Monza vs Imola si era annunciata come una contesa senza esclusione di colpi, anche quelli bassi, e si è trasformata invece in una bella farsa politica. Per la serie “io ti do una cosa a te, tu ne da un’altra a me” nel rispetto della più classica nostrana tradizione. Ieri doveva riunirsi il TAR del Lazio, chiamato a decidere sul ricorso presentato in estate dall’Autodromo di Imola che avanzava diritti sullo svolgimento del Gran Premio d’Italia di F1, sostenendo che i soldi dell’Automobile Club d’Italia non potevano essere dirottati verso un solo autodromo, pur blasonato e leggendario come quello di Monza. L’udienza è stata rinviata perché le parti stanno trattando. Su che cosa esattamente non si sa. E ce ne frega ben poco saperlo, a questo punto.
Un’estate infuocata, con parole grosse. Da una parte Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, la società che gestisce il circuito del Santerno, a sparare contro l’ACI rea di privilegiare Monza, dall’altra Angelo Sticchi Damiani, massimo dirigente ACI, che si è mostrato più volte scocciato, per non dire “incazzato”, verso Imola, che aveva pure avanzato una sua precisa disponibilità, anche economica, con il padron della FOM Ecclestone, con tanto di pre accordo siglato.
Si era anche ipotizzata un’alternanza fra Imola e Monza nel calendario della F1. Poi pian piano la farsa ha preso corpo ed i due contendenti, in mezzo ai quali lo storico tracciato brianzolo rischiava di rimanere schiacciato, hanno messo a fuoco un possibile accordo “politico”. Ed ecco che nella tarda serata di ieri è giunto un bel comunicato stampa congiunto Imola-ACI che ha il sapore della combine, del “biscottone”, che, per carità, da sostenitori monzesi, non può farci che piacere, ma da giornalisti sa un po’ di presa per i fondelli.
Non va dimenticato che a Londra la firma sul contratto per lo svolgimento del GP d’Italia a Monza per i prossimi tre anni non l’hanno ancora messa. Adesso le penne per siglare l’accordo annunciato a Monza quasi due mesi fa, nei giorni dell’ultimo GP, possono finalmente fare uscire l’inchiostro per riportare i nomi di Bernie Ecclestone e Angelo Sticchi Damiani.
Ed ecco il testo del comunicato che sa di farsa, ordita ad arte.
“Formula Imola S.p.A. e ACI comunicano che, con riferimento al ricorso proposto da Formula Imola nei confronti di ACI e SIAS (la società che gestisce l’Autodromo Nazionale di Monza -ndr) avanti al TAR Lazio avente ad oggetto il diniego da parte della Federazione di avallare il contratto per l’organizzazione del GP Italia di F1 ad Imola anziché a Monza, nonché volto a rendere disponibili i fondi di ACI a beneficio di altri soggetti aventi diritto e non solo a favore di SIAS, all’udienza odierna, pendendo trattative tra le parti, si è proceduto al rinvio della causa a data da destinarsi secondo i termini di legge.
Uberto Selvatico Estense (Presidente Formula Imola): “Avendo preso atto della decisione da parte di FOM e FIA di procedere con la pubblicazione del calendario 2017, con l’inserimento del GP di Monza, riteniamo siano venute meno le condizioni per le quali avevamo candidato il circuito Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola a candidarsi come sede alternativa del GP d’Italia. Per sgombrare il tavolo da ogni polemica, ci preme comunicare che, a fronte delle nostre condivise richieste, stiamo discutendo con l’Autorità Sportiva Nazionale il riconoscimento di Imola quale sede protagonista di una serie di eventi internazionali alternativi. Tale apertura nei confronti di Imola, oltre che il riconoscimento dell’adeguatezza del nostro circuito, rappresenta un nuovo positivo percorso nei rapporti con ACI che auspichiamo possa generare soddisfazioni per entrambe le parti, nel rispetto della grande tradizione automobilistica italiana. Le monoposto rimangono comunque e sempre nel nostro DNA e ci auguriamo che tornino presto a sfrecciare lungo le rive del Santerno, pertanto rimaniamo a disposizione delle Autorità Sportive Nazionale ed Internazionale”.
Angelo Sticchi Damiani (Presidente ACI Italia): “Superate le grandi incomprensioni che hanno caratterizzato i rapporti esistenti tra ACI e Formula Imola, ritengo giusto che, come Autorità Sportiva Nazionale, ci si adoperi per riportare ad Imola importanti eventi motoristici internazionali. Questo, naturalmente, come riconoscimento della lunga storia dell’impianto imolese, che per anni ha ospitato anche la massima formula dell’automobilismo internazionale”.
Imola dovrebbe avere il suo. I soldi da dare ad Ecclestone dovrebbero esserci (almeno così pare). Si è persa traccia dell’esposto presentato dal Codacons alla Corte dei Conti della Lombardia e del Lazio per l’utilizzo di fondi del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) per finanziare la gara. Tutto è bene, ciò che finisce bene… e l’ultimo chiuda la porta. Adesso mettete questa benedetta firma e facciamola finita perché avete menato il can per l’aia per troppo tempo.
Carlo Gaeta