Parlare di preservazione, tutela e qualità dell’ambiente sta diventando un’abitudine. Sui giornali, alla radio, alla televisione, sui social network, ovunque si parla di impegno per migliorare le condizioni del pianeta su cui viviamo, eppure tutto questo continuo parlarne non è un buon segnale a tutti gli effetti.
Significa, infatti, che nonostante tutto, il messaggio non è ancora arrivato forte e chiaro.
Significa che, anche se ogni giorno vediamo immagini a dir poco inquietanti degli effetti che lo smog e l’inquinamento sta producendo sul suolo terrestre, pensiamo sempre che questo cambiamento, anche se catastrofico, non ci tocchi e non ci toccherà mai.
Nel nostro umano egoismo siamo portati a credere sinceramente che l’inquinamento che stiamo causando all’ambiente non si ripercuota immediatamente su di noi, ma che avrà effetto in tempi ben più lontani e, quindi, la cosa non ci riguardeà in prima persona e di conseguenza può non interessarci.
Eppure questa specie di sentimento egoistico insito nell’animo umano, ci porta a ragionare in modo errato. Perchè è vero, forse l’aria altamente inquinata che respiriamo oggi non ci farà stare male subito domani, ma tra anni; forse l’acqua inquinata dagli scarichi di sostanze tossiche non giungerà immediatamente nei nostri bicchieri, ma ci arriverà; perchè forse ancora non ci rendiamo conto del danno immenso, che prima o poi diventerà irreparabile, che arrechiamo al nostro ambiente, alla nostra salute e alla nostra incolumità.
E allora perchè aspettare? Perchè non recepire chiaramente la gravità della situazione e attivarci collettivamente per migliorarla?
L’ambiente in cui viviamo è un tesoro di inestimabile valore e bellezza e ci è stato donato non per approfittarne fino all’estremo, ma per prendercene cura, preservarlo e tramandarne la qualità e la purezza alle future generazioni, proprio come noi lo abbiamo ricevuto.
È proprio questo l’obiettivo delle due iniziative, presentate ieri, 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e celebrata ogni anno, con cui il Comune di Monza ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli hanno presentato «LivinGreen 1×365», prima iniziativa di questo progetto di tutela dell’ambiente promosso dal comune monzese, per impegnare tutti i cittadini in una buona e giusta tutela dell’ambiente non solo nella giornata commemorativa, ma durante tutti i giorni dell’anno.
Per incentivarne la partecipazione il Comune, in collaborazione con Brianzacque, distribuisce gratuitamente le tessere per prelevare acqua nei distributori di Monza e Brianza a chi sottoscriverà il «Patto per l’ambiente». Inoltre, per tutta la giornata del 5 giugno, gli abbonati al servizio di “bike sharing” hanno potuto farne uso gratuitamente, mentre chi non si era ancora iscritto ha potuto sottoscrivere abbonamenti giornalieri o annuali a prezzi speciali.
La seconda iniziativa del Comune di Monza per la tutela dell’ambiente, invece, è stata rinominata «LivinGreen: storie di donne e di ambiente» e prenderà vita dal prossimo 20 giugno. Si tratta di un’affascinante e toccante progetto che coinvolge tutte le donne impegnate attualmente, o che lo sono state in passato, nella difesa dell’ambiente e del territorio che ci circonda, per permettere di raccontare a tutti la loro esperienza e le loro battaglie, coinvolgendo e, perchè no, fungendo da esempio.
«A loro lancio un appello: fatevi avanti, raccontateci le vostre storie» così l’Assessore Martina Sassoli ha concluso la rassegna stampa.
Francesca Motta