News

Monza, Borgo Bergamo: il Mercatino vive con i suoi personaggi

Brianza Acque

Mercatino di via Bergamo 2Da domenica 13 settembre, dopo la pausa estiva, è ritorna nel centro del capoluogo brianteo l’appuntamento con l’antiquariato.

Oltre 25 anni di storia per il Mercatino dell’Antiquariato di via Bergamo, antica arteria nel centro storico di Monza. Sorto nel novembre del 1989, subito dopo la nascita dell’Associazione Nuova Via Bergamo, poi diventata semplicemente Borgo Bergamo, creata da Edoardo Sanvito, primo presidente e da altri commercianti dell’antica arteria monzese per valorizzare la loro strada, un tempo ritenuta alquanto mal frequentata e poco curata. 

Sanvito, monzese puro sangue, con un rinomato negozio d’abbigliamento proprio all’inizio della via, subito dopo il ponte, riuscì a coinvolgere sia i bottegai  che i residenti con iniziative artistiche e culturali, quali la Festa delle Ciliegie, in programma ogni 6 giugno in concomitanza con la Sagra di San Gerardo e la riscoperta della storia locale e dei suoi esercizi storici come il Caffè Capiller. Ma l’iniziativa più riuscita, destinata a sopravvivere e crescere col passare degli anni, è stata, indiscutibilmente, il Mercatino dell’Antiquariato, fissato alla seconda domenica di ogni mese, ad eccezione di agosto, dalle 8 di mattina al tramonto. Coinvolti i commercianti presenti nella strada con le loro attività, ma soprattutto gli artigiani della Brianza, i venditori di cose vecchie, gli svuota cantine e sgombero appartamenti, i restauratori di mobili e di quadri, gli orologiai, i commercianti di libri e giornali usati ed i collezionisti di ogni genere, sino agli appassionati di biciclette e moto d’altri tempi con i loro più originali modelli rimessi a nuovo.

Adesso, con l’ampliamento della zona sino al termine di via Pesa del Lino, si contano più di un centinaio d’espositori con bancarelle, semplici tavoli e postazioni coperte da tende e circa tremila tra visitatori e compratori ad ogni edizione mensile. Gli articoli sono d’antiquariato, modernariato ed usato senza troppe pretese. Per tutta la durata dell’evento, nonostante il giorno di festa, i negozi d’alimentari, ma anche quelli di genere vario, i bar e le tavole calde restano aperti per offrire ai passanti ristoro ed una salutare sosta, per potersi  riposare dopo tanto camminare in mezzo alla gente. Un tuffo nel passato che piace sempre di più ai monzesi, ma anche agli abitanti dei paesi vicini al capoluogo brianzolo e del milanese.

L’associazione, molto attenta al volontariato, ha sempre sostenuto ed aiutato concretamente molti enti benefici ed onlus, quali l’Iride, l’Aido, l’Asvap e I Bambini di Cernobil, oltre a contribuire alla crescita di tre fratelli tibetani, in condizioni sociali disagiate, tramite il gruppo benemerito di Lama Ganchen Kiurok Tsochun,  che si occupa delle adozioni a distanza.

Borgo Bergamo è davvero rinato grazie alla riqualificazione della via, iniziata nel 2008 e conclusa nel 2014, o meglio nel 2015 se consideriamo la recente apertura del sottopasso, dove fino a qualche tempo fa c’era un pericolosissimo passaggio a livello, oggetto di incauti attraversamenti da parte di pedoni, ciclisti e persino motociclisti, vittime, in alcuni casi, di incidenti mortali. Oggi si può tranquillamente passeggiare, anche di sera, soffermandosi in locali nuovi, alla moda, per bere un drink e gustare qualche prelibatezza, per ascoltare della buona musica o, più semplicemente, per fare acquisti particolari nei vari negozi di ogni genere. Il selciato, piastrellato di beole rosate, ospita vasi ornamentali, che fanno da cornice alla settantina di esercizi che si affacciano, illuminati da suggestivi lampioni, per creare l’atmosfera di un tempo.

