Dopo il Gran Premio d’Italia arriva a Monza l’Open d’Italia di golf, due grandi eventi internazionali nel giro di quindici giorni toccano il capoluogo brianteo, così come era già accaduto lo scorso anno.
Lunedì 5 settembre, alle 11.30, a poche ore dalla conclusione del G.P. d’Italia di F.1, presso il Salone d’Onore della Villa Reale di Monza, verrà ufficialmente presentato il 73° Open d’Italia di golf, altro evento di levatura mondiale che la Brianza ospita dal 15 al 18 settembre, presso il Golf Club Milano, che sviluppa il suo splendido percorso tra gli alberi del Parco reale monzese. La competizione vedrà un montepremi di 3 milioni di euro, raddoppiato rispetto allo scorso anno.
La gara, in calendario nel prestigioso European Tour e fiore all’occhiello dell’Italian Pro Tour, preceduta mercoledì 14 dalla simpaticissima CheBanca! Pro Am, riservata a giocatori professionisti e vip, che giocheranno insieme, è attesa con tanta trepidazione dagli amanti del green, ma anche con un pizzico di amarezza e rimpianto da parte di tutti gli appassionati brianzoli.
Nonostante il grande successo fatto registrare nell’edizione dello scorso anno e la scontata conferma per il 2016, l’Open d’Italia, la più importante manifestazione golfistica nazionale, infatti, non si farà più a Monza almeno sino al 2022, quando nella capitale, al Marco Simone Golf & Country Club, si disputerà la prestigiosa Ryder Cup, evento di risonanza mondiale.
L’Open d’Italia nel 2017 si trasferirà dal prossimo anno sul percorso dell’Olgiata Golf Club a Roma. Sarà il primo di una lunga serie, con un montepremi da sette milioni di euro, che lo allinea ai più grandi tornei mondiali. Lo ha deciso il Consiglio Federale della Federazione Italiana Golf. Si tratta di un ritorno all’Olgiata dopo l’edizione del 2002. L’Open nella capitale richiamerà i giocatori più forti del mondo, grazie anche alla nuova collocazione nel calendario dell’European Tour (18-21 maggio) e sarà abbinato al BMW PGA Championship, a Wentworth, in Inghilterra, che si svolgerà nella settimana immediatamente successiva.
L’edizione di quest’anno dell’Open d’Italia in Brianza segnerà un altro importante momento di crescita per il golf italiano, presso lo storico Golf Club Milano, dove, nel 2015, si registrò il record di quasi 50 mila spettatori. La gara sarà preceduta, come di consueto, dalla tradizionale Pro Am.
L’interesse sempre crescente dei media nazionali e internazionali, un field sempre di altissimo profilo, le dirette televisive, che hanno raggiunto tutte le parti del mondo, portando alla gente uno spaccato delle potenzialità organizzative, tecniche, strutturali e turistiche del golf italiano, hanno fatto dell’Open una manifestazione unica nel suo genere, all’interno del circuito continentale. Un evento dedicato alle famiglie, con programmi extra campo ad hoc, con un Villaggio Commerciale ragionato su temi molto più vasti del puro settore golf, che richiama l’attenzione anche di chi si trova occasionalmente a passare nelle vicinanze dei green, facendo la rituale passeggiata o corsetta di fine settimana nel parco.
Portare al golf le famiglie, ha significato, altresì, dare spazio ai bambini, un migliaio lo scorso anno a Monza quelli che hanno frequentato l’apposita area del Kids Open, ed ai più grandicelli, che fuori del percorso, hanno potuto trovarsi a tu per tu con i propri beniamini, in momenti di relax e pronti a dialogare con loro.
L’inglese Danny Willett, vincitore del Masters, sarà uno dei giocatori di maggior impatto, insieme al tedesco Martin Kaymer, all’irlandese Padraig Harrington, allo svedese Robert Karlsson, al coreano Y.E. Yang e all’altro inglese Lee Westwood. Al Golf Club Milano si respirerà un clima da Ryder Cup: oltre a Willett, saranno presenti anche i connazionali Matthew Fitzpatrick, Chris Wood e Andy Sullivan e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, tutti già sicuri di far parte della selezione europea che sfiderà il team statunitense in Minnesota a fine settembre.
Tra i protagonisti più attesi dell’Open, figurano lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, beniamino del pubblico e sempre in grado di mantenere viva l’attenzione indipendentemente dallo score, il belga Nicolas Colsaerts e buona parte dei migliori elementi orientali con i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, l’indiano Anirban Lahiri, il cinese Ashun Wu e con il coreano Byeong Hun An, vincitore del BMW PGA Championship 2015.
