La Festa di San Gerardo dei Tintori a Monza è ormai alle porte. Come ogni anno, il 6 giugno, i monzesi celebreranno la ricorrenza del miracolo sul Lambro, dando vita alla tradizionale ‘Sagra delle Ciliegie’. La festa si svolgerà fra la chiesa parrocchiale, dedicata al santo e l’Oasi San Gerardo, dove si trovava all’epoca la sua dimora, che lui stesso trasformò nel primo ospedale laico della città, oggi sede di alloggi protetti per anziani, gestiti dalla Cooperativa Sociale La Meridiana.
Gerardo fu Santo della carità, ma anche manager lungimirante, essendo stato tra i primi inventori della convenzione fra pubblico e privato. Uomo di condizione agiata ed un giorno decise di mettere i suoi beni a disposizione dei poveri e dei malati. Nel 1170 trasformò, così, il suo podere in ospedale e nel 1174 stipulò una convenzione con il Comune di Monza e con il Capitolo del Duomo.
Il miracolo più famoso di San Gerardo è, senza dubbio, quello dell’attraversamento del Lambro a piedi. Si racconta che, un giorno, mentre Gerardo si trovava in Duomo a pregare, il fiume, ingrossandosi improvvisamente, ruppe il ponte che collegava l’ospedale con la città. Questi, subito accorso, stese il suo mantello sull’acqua, vi salì e su di esso attraversò il fiume, raggiungendo i suoi malati. Secondo i biografi del Santo, le acque si fermarono sulle porte per alcune ore, nonostante la loro altezza superasse la soglia di sicurezza.
Un altro miracolo è richiamato dal rametto di ciliegie, con cui San Gerardo viene rappresentato. Si racconta che egli si trattenesse spesso in chiesa a pregare, fino a tarda ora. Una sera, per convincere i canonici del Duomo a lasciarlo rimanere, ben oltre l’orario di chiusura, promise loro un cesto di ciliegie, benché fosse pieno inverno, stagione per nulla propizia al frutto. Alla mattina seguente, tenendo fede a quanto garantito la sera prima, si presentò davanti a questi ultimi, sbigottiti ed increduli, con quanto promesso. Da lì le ciliegie sono protagoniste della giornata del 6 giugno.
Subito dopo la sua morte, avvenuta nel 1207, Gerardo fu eletto Santo per devozione popolare. La struttura conservò la funzione di ospedale sino al 1810, per poi divenire casa di ricovero per anziani fino al 1896. L’aspetto attuale si può far risalire al 1776, anno di conclusione dell’ultimo intervento architettonico, che vide la costruzione del bellissimo Loggiato. Al suo interno si può ammirare anche la piccola chiesa di San Gerardo Intramurano, detta ‘di San Gerardino’, di origine cinquecentesca.
Nel 1946 l’amministrazione comunale di Monza decise di ricordare la sua importante opera, intitolandogli l’ospedale cittadino, costruito nell’Ottocento, che, in precedenza, portava il nome di Umberto I°. Proprio il 6 giugno viene aperta al pubblico la nuova palazzina d’ingresso dell’ospedale con tutti i servizi di accoglienza, ambulatoriali e day hospital diurni.
Oggi la casa di San Gerardo è sede di alloggi protetti per anziani, un servizio innovativo de La Meridiana destinato a persone di una certa età, però parzialmente autosufficienti. Inoltre l’Oasi è sede del Consorzio Comunità Brianza, gruppo di cooperative sociali, della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, di diverse associazioni e del giornale online Il Dialogo di Monza.
L’Oasi San Gerardo è il frutto del restauro conservativo di un edificio di alto valore storico e culturale del centro di Monza. E’ stato progettato per accogliere 40 mono e bilocali, 30 dei quali destinati ad anziani, soli o in coppia, con livelli di fragilità media o medio-elevata. Gli appartamenti sono arricchiti da servizi di sostegno relazionale, sociale e socio-sanitario, in grado di permettere il prolungamento della permanenza entro i confini di una normale abitazione, anche di anziani altrimenti destinati a soluzioni più complesse. I programmi dell’Oasi comprendono iniziative culturali, di aggregazione, di attenzione al benessere e di arricchimento fisico, aperte alla cittadinanza monzese e utilizzabili anche dagli ospiti del centro. In Oasi c’è persino un ristorante la cui presenza favorisce le relazioni e contribuisce a vivacizzare il luogo.
Insomma, un polo sociale e culturale in linea con la tradizione gerardiana, quella che ha sempre manifestato un grande influsso sulla storia della carità del nostro territorio. Ne sono prova gli 800 enti di Terzo Settore della Brianza, uno ogni mille abitanti, come dai dati forniti dalla Camera di Commercio Monza Brianza e dal Registro Imprese di Monza e Brianza, di cui 200 solo nel capoluogo brianteo.
Intenso e particolarmente invitante si presenta il programma della festa.
Lunedì 6 giugno, presso l’Oasi San Gerardo, in via Gerardo dei Tintori 18, la Cooperativa Sociale La Meridiana e il Consorzio Comunità Brianza, in collaborazione con i volontari del Ri-Circolo e altre associazioni del nostro territorio, allestiranno stand informativi e laboratori creativi. Per tutto il giorno l’Oasi diventerà un luogo di aggregazione per bambini, giovani, famiglie, nonni e zii e ovviamente per i residenti.
In alcuni momenti della giornata, le porte dell’Oasi saranno aperte al pubblico con una breve visita guidata, a cura degli operatori della Cooperativa. Chi fosse interessato può presentarsi un quarto d’ora prima dell’orario delle visite programmate per le ore 10.00, 11.00 e 15.30 (per informazioni: telefono: 039.39051 – info@cooplameridiana.it).
Alle 16.30, sempre di lunedì 6 giugno, nel Cortile dell’Ulivo, saranno presenti le Autorità civili e religiose per un saluto e sarà presentata La Porta del Dialogo, opera artistica di Enzo Biffi, che rimarrà in Oasi sino all’8 giugno. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il giornale online Il Dialogo di Monza, Consorzio Comunità Brianza, Cooperativa Sociale La Meridiana.
A seguire, alle ore 17.00, ci sarà, con ingresso libero, il concerto di pianoforte degli allievi del Liceo Musicale ‘Vincenzo Appiani’.
Il giorno seguente, martedì 7 giugno, alle ore 19,00, è previsto un momento di riflessione sul futuro dell’impresa sociale e sul recente varo della riforma del Terzo Settore. Interverrà, per l’occasione, il pedagogista Johnny Dotti.
Enzo Mauri