Il Paese Ritrovato prende corpo a Monza presso il Centro San Pietro-Progetto SLAncio, in viale Elvezia, dove sabato 18 marzo è stata posata la Prima Pietra di quello che sarà il primo villaggio dedicato alla cura e al benessere di persone colpite da Alzheimer e da altre forme di demenza.
Sabato è stato, decisamente, un giorno importante, non solo per la Cooperativa La Meridiana, ideatrice dell’ambizioso progetto, ma anche per Monza, la Brianza, la Regione Lombardia e, se vogliamo, per il nostro Paese, che attraverso questa avveniristica realizzazione propone un nuovo modello per le persone colpite da malattie che portano via via ad un distacco dalla realtà.
Un villaggio nella città, meglio sarebbe dire un nuovo quartiere della città, con lo scopo di offrire ai malati e ai loro familiari, occasioni di vita sociale in grado di riprodurre la vita quotidiana, fatta di cose semplici, banali, come far la spesa, andare dal parrucchiere, fermarsi in chiesa per una preghiera e poter scambiare quattro chiacchiere con il negoziante.
Il Paese Ritrovato consentirà ai degenti di ritrovare spezzoni della loro vita e soprattutto quella dignità sociale e comunitaria che è stata loro negata dall’incedere della malattia. Un’idea rivoluzionaria perché restituisce all’individuo ciò che le vicende della vita hanno portato via: una vita sociale, la possibilità di continuare a sentirsi in qualche modo utile e di possedere uno scopo ed un senso dell’esistere.
Alla cerimonia hanno assistito numerose persone, fra cui le autorità civili, il Sindaco di Monza Roberto Scanagatti, il delegato della Provincia Monza Brianza Roberto Invernizzi, il Vice Governatore di Regione Lombardia Fabrizio Sala; i rappresentanti delle istituzioni sanitarie Matteo Stocco, Direttore dell’ASST di Monza, e Massimo Giupponi, Direttore Generale ATS della Brianza. Hanno, inoltre, partecipato diverse personalità del mondo economico ed imprenditoriale locale che hanno sostenuto il progetto e, fra queste, Giuseppe Fontana, Presidente Fondazione Comunità Monza e Brianza, e Giovanna Forlanelli Rovati, Presidente Comitato di Garanzia de ‘Il Paese Ritrovato’.
Roberto Mauri, Direttore della Cooperativa La Meridiana (nella foto), ha condotto l’evento e, dopo aver presentato il progetto, ha illustrato le ragioni che hanno portato a realizzare Il Paese Ritrovato. Da parte di tutti gli intervenuti c’è stato un unanime ringraziamento rivolto alla Cooperativa La Meridiana, che “ha il merito di aver consegnato al territorio un nuovo importante ed innovativo progetto umanitario”.
Hanno preso la parola anche Mariella Zanetti, Geriatra de La Meridiana, Marco Fumagalli, educatore e Letizia Villa psicologa, che hanno spiegato, in dettaglio, come funzionerà Il Paese Ritrovato.
Grande emozione, poi, per la testimonianza di Nella, che ha raccontato la sua esperienza vissuta da anni accanto al marito malato di Alzheimer, ex giocatore del Calcio Monza. La signora ha ringraziato Roberto Mauri per questo nuovo progetto. ‘’Questa struttura consentirà a tante persone – ha detto commossa Nella – di curarsi in modo efficace. Mi sarebbe tanto piaciuto che anche mio marito avesse potuto essere cittadino de ‘Il Paese Ritrovato’”.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione della Prima Pietra, da parte di Monsignor Silvano Provasi, Arciprete di Monza e da Padre Piero Ottolini, cappellano del Centro San Pietro.
Enzo Mauri