Aziende e sostenibilità

Pedemontana Lombarda: ecco perché si rischia di fermarsi a metà

Brianza Acque

Pare ormai inarrestabile Pedemontana Lombarda, il nastro autostradale della Brianza, che un’abile operazione comunicativa propone come un’opera sostenibile, un’autostrada “green”, aggettivo motivato dal Presidente Luigi Roth, il decimo in dieci anni della società Pedemontana per i tratti interrati e perché sposterà il traffico dalla viabilità oggi esistente.

C’è una voce fuori dal coro ed è Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde già intervenuto a Cesano Maderno all’incontro pubblico dal significativo titolo “Pedemontana Un problema che avanza” organizzato dall’Associazione Noi per Cesano.

Balotta pone varie domande al Direttore Generale di Pedemontana Lombarda, la prima è a carattere finanziario:

“In Consiglio Regionale aveva dichiarato di aspettarsi un progetto esecutivo di oltre 250 milioni di euro in più rispetto alla gara d’appalto, che taluni ritengono potrebbe oltrepassare il mezzo miliardo. Questo è un aumento incompatibile non solo con il completamento ma anche con l’avvio dei lavori, perché c’è il rischio – anzi quasi la certezza – che il cantiere parta e si fermi. E’ un rischio che il territorio non può permettersi, perché i cantieri impattano fortemente sulla viabilità esistente già stressata, con disagi enormi e miliardi di euro di danni per i cittadini e per le imprese. Chiediamo quale sia la differenza reale tra il costo di appalto e quello risultante dal progetto esecutivo, e soprattutto di garantire che i lavori non vengano avviati fino a che non sia certa e formalizzata la disponibilità dell’intera somma occorrente a terminare l’opera”.

Sarebbe interessante avere una risposta precisa su questo quesito non da poco in tempo di crisi economica devastante e ambientale. Arriverà?

Vittorio Arienti

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