La lotta al riciclaggio prosegue, ininterrotta e senza sosta. L’Unione Europea ha varato – nei primi mesi dell’anno in corso – la riforma definitiva per l’antiriciclaggio, in sinergia con l’autorità europea contro il denaro sporco (AMLA), per giungere al primo regolamento comunitario, da applicare negli stati membri, con regole chiare e precise per le autorità nazionali di competenza.
Si attende la conversione in legge e poi sarà valido in tutti i paesi dell’Unione. Non farà eccezione l’Italia, che da sempre si batte contro quella che è una delle attività più redditizie per il crimine organizzato. Come è noto, il riciclaggio è l’essenza stessa del crimine organizzato: qualsivoglia attività che ripulisca i soldi convertendoli in denaro utilizzabile. Il che significa che il guadagno è anche l’investimento che viene fatto. Il tutto a discapito delle dinamiche di libero mercato. Un fenomeno uniforme da Nord a Sud, ma sviluppato soprattutto nel primo caso, laddove ci si trova in mercati più competitivi, con maggiori opportunità di investimento semplici e remunerativi. Il Sud Italia resta un territorio ancora povero per competere con l’industrializzato nord.
Il mondo della finanza e del web sono le nuove frontiere della criminalità organizzata, che ha puntato per bene i suoi piedi allargando il bacino di interessi. Stando ai dati dell’UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, i più colpiti dal riciclaggio e dai tentativi di frode sono i settori bancario-finanziario e quello del gioco d’azzardo legale. Proprio per questo l’organo di Bankitalia ha reso noti i nuovi indicatori di anomalia per l’individuazione di possibili operazioni sospette, fornendo dunque un ulteriore strumento utile di contrasto ai tentativi di frode.
L’anomalia è divisa in un totale di 34 indicatori, ciascuno dei quali articolato in altri sottoindici che esemplificano l’indicatore di riferimento. Dal primo all’ottavo difatti si parla di comportamento e caratteristiche del soggetto a cui è riferita l’operatività. Gli indicatori nove-trentadue riguardano caratteristiche e configurazione dell’operatività anche in relazione ai settori. Manovre di antiriciclaggio che però non sono uniche, in quanto ulteriori atteggiamenti – anche più gravi – potrebbero emergere in futuro. Le novità, in questo mondo, non mancano mai.
Al settore gioco, tra i più colpiti, sono dedicati interi punti: il primo, il numero 22, riguarda la movimentazione dei conti di gioco. Intensità, modalità di esecuzione sospettabili di anomalia, illogicità o altro non mancano mai, vedasi i versamenti su conti di somme rilevanti, non utilizzate ai fini di gioco, per esempio. Il punto 23 coinvolte il gioco nel campo fisico, nella fattispecie per anomalie che potrebbero verificarsi su AWP e VLT, le gaming machine per eccellenza. Il punto 24 riguarda invece il trasporto di contante e somme particolarmente elevate in un settore sempre più vittima di frodi.