Motori

Opel Monza, ritorno al futuro

Brianza Acque

Opel Monza Concept car

Opel Monza avveniristica concept car ricca di tecnologia

Spesso, in passato, il nome Monza, grazie al forte richiamo dell’Autodromo e del suo Gran Premio, noti in tutto il mondo, è stato abbinato dalle Case automobilistiche e motociclistiche ad alcuni dei propri modelli più ricercati.

E’ il caso della Opel Monza, concept car presentata al Salone di Francoforte del 2013 e tornata alla ribalta recentemente, come protagonista di un evento organizzato a Milano per presentare la strategia high.tech della Casa tedesca. Nel futuro della Opel vi è, infatti, grande spazio per la cosiddetta “auto connessa”, la nuova mobilità e, cosa più intrigante, la guida autonoma, prevista al debutto fra un paio d’anni.

‘’L’efficienza, la connettività, il powertrain elettrico extended range e la tecnologia LED per i display 3D personalizzabili sono le caratteristiche della ‘Monza’, che indicano il futuro – ha spiegato Holger Weyer, responsabile di GM Europe Advanced Design – e noi, su questa strada, ci stiamo muovendo attivamente da tempo ed ora siamo in grado di mostrare i frutti del nostro lavoro’’.

Opel Monza Concept car 2Tre i livelli di connessione per la concept: ME, senza contatti con l’esterno, WE, con un raggio limitato a una community ristretta e familiare ed  ALL, immersa nell’Internet delle cose. Con quest’ultima modalità, chi guida può collegarsi al mondo esterno senza limitazioni e condividere informazioni importanti con gli altri automobilisti.

Da un sondaggio effettuato dalla Casa tedesca, è emerso come il 50% dei loro clienti sia già orientato all’auto connessa per il prossimo acquisto.

Dopo averla presentata in occasione del Salone di Francoforte, Opel ha portato in Italia la sua concept-car, stracolma di tecnologia, che prosegue la tradizione della prima ‘Monza’, coupé che venne presentato nel 1977 e restò in produzione fino al 1986, con 46.008 esemplari realizzati.  Questa non è semplicemente una super-car dal design futuristico e motorizzazioni all’avanguardia, ma un mezzo per offrire un rivoluzionario sistema di gestione e di infotainment, con giochi di luce fuoriuscenti dall’abitacolo, con un display immenso dotato di ben 18 proiettori LED.

Alla base del sistema di bordo c’è un concetto innovativo, basato sull’eliminazione dei classici display per entrare in un mondo completamente separato dall’esterno, dove luci e colori la fanno da padrone per eliminare gli schermi separati.

La verifica del sistema e la gestione degli spazi è un mix di controlli al volante e controllo vocale, tanto da far credere al passeggero di trovarsi in una sorta di astronave.

Opel Monza Anni 80

La storica Opel Monza degli Anni 80

La vecchia ‘Monza’ era la versione coupé della Senator, di cui conservava la meccanica, parte degli interni e la sezione anteriore della carrozzeria. Disponibile sia con la versione da 2,5 litri che con quella di 3 litri del 6 cilindri in linea ad iniezione della Senator, la sportiva tedesca aveva coda fastback con portellone ed abitabilità per 4 persone. Nonostante il nome, che evocava epiche competizioni automobilistiche, le prestazioni erano le stesse della berlina, da cui derivava. Anche il comportamento stradale era identico, considerato che anche il passo era il medesimo.

La gamma per l’Italia, inizialmente composta dalle versioni 2.5 E (2490cm³ da 136 CV) e 3.0 E (2986 cm³ da 180 CV), venne completata nel 1979 dalla versione 2.8 a carburatore (2784 cm³ da 145 CV), disponibile anche con trasmissione automatica a 3 rapporti (quella standard era manuale a 5).

Nel 1982, in occasione del restyling della Senator, anche la ‘Monza’ venne ritoccata nel frontale,  nei paraurti ( previsto in plastica verniciata nel colore della carrozzeria, anziché in acciaio) e negli interni (completamente rinnovati e arricchiti della scenografica strumentazione digitale). L’unica versione disponibile era la 3.0 GS/E, con motore 3 litri a iniezione da 180 CV.

Enzo Mauri

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