La zona è ricca di storia. Basti pensare alle mura di cinta che circondavano Monza e che, in prossimità del ‘Punt de la Mariotta’, costruito nel XIV secolo ed abbattuto nel 1908 per realizzarne uno nuovo, più confortevole,  presentavano una porta d’ingresso nella città vecchia con incastonato il medaglione di San Giacomo, protettore dei cappellai, un tempo numerosissimi e molto qualificati nel capoluogo brianzolo.

Girovagando per il Mercatino dell’Antiquariato si possono incontrare personaggi incredibili. Entrando in via Bergamo, provenendo da via Azzone Visconti  ed oltrepassando il ponte, ci si imbatte subito, sulla destra, in un restauratore tappezziere, con look decisamente demodé, che propone poltroncine, sedie e divanetti, rimessi a nuovo con tessuti  damascati o dai colori pastello con abbinamenti inediti. Si tratta della ‘Vittoriana Cose Vecchie’, con sede a Monza, in via Sgambati, nei pressi dell’Ospedale San Gerardo. Costo mediamente sui 250/350 euro al pezzo o sui 50/70 euro se si richiede solo il cambio di tappezzeria della propria vecchia seduta.

Giovanni

Giovanni

Più avanti, dalla stessa parte, all’angolo con via Durini, davanti ad una lavanderia, trova abitualmente posto Giovanni, un simpatico lissonese, molto conosciuto a Monza e dintorni, dall’aspetto apparentemente austero, in canottiera blu d’estate e giaccone grigio d’inverno, sempre disposto al dialogo con il classico accento brianzolo, ma con modi gentili e convincenti. Il suo laboratorio è a Biassono, in via Costa Alta, vicinissimo all’ingresso del Parco. Negli ultimi mesi è stato colpito da enfisema polmonare ed ora fa fatica a respirare e deve farsi aiutare dalla moglie, cercando di stare più tempo possibile seduto e di evitare la polvere, la colla e le  sostanze sintetiche, una vera beffa ed una condanna per un uomo come lui. Sui suoi banchi,  si sono trovati in passato, pezzi importanti come un quadro ad olio, misura 50X70, del pittore napoletano Salvatore Cozzolino, celebre per le sue esposizioni di successo negli anni Settanta nelle migliori gallerie di New York e Milano, un volante sportivo Nardi a due razze in ciliegio, un antico  orologio a pendolo funzionante, un piccolo disegno del grande artista lecchese Ennio Morlotti, attivo sul finire degli anni Trenta nel movimento ‘Corrente’ al fianco di Bruno Cassinari, Renato Guttuso ed Ernesto Treccani con l’incognita dichiarata dell’autenticità, una pista da montare con macchinine e poi lampade, tappeti, mobili, vasi, dischi degli anni Sessanta, modellini di auto, moto e treni, libri e vecchi giocattoli di ogni tipo e prezzo.

Salvatore

Salvatore

A metà della via, sulla sinistra, si posiziona abitualmente Salvatore, il re dei libri, dei gialli, dei fumetti, dei giornali e delle riviste storiche. Per i collezionisti, clienti fissi ogni mese, è un punto insostituibile di riferimento. Sui suoi tavoli, oltre a volumi di ogni genere, di storia, di arte, di cucina, di urbanistica, di motorismo, di costume, di spettacolo e di narrativa, si trovano immancabilmente intere collezioni di Gialli Mondadori, Harmony, Diabolik, Tex Willer e numeri arretratissimi di Quattroruote, Oggi, Epoca, Gente, Motociclismo, Autosprint e Playboy. 

