utenza anche gli altri tre comuni dell’area sud dell’ex Distretto Socio Sanitario di Carate Brianza, cioè Biassono, Sovico e Vedano al Lambro, che storicamente sono sempre stati afferenti ai medesimi servizi sanitari di Lissone e Macherio.
Pierfranco Redaelli