Salute e medicina sostenibile sono due concetti strettamente legati. Così come sono strettamente legati vita e salute.
La salute è la condizione di benessere fisico, mentale e sociale di una persona, che dipende da molti fattori, tra cui l’ambiente, lo stile di vita, l’alimentazione, la prevenzione e la cura delle malattie.
La medicina sostenibile cerca di garantire una salute di qualità per tutti, senza compromettere la serenità e l’equilibrio del proprio stile di vita, le risorse naturali e il benessere delle generazioni future.
Da alcuni anni il concetto di sostenibilità nel campo della salute si sta espandendo. Molte organizzazioni e associazioni mediche sono impegnate a promuovere un’ecologia della salute, ovvero una visione che tenga conto innanzitutto e soprattutto delle interrelazioni tra l’uomo e l’ambiente che ospita la sua esistenza.
Tra le proposte ci sono:
- l’educazione sanitaria della comunità, delle giovani generazioni verso un diverso rapporto con la malattia, che è insita nella vita dell’uomo
- il dialogo nei confronti delle istituzioni per una azione comune
- una lotta per la riduzione delle disuguaglianze sociali, la promozione di una alimentazione sana e di una agricoltura biologica
- una prevenzione delle malattie croniche e infiammatorie attraverso la priorità di azione verso la tutela dell’ambiente e del clima, la produzione di energia pulita e il risparmio energetico, il miglioramento dei mezzi di trasporto e della qualità dell’aria
Una lotta complicata e difficile, che comporta una azione congiunta per un adattamento dei “modi” della vita ai cambiamenti climatici e ambientali, fattori che hanno di fatto sempre avuto effetti negativi sulla salute umana, con l’aumento delle malattie infettive, respiratorie, cardiovascolari e oncologiche.
In questo quadro di azione, va inserita una sempre più graduale gestione dell’invecchiamento demografico, che comporta una maggiore domanda di assistenza sanitaria e sociale, e dei mezzi ad essa legati, una maggiore prevalenza di malattie croniche e disabilità, una minore disponibilità di risorse umane e finanziarie. Un esempio concreto, è una programmazione a lungo termine per adattare le ciclabili o le vie protette ai mezzi di assistenza a 4 ruote, tipo carrozzine e scooter elettrici,
Non va poi dimenticata, in quella che si presenta come una battaglia di culturale, la promozione della prevenzione e della medicina personalizzata, elementi che richiedono una maggiore consapevolezza e responsabilità della popolazione e dei pazienti, una migliore comunicazione e collaborazione tra i sanitari, una maggiore integrazione tra cure primarie e specialistiche, una maggiore attenzione all’appropriatezza e al conto benefici-danni delle prestazioni.
Una battaglia difficile, insomma, è in corso in campo sanitario. Le armi saranno quelle della comunicazione, cella consapevolezza, dell’engagement culturale.
Una battaglia comunque fondamentale, innanzitutto per una vita migliore e una maggiore consapevolezza delle forze e dei limiti umani delle prossime generazioni.
CC