Poco oltre, dalla stessa parte, Sergio Baroncini, un vecchietto simpaticissimo, con magazzino a Vedano al Lambro, in via Cesare Battisti, offre lo spazio espositivo più ampio e più variegato della via. Da lui si possono acquistare enormi e pesantissimi paioli in rame per i camini a 80 euro, radiogrammofono funzionante, marca ‘La voce del Padrone’, con tanto di puntina nuova, a 250 euro, cassapanche per 200/250 euro e ferri di cavallo usati, recuperati, come assicura lui, la mattina presto nei prati attorno all’ippodromo di San Siro, per un euro. Lo scorso anno il buon Sergio è riuscito a piazzare ad un negoziante della via Bergamo persino una vecchia poltrona da barbiere con la classica seduta in similpelle nera e gli appoggia braccia e testa, con il piedestallo di supporto, bianchi smaltati, per una cifra vicina ai 500 euro. Per non parlare di un vero semaforo a colonna, trovato abbandonato in mezzo ad un prato dalle parti di Peregallo e piazzato al Mercatino per una cifra non ben definita.

La ciclofficina di Ermanno

La ciclofficina di Ermanno

In fondo alla via Pesa del Lino, sulla sinistra, quasi all’angolo con la via Lecco, c’è poi la ‘Ciclofficina Mobile Ermanno’, un punto assistenza biciclette, già presente tutti i giovedì, di fronte a La Rinascente, in Largo Mazzini, dove non è difficile trovare in vendita, oltre a tanti accessori, modelli originali Bianchi, Dei, Atala e Legnano, sia da corsa che da passeggio, degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta, in ottimo stato. Il prezzo varia a secondo della marca, del modello e dell’anno di costruzione ed alcune volte supera anche abbondantemente i mille euro.

I pezzi di Giorgio

Sempre in tema di due ruote, di fronte all’ingresso del Liceo Artistico Preziosissimo Sangue, il monzese Giorgio, orologiaio con la passione del restauro, propone, curate in ogni particolare con ricambi originali garantiti, una moto Benelli 250 del 1971 a 4.170 euro, una  Bianchi Specialissima del 1961, colore acqua di mare, come la mitica bici da gara di Fausto Coppi, a 2.000 euro, una classica Legnano da corsa gialla degli anni Sessanta a 800 euro ed un curiosissimo motociclo Bianchi Aquilotto del 1951, splendido nella sua livrea color caffelatte, ma ancora da revisionare meccanicamente, a 1.500 euro.

‘Tony Antichità’, con sede a Macherio, in via Amendola, è uno dei primi espositori che si trovano sul ponte, arrivando da via Azzone Visconti ed  acquista mobili antichi, quadri ed argenti, esegue lavori di restauro e preventivi a domicilio, offrendo la massima serietà e pagamento in contanti. Ultimamente, oltre a diversi quadri moderni ed a mobili,  presenta un’interessante serie di libri su The Beatles.

Andrea Verri, con laboratorio a Gorgonzola, in via Frescobaldi, offre restauro e lucidatura mobili antichi, trattamento antitarlo, restauro portoni d’epoca, cornici e mobili in stile e lavori di falegnameria. Al Mercatino offre prevalentemente mobilio di ogni genere,  quadri e cornici.

La bancarella di Alessandra

La bancarella di Alessandra

Ultimamente si è unito al gruppo degli ambulanti, esponendo a metà della via Bergamo i suoi prodotti, il marito di Alessandra Bracci, pittrice e decoratrice, con attività ad Arcore, dove abita. I suoi quadri sono originalissimi e vedono, principalmente, come soggetti dei vari ritratti, cani delle razze più conosciute in abito da sera o in abbigliamento da campagna. Carinissimo un lavoro effettuato su un vassoio, con simpatiche decorazioni ai manici ispirate alla caccia e riproducente un Bigol, con tanto di camicia bianca, gilet e giacca verde con il bavero in velluto marrone. Costo 40 euro.

Insomma in via Bergamo, a Monza, la seconda domenica del mese, si può trovare di tutto, di ogni foggia, di ogni epoca e di ogni prezzo, ma, soprattutto si riesce a riassaporare il gusto e sentire il profumo  di un mondo ormai lontano, in un clima sempre piacevolissimo.

Enzo Mauri                                

Print Friendly, PDF & Email