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“Punto nel vivo”: a Como campagna sulle punture d’insetti

Brianza Acque

Punture apiLe punture di api, vespe e calabroni sono tra le cause  più frequenti di reazioni allergiche. E’ stato collocato materiale informativo a disposizione dell’utenza nelle sale d’attesa dei Pronto Soccorso degli ospedali di San Fermo della Battaglia, di Cantù e di Menaggio.

Como è tra le 25 città italiane a partecipare alla prima edizione della campagna d’informazione “Punto nel Vivo”, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico l’esistenza, le caratteristiche e le terapie delle reazioni allergiche da punture di imenotteri. Un “ordine“, quello degli imenotteri, che comprende oltre 100.000 specie d’insetti, tra i quali, i più noti e comuni sono le api, le vespe e i calabroni.

Sono oltre 5 milioni gli italiani che ogni anno vengono punti dichiara Marina Mauro, Coordinatore Clinico dell’Ambulatorio di Allergologia dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Sant’Anna” di Como con sede nel Poliambulatorio di via Napoleona ma si stima che l’allergia al veleno di imenotteri può provocare reazioni localizzate (dal 2,4% al 26%) o reazioni generalizzate (dall’1% al 8,9%), spesso severe, con coinvolgimento respiratorio e/o cardiocircolatorio che si possono complicare fino alla morte. Infatti sono circa 10-20 all’anno i decessi per puntura in Italia. I soggetti più esposti a questo tipo di allergia sono ovviamente  gli apicoltori e tutte le persone che, per motivi professionali, svolgono attività a contatto con api, vespe e calabroni come gli agricoltori, i forestali e i lavoratori nei vivai. La passione per la vita all’aria aperta, soprattutto nella stagione estiva, porta comunque molte altre categorie ad essere esposte alle punture degli imenotteri, a partire dagli sportivi e dagli escursionisti. Non bisogna dimenticare infine che i soggetti più a rischio sono gli anziani e i cardiopatici perché, in caso di reazioni sistemiche gravi o di shock anafilattico, hanno una ridotta capacità di recupero. ”

L’iniziativa “Punto nel vivo” è promossa dai “25 esperti” che fanno riferimento ai principali Centri Allergologici Specializzati nella diagnosi e terapia dell’allergia al veleno di imenotteri, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti (www.federasmaeallergie.org) e realizzata con il contributo incondizionato di ALK-Abellò (www.alk-abello.it).“

Punto nel vivo, flyer e poster in oltre 150 Pronto Soccorso italiani

Poster_Punto_nel_Vivo

Il poster della campagna

Per tutti i mesi estivi verranno diffusi in oltre 150 Pronto Soccorso italiani materiali informativi sull’allergia al veleno di imenotteri, con l’obiettivo di favorire la conoscenza di un idoneo percorso diagnostico e terapeutico, realizzabile attraverso una stretta collaborazione tra personale del Pronto Soccorso e specialista allergologo. “Infatti se consideriamo tutte le reazioni allergiche più gravi che arrivano al Pronto Soccorso indipendentemente dalla loro causa – spiega la dottoressa Mauro una quota considerevole (circa il  34%),  è causata dal veleno di imenotteri. Grazie alla campagna Punto nel Vivo i pazienti di Como potranno trovare del materiale informativo presso i Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, “Sant’Antonio Abate” di Cantù e “Erba-Renaldi” di Menaggio. Abbiamo infatti iniziato una collaborazione con i Pronto Soccorso presenti sul nostro territorio con l’obiettivo di  accrescere la consapevolezza dei cittadini su questa particolare allergia e sulle appropriate terapie per i pazienti a rischio. Come prima cosa vogliamo far conoscere l’utilità dell’adrenalina autoiniettabile, un presidio salvavita, che l’allergico deve saper usare in caso di shock anafilattico, in modo da poter guadagnare il tempo necessario per allertare il pronto intervento e ricevere nell’immediato o presso le strutture di Pronto Soccorso le necessarie terapie. L’altro messaggio che desideriamo veicolare è che esiste una cura per questa allergia. Si tratta dell’immunoterapia specifica che è in grado, già dopo i primi mesi, di  fare acquisire la tolleranza al veleno, proteggendo così i pazienti da ulteriori reazioni allergiche alle punture degli imenotteri”.

Facebook.com/puntonelvivo

La prima pagina Facebook dedicata all’informazione sulle reazioni da punture di imenotteri è una piazza virtuale dove le persone, con pochi click, potranno trovare informazioni semplici e pratiche per conoscere gli imenotteri, distinguere una reazione normale da una reazione allergica, valutare la sua gravità, comprendere quando è necessario avere a disposizione e come utilizzare l’adrenalina autoiniettabile, presidio salvavita, e conoscere le indicazioni ad eseguire l’immunoterapia allergene specifica, unica terapia in grado di “curare” questa allergia. Il coordinamento nazionale del gruppo Facebook è stato affidato a Marina Mauro.

 Punture da imenotteri: i consigli degli esperti:

  1. Se venite punti da un’ape ricordatevi che il pungiglione è seghettato e quindi rimane infisso nella sede della puntura. E’ opportuno estrarlo nel più breve tempo possibile perché questo diminuisce la dose iniettata. Aiutarsi con una punta smussa (anche l’unghia) con un movimento dal basso verso l’alto senza utilizzare pinze o schiacciarlo tra le dita poiché il sacco velenifero alla base del pungiglione potrebbe iniettare ulteriore veleno. Applicare, quindi, ghiaccio.
  2. Ecco quali sono i fattori che aumentano l’aggressività di api, vespe e calabroni: odori intesi come quelli di un profumo, vestiti di colore scuro, movimenti bruschi o rumori secchi quando ci ronzano intorno. Ricordatevi inoltre che i giorni ventosi ci mettono più facilmente a contatto con loro perché vengono abbassati i corridoi di volo.
  3. In caso di reazioni locali che durano più di 24 ore e con un diametro superiore a 10 centimetri è consigliabile una visita allergologica per stabilire se si è allergici al veleno di imenotteri. E’ indispensabile la visita allergologica nei centri specializzati per chi ha avuto una reazione sistemica. Ricordatevi che è importante eseguire le prove allergologiche non prima di 3-4 settimane dalla reazione stessa, per evitare false negatività.
  4. In caso di shock anafilattico mantenete la calma e allertate immediatamente il 118. Se avete con voi l’adrenalina autoiniettabile utilizzatela seguendo le prescrizioni del vostro medico. E’ importante comunque, anche se avete la sensazione di migliorare, allertare il 118 per ricevere la prima assistenza e le cure del caso che verranno proseguite in Pronto Soccorso.

Per maggiori informazioni sulle iniziative della campagna e sui centri allergologici di riferimento è possibile consultare: www.facebook.com/puntonelvivo

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