Ancora una volta il mondo animale insegna.
E noi uomini, che spesso storciamo le labbra quando ci sentiamo dire che noi e quei magnifici esseri a quattro zampe apparteniamo alla stessa specie, ovvero quella animale, dovremmo imparare a prendere sempre più esempio da loro. Dagli animali.
Il mondo animale ci insegna, questo è fuori dubbio. Ci sorprende sempre, positivamente.
E ci regala quella speranza che ormai credevamo persa, almeno per quanto riguarda noi esseri umani, di fratellanza, pace, convivenza, reciproco aiuto e rispetto tra simili.
L’amore, la fedeltà, la fiducia vicendevole e la profonda coesistenza che esiste tra gli animali, è una realtà che abbaglia. Abbaglia gli occhi di noi uomini, accecati invece, oggi più che mai, dall’odio, dall’intolleranza, dalla violenza e dalla perdita di tutti quei valori che un tempo ci definivano umani.
Ma quanta umanità resta in un mondo che si permette di catalogare, di differenziare per colore della pelle, per aspetto, per nazionalità, per superiorità. Quale umanità vive e si “evolve” sulla base di una proclamazione indegna di superiorità? Che umanità è quella che giudica a spada tratta sulla base di una diversità che è stata proclamata con assoluta arroganza? Di quale umanità stiamo parlando se le persone vengono additate per i sentimenti d’amore che provano verso l’uno oppure l’altro sesso? Che razza di umanità è la nostra, che invece di tenersi per mano, si allontana e erige muri invalicabili tra di essa?
Cosa ci è successo? Quale assurda razionalità umana, quale perfida evoluzione, ci ha portati a questa linea di non ritorno? Cosa ci ha condotto fino all’orlo del baratro dei sentimenti, e cosa ci ha spinto così in là da farci precipitare inesorabilmente in esso?
Che fine ha fatto la nostra umanità?
Queste riflessioni, queste domande, ci portano a guardare sempre più spesso al mondo animale. A quel mondo che non ha mai perso, per fortuna, la sua purezza. Un mondo che, potremmo dire, non ha mai smarrito il suo lato fanciullesco, puro e innocente.
Ce lo dimostra, ancora una volta, un esempio concreto di comportamento nel magico e incredibile mondo di queste creature meravigliose. Un momento, per fortuna immortalato dall’obiettivo del fotografo naturalista Mithun H, mostra un raro esemplare di pantera nera a fianco della sua compagna leopardo. Ancora una volta la natura ci regala esempi di amore e di convivenza unici nel loro genere. Unici perchè, purtroppo, sempre più rari. E quindi, inevitabilmente, sempre più belli.
Il raro e bellissimo esemplare di pantera nera, da anni inseguito dall’appassionato fotografo, si è finalmente mostrato alla luce del sole con la compagna della sua vita. Un tenero, profondo e sincero esempio di amore incondizionato, sbocciato nell’incorruttibilità dei cuori del mondo animale.
Nella foresta indiana gli occhi color della luna della regale pantera nera, incontrano e si incrociano con quelli celesti della femmina di leopardo. Un amore tra colori diversi, come lo chiameremmo noi umani. Un amore, semplicemente amore, così invece lo vedono gli animali e così giustamente lo vivono.
Il nero vellutato e lucente del manto della pantera che si mischia, sotto i raggi del sole, alla pelliccia maculata e dalle tinte brillanti del leopardo. Due bellezze diverse. Due bellezze la cui diversità rende ancor più meravigliose.
Perchè nel mondo animale non esiste differenza che sia una minoranza. Non esiste differenza che venga discriminata. Non esistono differenze.
Esistono varietà bellissime di una stessa stupenda natura. Esistono sfumature incredibili che rendono il quadro del mondo animale ancor più unico e stupefacente.
E così, da queste immagini, dai passi che viaggiano all’unisono di due meravigliosi felini, si prenda esempio.
Il nero che si fonde con il giallo. Il giorno e la notte che si incontrano. Il buio e la luce che si rincorrono e che attraversano il cielo insieme, mano nella mano.
L’amore sbocciato nel cuore della foresta indiana tra questi due giovani e magnifici esemplari è un dono. Un dono che l’una regala all’altro, vicendevolmente e senza distinzione alcuna.
Il magico e giusto mondo degli animali ci insegna questo, che non esistono barriere se non quelle che noi stessi costruiamo, che non esistono disuguaglianze se non quelle che i nostri occhi vengono condizionati a vedere, che non esiste superiorità o inferiorità se non quella che crea la nostra mente corrotta.
Lunga vita, allora, alla purezza del mondo animale.
Un mondo in cui occhi dal colore più disparato possono ancora riflettersi nello stesso specchio d’acqua.
Francesca Motta