Tra gli italiani, riflettori puntati su Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Nino Bertasio e Renato Paratore, tutti con le potenzialità per riportare in Italia un titolo che manca dal 2006, quando lo stesso Francesco Molinari trionfò al GC Castello Tolcinasco. Insieme a loro ambiscono a un torneo di rilievo anche Lorenzo Gagli, Marco Crespi, Alessandro Tadini, Nicolò Ravano e Francesco Laporta.
Il montepremi, salito da 1.500.000 euro a tre milioni di euro, con prima moneta di 500.000 euro, ha portato l’Open d’Italia nella fascia medio alta delle gare europee. Nell’ambito del progetto Ryder Cup 2022, dall’Open d’Italia del 2017 fino all’edizione del 2027 il montepremi sarà di sette milioni di euro, portando così il torneo nella fascia elitaria mondiale.
L’ingresso per gli spettatori sarà libero, come lo scorso anno, ma è possibile, sin da ora, acquistare diverse interessanti soluzioni per partecipare più attivamente:
- * un posto o un’intera squadra alla Pro Amateur dell’Open;
- * il VIP Pass che consente di accedere alle aree più esclusive e riservate della manifestazione;
- * il Pass ‘Dentro le corde’, con il quale è possibile seguire i giocatori preferiti all’interno delle corde che delimitano il passaggio degli spettatori ed essere a stretto contatto con i top players;
- * Il Pass ‘Dietro le quinte’, che permette di fare una visita guidata per scoprire tutto quello che avviene dietro un grande evento come l’Open d’Italia (per informazioni: mail italianprotour@federgolf.it e Tel.: 334.7051928).
Il 14 settembre 27 tra bambini e ragazzi (già selezionati, tra i 6-14 anni) verrà disputata la Pro Am US Kids su 12 buche nel terzo percorso del golf monzese. Al loro fianco, professionisti dell’European Tour e alcuni tra i migliori amateur italiani. Chi vorrà cimentarsi con ferri, bastoni e palline, potrà scegliere tra quattro postazioni a disposizione di neofiti o giocatori della domenica, con l’assistenza di maestri della PGA Italiana. Durante i quattro giorni di gara del 73° Open d’Italia, nei vicini “Demo Days” sarà possibile provare le nuove attrezzature di tutte le case produttrici.
Charity partner del 73° Open d’Italia sarà ActionAid, impegnata in progetti internazionali e nazionali a sostegno dei diritti fondamentali dell’uomo. Durante l’evento si svolgeranno diverse attività con l’obiettivo di raccogliere fondi per il progetto scuola.
Lungo la promenade che conduce al Golf Club Milano verrà allestito il “Villaggio dello Sport” CONI: adulti e bambini avranno l’occasione di conoscere le altre discipline sportive, grazie ai numerosi stand presenti.
L’Open d’Italia sarà come sempre anche l’occasione per provare esperienze gastronomiche di qualità. Accanto al Villaggio Commerciale sarà allestita un’ampia area ristoro dove il pubblico potrà usufruire di diverse realtà di Street Food. Due aree ristorante anche lungo il percorso. Il servizio di catering sarà a cura del ristorante “Da Vittorio”, Tre Stelle Michelin.
La seconda giornata di gara offrirà anche l’opportunità per colorare di bianco, rosso e verde l’evento: tutto il pubblico è infatti invitato a presentarsi al Golf Club Milano indossando uno dei colori della bandiera italiana. Un modo divertente e originale per manifestare ancora di più l’attaccamento e la passione verso la competizione golfistica italiana più importante. E festeggiare, così, anche l’aggiudicazione della Ryder Cup 2022.
A proposito della più prestigiosa gara di golf al mondo: il trofeo originale sarà esposto al pubblico in occasione dei giorni di gara del 73° Open d’Italia. Un’ottima occasione per venirlo a vedere da vicino, scattare qualche selfie e rendere l’esperienza dell’Open d’Italia ancora più indimenticabile.
Il Golf Club Milano, nato nel 1928, è uno dei più antichi e prestigiosi circoli italiani, con i suoi 685 ettari di bosco, contenente circa centomila alberi di essenze diverse.
Inevitabile che, in un tracciato inciso dentro un contesto naturale del genere, proprio le piante diventino protagoniste, delineando i contorni delle buche e imponendo ai giocatori una grandissima precisione di colpi. Lungo le sue buche, 9 in origine e 27 oggi, sono state scritte pagine importanti della storia stessa del golf italiano, sia per l’alta qualità della tradizione della sua scuola, sia per la storica frequentazione di giocatori di grande livello.
Già sede di sette edizioni dell’Open d’Italia (nel 1951-’52-’56-’81-’84-’90-2015), il Golf Club Milano ha di recente aggiornato il layout del suo percorso, portato a una lunghezza complessiva di 6.570 metri, adeguandolo alle esigenze del golf contemporaneo.
Enzo Mauri