In Italia abbiamo un problema relativo agli antibiotici. Nello specifico, si parla della minaccia della cosiddetta antibiotico-resistenza: in pratica, i microrganismi che causano le infezioni (batteri, virus, funghi) diventano resistenti all’azione degli antibiotici, rendendo inefficaci i trattamenti.
Ciò dipenderebbe dall’uso smodato che si fa di queste medicine. Anche a causa del fatto che, spesso, vengono prescritti quando non sono realmente necessari, come nel caso del Covid-19 e di altre infezioni contro le quali gli antibiotici non hanno alcun effetto. E L’Italia è uno dei paesi che consuma più antibiotici al mondo.
Gli effetti collaterali degli antibiotici
L’abuso di antibiotici è un problema serio, perché favorisce la selezione e la diffusione di ceppi in grado di resistere alle difese. Ciò significa che i farmaci di cui disponiamo oggi potrebbero non funzionare più un domani, e l’Italia purtroppo sembra maggiormente esposta al problema. Serve poi considerare gli effetti collaterali portati dall’utilizzo degli antibiotici. Una terapia antibiotica prolungata può comportare diversi problemi alla flora batterica, sia nel tratto gastrointestinale, causando nausea, vomito e diarrea, ma anche negli organi genitali, dando origine alla candidosi. Per conoscere meglio questo problema, che spesso viene sottovalutato a causa di mancanza di informazioni, è possibile approfondirlo attraverso articoli presenti online su come trattare la candida vaginale, ma rimane fondamentale ricevere un parere medico per curarla al meglio.
Va poi aggiunto che le risposte a livello organico possono cambiare da persona a persona, dunque la somministrazione di un antibiotico potrebbe provocare problemi diversi, attaccando i batteri utili, e causando reazioni come vomito, diarrea, nausea e una maggiore esposizione al contagio di funghi. Infine, bisogna mettere in conto anche le reazioni allergiche, che possono essere più o meno gravi a seconda della persona, e la tossicità degli antibiotici per certi tessuti e organi.
L’allerta del Ministero della Salute sui batteri multi-resistenti
Negli ultimi anni, il Ministero della Salute ha prestato molta attenzione a questo problema, cercando di sensibilizzare in merito all’argomento dei batteri multi-resistenti. Come spiega il loro stesso nome, si tratta di ceppi potenziati, in grado di resistere all’azione di diversi antibiotici. Si tratta di batteri che tendono ad emergere soprattutto all’interno degli ospedali, il che li rende ancor più pericolosi del normale, vista la fascia di pubblico che generalmente frequenta le cliniche. Per questo l’OMS ha messo a punto delle linee guida rivolte ai medici da seguire all’interno degli ospedali.
Il trend è preoccupante: da un lato negli ultimi anni il numero di nuovi antibiotici scoperti è andato calando, mentre è aumentata – come detto – la resistenza dei batteri. Il rischio concreto è di tornare ad un’era pre-antibiotica, con un’esposizione totale e senza difese alle infezioni. Si tratta di una gravissima minaccia alla salute pubblica, ed è per questo motivo che gli esperti dovranno concentrarsi seriamente sulla questione. Con la speranza che questa tendenza possa iniziare già a regredire nei prossimi anni.