Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde, dopo il primo intervento su Brianza Piu, prosegue con con altre due domande virtuali al Direttore di Pedemontana: “
L’esecuzione di molte tratte impatterà sull’intera Milano-Meda che oggi porta oltre 50.000 veicoli al giorno e non ha alternative, ma anche per gli incroci con la Valassina e la SP6 Monza – Carate.
I Comuni e la Provincia dovranno riorganizzare la viabilità locale in molti comuni anche non interessati dalle opere, un lavoro che richiede competenza tecnica e fondi rilevanti. Pedemontana come intende sostenere tecnicamente ed economicamente questo sforzo?”.
Infine l’esponente di Europa Verde, che continua ad essere contrario all’opera, chiude con una questione specifica per la tratta Milano-Meda e per quando l’autostrada sarà aperta al traffico.
“Alle porte della Milano-Meda sulla tratta B1 che si percorre a 130 km/ora il traffico è inferiore a quello della parallela Provinciale Novedratese, su cui non si arriva a 50 km/ora e spesso si sta in coda. Lo stesso vale a ovest per il rapporto tra la tratta A e la parallela Provinciale Saronnese. La ragione banale è che la provinciale è gratuita, mentre Pedemontana costa cara e lo stesso succederà sulla Milano – Meda.
Il risultato per il territorio sarà una situazione perfino peggiore di quella durante i cantieri, con 20.000 e forse più automobilisti al giorno costretti a restare sulla viabilità ordinaria perché non potranno permettersi il costo quotidiano di Pedemontana.
E la Milano – Meda sarà una beffa, portata da 2 a 3 corsie per accogliere la metà del traffico attuale. E’ vero che il progetto prevedeva la trasformazione in autostrada a pagamento, ma questa scelta risale a prima della crisi economica mondiale, si rischia di spendere una montagna di soldi per realizzare un’opera che i pendolari della Milano- Meda, impoveriti dalla crisi e dall’inflazione, non potranno usare, riversando il loro traffico in un territorio doppiamente penalizzato.
Siamo consci che se una concessionaria privata spende centinaia di milioni per fare una strada non la può offrire gratis, ma la proprietà di questa concessionaria è la Regione Lombardia e i soldi sono dei cittadini. Per risolvere il problema chiediamo ancora una volta di rinunciare alla trasformazione in autostrada della Milano-Meda” conclude Balotta. Insomma, sulla Pedemontana continuano a pesare gli interrogativi.
Il dibattito è aperto.
Vittorio Arienti