Mettiamo alla prova già da questi giorni la nostra sensibilità ecologica ed evitiamo di accendere inutilmente i riscaldamenti, nonostante da ieri si può. A fronte del perdurare di condizioni climatiche favorevoli, con temperature particolarmente miti e superiori alla media del periodo, molti Sindaci, a partire da quello di Milano, si stanno appellando al buon senso dei cittadini e degli amministratori di condominio per posticipare l’accensione dei riscaldamenti nelle abitazioni private, nonostante il 15 ottobre sia scattata la stagione termica. Anche molti impianti pubblici, per dare il buon esempio, sono fermi in attesa che arrivi il primi vero freddo stagionale, previsto per fine mese.
Ricordiamo che l’orario accensione riscaldamento condominiale varia da zona a zona, visto che in Italia ci sono diverse aree climatiche da Nord a Sud dello stivale, quindi il riscaldamento necessario non è uguale dappertutto. Quest’anno il freddo pare ancora lontano. Ovviamente, alcune regioni italiane sono interessate prima dal freddo, in altre le giornate calde durano di più.
Riscaldamenti, date accensione per i centralizzati
Riscaldamenti, date e durata di accensione delle caldaie
ZONA CLIMATICA |
PERIODO D’ACCENSIONE DEL RISCALDAMENTO CONDOMINIALE |
ORARIO IN CUI IL RISCALDAMENTO CONDOMINIALE PUO’ ESSERE ACCESO |
Zona F (Zona Alpina)
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Non ci sono limitazioni
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Non ci sono limitazioni |
Zona E (Zona Padana)
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Dal 15 Ottobre al 14 Aprile
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14 ore al giorno
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Zona D (Zona Appenninica)
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Dal 1 Novembre al 15 Aprile
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12 ore al giorno
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Zona C (Zona Adriatica Settentrionale)
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Dal 15 Novembre al 31 Marzo
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10 ore al giorno
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Zona B (Zona Tirrenica)
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Dal 1 Dicembre al 31 Marzo
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8 ore al giorno
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Zona A (Zona Sud-Orientale e delle Isole)
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Da 1 Dicembre al 15 Marzo
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6 ore al giorno
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Riscaldamenti, non è possibile superare i 20 gradi centigradi
Per legge non è possibile superare i 20 gradi centigradi, con 2 gradi di tolleranza (massimo 22°C), all’interno delle abitazioni, delle scuole e degli uffici. Per gli edifici adibiti ad attività artigianali e industriali (o equiparabili) il limite scende a 18 gradi. Si tratta di limiti di temperatura ritenuti adeguati per svolgere al meglio le attività lavorative e per la vita quotidiana. Limiti, che, tra l’altro, sono buona norma per la nostra salute, in modo da evitare sbalzi di temperatura spesso letali, in particolare per
bambini e anziani.
Riscaldamenti, autonomo o centralizzato
Da non dimenticare la revisione degli impianti di riscaldamento e delle caldaie a GPL o gas metano che deve essere obbligatoriamente eseguita per legge insieme al pagamento delle tasse locali che variano da zona a zona.
Riscaldamenti, dal Sindaco di Seregno parte un invito ecologico che vale per tutta la Brianza
“Non accendere i riscaldamenti è un segno di rispetto verso noi stessi e verso l’ambiente” spiega il Sindaco di Seregno Alberto Rossi “Ne va della nostra salute e di quella dei nostri figli. Non si tratta solo di risparmiare risorse, ma di ridurre anche l’inquinamento ambientale in un momento in cui non c’è davvero necessità di riscaldare ulteriormente le nostre case. Il Comune stesso vuole dare il buon esempio; ho già disposto, infatti, la non accensione degli impianti negli uffici pubblici invitando anche le scuole a fare altrettanto. Siamo pronti, d’altro canto, ad accendere subito non appena le temperature lo richiederanno“.
“Proprio di recente sono state diramate previsioni drammatiche sul processo di surriscaldamento del pianeta” – prosegue il Sindaco Rossi – “Servono cambi di passo da parte dei Governi e delle grandi industrie, ma serve anche agire in prima persona, ognuno di noi per ciò che può e che il proprio ruolo gli suggerisce di fare. Proteggere l’ambiente è per noi fondamentale perché significa salvare le nostre vite: anche questo è un gioco di squadra dove ciascuno è chiamato a dare una mano. È importante, in questo senso, la collaborazione di tutti i cittadini”.