Da qualche settimana, Monza, sportivamente parlando, è diventata celebre al di fuori dei confini nazionali non solo per il fatto di ospitare il più prestigioso Gran Premio di Formula Uno. il merito di ciò è da ascrivere all’approdo in Brianza di Mario Balotelli, ripartito dagli inferi della Serie B per riscattare la deludente passata stagione, totalmente fallimentare – non solo per colpe sue – nella amata Brescia.
Dopo svariati mesi di inattività, l’ex enfant-prodige del calcio italiano, che dopo la doppietta alla Germania agli Europei del 2012 non ha più mantenuto le elevate aspettative presenti nei suoi confronti (nonostante una buona stagione al Milan ed alcune positive annate in Francia), ha deciso di rimettersi nuovamente in gioco allo scoccare delle trenta primavere.
Mario riparte da Monza: addio all’azzurro?
Mario ha respinto le sirene provenienti dall’estero, brasiliane e turche in primis, ed ha deciso di ripartire dal club brianzolo, che ad inizio stagione veniva indicato dai principali bookmakers, gli stessi che sono in grado di offrire tutti i migliori bonus dei casino online ed altri servizi di svago al di là del betting, come il principale favorito per la promozione in Serie A.
Una scelta che manda definitivamente in soffitta le speranze di partecipare ai prossimi Europei, ma era diventata l’unica percorribile per non lasciare l’Italia ed emigrare nuovamente all’estero. Nessuna squadra di Serie A ha deciso di puntare sul calciatore, frenato dagli eccessi caratteriali e da una fragilità psicologica di cui, spesso, non si tiene conto abbastanza.
Galliani e Berlusconi, invece, hanno deciso di affidargli le chiavi dell’attacco brianzolo, che in questo avvio di stagione, a parte qualche rara eccezione (vedasi il match al Brianteo contro l’Entella), non si è dimostrato particolarmente prolifico negli ultimi sedici metri. E forti della presenza di Boateng, col quale Mario instaurò un grande rapporto personale ai tempi del Milan, hanno deciso di dare l’ennesima chance al calciatore bresciano, che percepirà uno stipendio di €.400.000 sino al termine della stagione.
Debutto da incorniciare: goal e buona intesa coi compagni di reparto
Un ingaggio lontano dai fasti di un tempo, in linea – se non addirittura inferiore – con gli ingaggi dei top-player della Serie B, che testimonia come Mario voglia ritrovare il palcoscenico della massima serie con la maglia del Monza e punti a scrivere, da protagonista, quella pagina che tutti i tifosi brianzoli aspettano da sempre: la prima, storica, promozione in Serie A.
A giudicare dalla prima apparizione, l’impatto di Balotelli è stato a dir poco positivo: dopo solo quattro minuti dal debutto in maglia bianco-rossa, Mario ha realizzato la sua prima rete in Serie B. Sull’onda emotiva del gol realizzato, l’ex Citizens ha offerto una prova più che discreta, dimostrandosi prezioso nel gioco di sponda per i compagni e di disporre già di una discreta intesa con i suoi partner d’attacco, Boateng e Dany Mota.
Quest’ultimo, in virtù delle prove offerte in questa prima parte stagionale, è stato senza alcun dubbio tra le note più liete di questo avvio di torneo. Un calciatore, il lusitano, che è in grado di creare il panico nelle difese avversarie ed agevolare il compito di Balotelli in fase di finalizzazione. Il portoghese, inoltre, potrebbe beneficiare anche del prezioso lavoro “sporco” del suo nuovo, e più noto, partner d’attacco.
Che ne sarà del talismano Gytkjaer?
Il numero 45 brianzolo, specie nelle annate francesi, ha dimostrato di poter essere funzionale come perno offensivo per tenere palla e aprire spazi per i compagni: Plea e Saint-Maxim, suoi compagni ai tempi del Nizza ed attuali attaccanti di Borussia M’Gladbach e Newcastle, ringraziano a tutt’oggi. L’arrivo di Balotelli, quindi, aumenta indubbiamente il potenziale offensivo a disposizione di Brocchi, ma pone un quesito: che ne sarà di Gytkjaer?
L’attaccante danese, sbarcato questa estate in Brianza dopo essersi laureato capocannoniere nel campionato polacco, non si è fatto fin qui disprezzare, risultando addirittura un prezioso talismano per il suo allenatore: con lui in campo, infatti, il Monza non ha mai perso. Le prestazioni sono state buone, ma l’ex attaccante del Lech, arrivato con la fama di cecchino dell’area rigore, ha messo a segno fin qui solo due gol.
Paradossalmente, Gytkjaer si è mostrato estremamente prezioso più per la manovra corale della squadra, come testimoniano i ben 4 assist messi a segno (numero ragguardevole per una prima punta delle sue caratteristiche), che per la fase realizzativa, smentendo sin qui la fama che si ero costruito in Norvegia e Polonia.
Dany Mota è indispensabile: Gytkjaer e Balotelli si contenderanno il posto?
La centralità di Dany Mota, per quanto ovvio, non è messa in discussione: il portoghese è essenziale nel gioco di Brocchi ed è l’unico realmente in grado di mettere a soqquadro le difese avversarie grazie alla tecnica di cui dispone. Gytkjaer, quindi, corre il rischio di diventare meno centrale nel progetto tecnico biancorosso, anche se, in virtù della generosità fin qui mostrata, potrebbe convivere con Balotelli.
A Dany Mota, soprattutto a questo Dany Mota, è difficile, però, rinunciare. Balotelli e Gytkjaer, di conseguenza, potrebbero essere costretti a vivere una sorta di dualismo perenne da qui sino al termine della stagione, il cui esito si saprà solo a maggio. Quando, ci si augura, il Monza potrebbe aver centrato quella promozione in Serie A che insegue, senza averla mai ottenuta, dal giorno della propria fondazione.