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Oreno scopre il genio di Leonardo


Il grande genio d’Italia, fra le immagini di Expo nel mondo, attraverso una mostra alla Lodovica nel borgo di Vimercate.

LEONARDO E ORENO

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Il Salaino

“Leonardo e Oreno”, “Gian  Giacomo Caprotti, il Salaino”, titolo e sottotitolo della mostra aperta alla Lodovica di Oreno sino al 31 ottobre; un grande evento che richiamerà nel borgo antico di Vimercate migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Il percorso museale, che si snoda  all’interno dello splendido palazzo, si completa con un insieme di proposte che portano a conoscere  l’estro leonardesco, del suo allievo preferito, il Salaino, degli uomini di corte degli Sforza che ebbero le loro residenze ad Oreno, palazzi e ville ancora ben conservate e che in occasione di questo evento sono aperte ai visitatori. Una mostra che è inserita nei percorsi Expo suggeriti dalla Diocesi Ambrosiana, che ha una sua appendice nel convento di S. Francesco, nella parrocchiale  S. Michele di Oreno e nel Santuario della Beata Vergine a Vimercate dove si possono ammirare copie delle opere di Leonardo e del Salaino.

Una rassegna che parla, che invita alla scoperta attraverso dipinti, documenti inediti, riproduzioni di progetti leonardeschi, che è secondo solo alla grande mostra su Leonardo inaugurata nei giorni scorsi a Palazzo Reale di Milano.

“Un evento – dice Dino Crippa, uno degli organizzatori  – che intende ampliare la conoscenza su Leonardo in tutte le arti e mestieri, del resto ben raccontati nei suoi codici, molti dei quali in copia unica sono visibili in questo percorso. Accanto ad alcuni capolavori della pittura, fra questi una riproduzione dell’Ultima Cena, alla Lodovica si possono scoprire alcune macchine civili, per il volo, da guerra, per l’acqua, strumenti ottici, tavole di anatomia, tutti magistralmente riprodotte seguendo i disegni di Leonardo”.

La sala di rappresentanza della Lodovica – per accedervi si passa in rassegna il museo delle “carrozze”, una vera e propria chicca – sabato 2 maggio ha visto la  cerimonia ufficiale d’inaugurazione. Nel suo intervento Roberto Corradini, presidente del Circolo Culturale Orenese, ha ricordato lo “spirito” degli abitanti del luogo, sempre pronti a sostenere tutti quegli eventi che fanno grande il “borgo”, e sulla mostra ha concluso: “Sarà uno dei punti di forza dell’edizione straordinaria della Sagra della Patata in programma a settembre”.

studi-di-leonardo-sul-progetto-relativo-al-monumento-equestre-di-francesco-sforzaAndrea Rurali presidente Regionale del Fai, si è soffermato sui numeri di questa realtà in Lombardia, dati che evidenziano con il numero dei soci e dei contributi quanto i privati siano fra i più preziosi sponsor nella salvaguardia dei beni pubblici. “Oreno e Leonardo  – ha concluso Rurale – è una mostra che mette in evidenza la figura di Leonardo  in questa terra degli Sforza nel fine Quattrocento  promuovendone la conoscenza”.

Preciso e ricco di storia l’intervento  di Massimo  Elli che, parlando di Leonardo lo ha collegato alla presenza in Oreno del Beato Amedeo Mendes De Silva, fondatore dell’ordine degli Amadeisti. Due figure eccezionali che nel 1482 arrivano a Milano, entrambi con un esilio protetto: Leonardo con un salvacondotto di Lorenzo de Medici, da Roma il frate Amedeo. In questo borgo i due hanno un passaggio non occasionale, ma significativo per la loro storia. Una storia che Elli racconta  in un volume che verrà presentato sabato 9 maggio alla Lodovica.

Mariasole Mascia, assessore alla cultura di Vimercate, ha illustrato i 12 mesi di lavoro occorsi per realizzare questa mostra: “E’ questo un evento prezioso per tutta l’Italia – ha detto – che valorizza con il nostro museo Must, altro tesoro cittadino, la nostra città.  E’ una mostra dal grande valore didattico”.

borgo di oreno

Il borgo antico di Oreno di Vimercate

Don Mirko Bellora, prevosto di Vimercate,  si è richiamato al messaggio del Pontefice ricordando come la mostra sia un richiamo alla fede attraverso la ragione:  “Nella vita è importante l’incontro con l’arte – ha ricordato don Mirko – e dal momento che Leonardo è stato, una meraviglia, un grande talento, Oreno è una piccola meraviglia,  l’incontro tra Leonardo e Oreno non può che essere  una idea strepitosa, una super meraviglia”. Riprendendo  Goethe ha aggiunto: “Vivere è stupirsi”, da qui  l’invito a visitare questa mostra “guardando con stupore l’artista, la sua opera, e scoprire Oreno con stupore”.

Don Massimo Pavanello, della pastorale per il Turismo e i Pellegrinaggi della Diocesi, ha regalato una dotta lezione dottrinale su Etica ed Estetica di  questo evento, invitando gli organizzatori ad aprire le porte di questo straordinario evento, così come ha fatto Papa Francesco quando ha invitato gli ultimi a visitare la Cappella Sistina, ad aprire le porte di Oreno anche ai più poveri.

Pierfranco Redaelli

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