Visita a sorpresa del Presidente della Regione Roberto Maroni all’Ospedale della Mamma e del Bambino (Mbbm) e al moderno centro Maria Letizia Verga. Maroni era accompagnato dal suo vice, il brianzolo Fabrizio Sala. Ad accogliere i vertici del Pirellone c’erano il neo direttore generale del S. Gerardo Matteo Stocco, il neo presidente di Fondazione Mbbm Giuseppe De Leo e il dott. Luigi Roth della Fondazione Tettamanti.
E’ stato questo un prezioso riconoscimento dei massimi vertici della Regione per la Fondazione Mbbm, fondata nel 2005 dall’Ospedale San Gerardo di Monza, dal Comitato Maria Letizia Verga e dalla Fondazione Tettamanti, che dal 2009 gestisce i reparti della Clinica Pediatrica, della Clinica Ostetrica e della Neonatologia all’interno del nosocomio monzese e da alcuni mesi anche il nuovo Centro Maria Letizia Verga che, è il caso di ricordarlo, è fra i primi in Italia nella cura delle leucemie in età infantile e giovanile.
Oggi questo complesso, formato dall’ospedale pubblico e dal Polo universitario, la Ricerca e la Sperimentazione clinica collegate ai principali circuiti internazionali, sono un fiore all’occhiello per la sanità Lombarda. La neonatologia e la pediatria del S. Gerardo sono punti di riferimento a livello europeo per ostetricia, pediatria, neonatologia/Terapia Intensiva Neonatale, una felice integrazione fra pubblico e privato. Attualmente lavorano in Fondazione Mbbm 390 dipendenti tra i quali 57 medici 128 infermieri 84 ostetriche. La Fondazione in questi anni ha sviluppato soluzioni innovative per produrre valore, non solo in termini di efficienza, ma un fattore più grande, quello “umano”. Il “prendersi cura” in senso ampio, vale a dire migliorare sia lo stato di salute della mamma e sia quello del bambino con grandi possibilità di ricerca e formazione dei professionisti sanitari.
Un esempio di questa missione, dopo la grande sfida della costruzione del Centro Maria Letizia Verga, è attualmente costituito dal Progetto “Intensivamente Insieme” della Terapia Intensiva Neonatale per la costruzione delle single family room. Durante la sua visita il Presidente Maroni ha apprezzato la qualità dell’assistenza offerta dalla Fondazione della Clinica Pediatrica, Clinica Ostetrica e della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale. Al Centro Maria Letizia Verga il Presidente ha mostrato vivo interesse nel dialogare con i responsabili clinici e con il personale infermieristico. In particolare con i ricercatori del Centro Tettamanti, specialisti nello studio e ricerche avanzate nella sulle leucemie e malattie genetiche rare, ha apprezzato la testimonianza di alcuni di loro che dopo una importante esperienza negli Stati Uniti hanno deciso di tornare a Monza.
Sui lavori di allestimento definitivo del nuovo avancorpo realizzato all’Ospedale San Gerardo, si è tenuto a fine gennaio il tavolo di confronto tra il Comune di Monza, le istituzioni sanitarie territoriali e le parti sociali al quale hanno preso parte il Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, il direttore dell’ASST di Monza, Matteo Stocco, il direttore dell’ATS (Agenzia territoriale sanitaria), Massimo Giupponi, Infrastrutture Lombarde rappresentata dal Vice Direttore Generale Guido Bonomelli e dal RUP Alessandro Zuffi, Maurizio Laini, Marco Viganò, Luigi Soldavini rispettivamente segretari di Cgil, Cisl, Uil.
Il tavolo si è riunito per fare il punto e condividere le misure più idonee per accelerare l’allestimento definitivo della nuova struttura e i successivi adempimenti per accreditare i nuovi servizi sanitari. Il tutto dovrà consentire di aprire la struttura entro la prossima primavera. Nel nuovo avancorpo troveranno spazio, tra l’altro, il nuovo Centro unico di prenotazione (CUP), alcune sale operatorie e ambulatori oggi collocati in altri spazi del San Gerardo.
Unanime è stata la volontà di accelerare i tempi, anche per dare garanzie di continuità ai lavoratori impegnati nelle realizzazioni finali delle opere, e soprattutto ai pazienti e al personale, sanitario e non, impiegato nell’ospedale.
Il nuovo cronoprogramma prevede che entro febbraio, a cura della struttura ospedaliera, nell’edificio inizi la fase di installazione delle strumentazioni e degli arredi previsti; entro marzo, a cura del Comune, dovranno essere concluse la pratica e le verifiche legate all’agibilità dei nuovi spazi, dopo di che è previsto l’invio della richiesta all’ATS dei nuovi accreditamenti delle prestazioni sanitarie che saranno erogate dalla nuova struttura. Le parti hanno convenuto di convocare nuovamente il tavolo a fine febbraio.
Pierfranco Redaelli