Monza ama il golf e il golf ama Monza. Così, con un pizzico di fortuna che non guasta mai, l’Open d’Italia si disputerà per la terza volta consecutiva al Golf Club Milano nel Parco di Monza dal 12 al 15 ottobre.
Il grande evento golfistico nazionale doveva svolgersi nell’aristocratico circolo romano dell’Olgiata, in ottica avvicinamento alla Ryder Cup, in programma nella capitale nel 2022, sul campo di gara del Marco Simone Golf and Country Club, di proprietà della famiglia Biagiotti. Saltata la disponibilità capitolina, si era ripiegato sul Golf Club Royal Park I Roveri di Torino, ma, sul più bello, sono venuti a mancare i fondi della Regione Piemonte. Ecco, quindi, a sorpresa, rispuntare l’autorevole candidatura, subito gradita da tutti ed entusiasticamente accettata, del Golf Club Milano, sede delle ultime due eccezionali edizioni che hanno visto un record di presenze.
L’Open d’Italia 2017 sarà, quindi, ospitato ancora una volta nel polmone verde monzese. La decisione è stata presa dopo un incontro a Milano tra il Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che nei giorni scorsi sono venuti a Monza per un sopralluogo insieme al vicepresidente lombardo Fabrizio Sala e al Sindaco di Monza Dario Allevi, grande appassionato di sport e di golf. Erano presenti anche il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022 Gian Paolo Montali e l’Assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi.
Il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha offerto tutte le garanzie necessarie alla Federazione Italiana Golf, e di conseguenza all’European Tour. I dettagli dell’accordo saranno annunciati in una conferenza stampa che si terrà il 26 settembre 2017 a Milano presso la sede di Palazzo Lombardia.
Il 74° Open d’Italia si disputerà dal 12 al 15 ottobre, anticipato, come di consueto, dalla tradizionale Pro Am, prevista per mercoledì 11 ottobre. Il torneo dell’European Tour è inserito nelle Rolex Series e per la prima volta avrà un montepremi da 7 milioni di dollari. Anche quest’anno l’ingresso per il pubblico sarà gratuito nell’ottica di una maggiore diffusione del golf, obiettivo centrale del Progetto Ryder Cup 2022.
Il Golf Club Milano ospita la manifestazione per la nona volta, la terza consecutiva. Il circolo, nato nel 1928 e uno dei più prestigiosi e antichi d’Italia, dispone di tre percorsi da nove buche. I primi due costituiscono il tracciato di gara classico da campionato, dove si è sempre svolto il torneo, mentre il terzo è considerato tecnicamente più impegnativo in quanto più sinuoso, con green piccoli e ben difesi da numerosi bunker.
Costruito all’interno del Parco di Monza, 685 ettari di bosco contenente circa 100.000 piante di essenze diverse, il campo ha subito nel tempo alcuni restyling che lo hanno sempre più adeguato alle esigenze del golf moderno. Il tracciato si incunea tra gli alberi che delineano i contorni delle buche imponendo ai giocatori una grandissima precisione nell’eseguire i colpi.
Tale accortezza si richiede sin dalla prima buca, un par cinque con fairway stretto e arrivo in pendenza, dove un bunker attira l’attenzione a chi attacca il green con il secondo colpo. Impegnativi per lunghezza due par 3, quello della terza buca, in cui se si manca il green si possono limitare i danni finendo nel bunker, e quello della buca 10, dove, dei due bunker che proteggono il green, è bene evitare quello di sinistra.
Prima dell’Open 2015 il percorso ha subito importanti modifiche ed è stato rifatto interamente il green della buca 10. Nel 2016 sono stati eseguiti altri lavori e, in particolare, sono stati uniti i tee delle buche 12 e 18, che hanno permesso di aumentare la lunghezza di entrambe le buche. Sono state apportate anche altre variazioni, senza cambiarne il naturale disegno, che hanno aggiunto metri in alcune partenze da campionato, contribuendo ad elevare la qualità tecnica del campo.
Con 262 colpi (65-68-64-65, -22), lo scorso anno, il 73° Open d’Italia è stato vinto dal nostro Francesco Molinari. Di fronte a circa 20.000 spettatori entusiasti (31.000 in totale, nei tre giorni, avversati a tratti dalla pioggia), ha superato di un colpo l’inglese Danny Willett (263, -21), campione Masters, dopo un acceso duello finale in cui entrambi hanno espresso un golf di altissimo livello. Si è trattato del secondo successo nell’Open del torinese, che si era già imposto, nel 2006, sul percorso del Golf & Country Castello di Tolcinasco, ed il quarto sull’European Tour. Da quando è nato il tour continentale (1972) è il primo italiano a fare doppietta. In precedenza, in un altro contesto, la prodezza l’aveva compiuta anche un altro connazionale, il fortissimo Ugo Grappasonni, trionfando nel 1950 e nel 1954.
Enzo Mauri