Quando si parla di riciclo le sorprese non mancano mai: adesso arrivano anche i pannelli solari fatti con lattine di bibite. Il progetto è stato presentato a Lissone, fra i Comuni brianzoli particolarmente attenti allo smaltimento dei rifiuti e al riciclo dell’usato, dove da qualche giorno si è conclusa la settimana del riciclo che ha avuto al centro diversi momenti di formazione e informazione sul corretto riciclo, rivolto in particolar modo ai bambini, ai giovani, ma che ha coinvolto anche la popolazione adulta. Momenti formativi che si sono svolti in alcune piazze cittadine, al Bosco Urbano, nelle scuole, nelle sale pubbliche.
Grande interesse ha riscosso soprattutto il progetto dei pannelli solari realizzati artigianalmente con lattine di bibite. Grazie al particolare intervento di un lissonese, che è rimasto coinvolto in questo nuovo processo di produzione energetica, verranno attivati tre laboratori da effettuare nelle scuole medie per realizzare pannelli termici da inviare poi a un micro-progetto di cooperazione in Perù con l’associazione Mato Grosso.
Altri momenti importanti sono stati il dibattito pubblico su acqua/energia/rifiuti, con interventi molto interessanti e concreti da parte di Anaci, Gelsia e Brianzacque, che hanno generato un proficuo dibattito di quasi 3 ore tra i presenti. Meno successo (anche per il freddo) per la biciclettata al Bosco urbano con Equibici, Gev e Amici del bosco urbano, che hanno anche promosso un momento didattico semplice ed efficace tra i bambini presenti: la raccolta di rametti e la creazione di cumuli di legna nel sottobosco per favorire il processo di compostaggio naturale. Sempre rivolte alle generazioni più giovani le lezioni svolte dalle Guardie Ecologiche Provinciali in varie scuole secondarie di primo grado lissonesi. Sia le spiegazioni il classe, sia la proiezione del film “Meno 100 kg” hanno riscosso molto interesse tra i ragazzi, tanto che le scuole sono propense a programmare ulteriori interventi educativi con le Gev.
Momenti semplici di neo ecologia spicciola, che, alla luce dei grandi dibattiti internazionali che si sono svolti a Parigi su come “salvare il mondo”, insegnano ai ragazzi, ai giovani la tutela dell’ambiente, come evitare di continuare a produrre rifiuti che al pari di altri eventi sono fra i fattori di maggior inquinamento del pianeta terra.
Pierfranco Redaelli