Grande appuntamento natalizio, domani, martedì 20 dicembre, con inizio alle ore 21,00, al Teatro Manzoni di Monza, per il Concerto di Natale della banda di San Damiano e Sant’Albino. Il Corpo Musicale eseguirà, per l’occasione, pezzi tratti dalle colonne sonore più amate dagli appassionati di cinema, note liriche di Verdi e Rossini, e, per finire, le immancabili canzoni di Natale. L’ingresso non sarà a pagamento, ma verrà sollecitata un’offerta libera da devolvere a Progetto SLAncio, la casa che ospita 60 malati di SLA, in Stato Vegetativo e che necessitano di Hospice.
“Tutto è nato dopo la visita al Centro di viale Elvezia, al Rondò dei Pini, a Monza e l’incontro con i suoi ospiti in sofferenza – hanno raccontato i musicisti del Corpo Musicale San Damiano e Sant’Albino, che ha sede tra Brugherio e Monza -. Queste persone ci hanno fatto capire molte cose e, in primo luogo, quali sono i veri aspetti importanti della vita. Il contatto con questa splendida realtà monzese, ci ha convinti di dedicare un nostro concerto a questo nobile progetto”.
Il Corpo Musicale San Damiano e Sant’Albino ha una lunga tradizione. Nato nel 1906, il gruppo festeggia, proprio quest’anno, i 110 anni di passione per la musica e per i concerti, che hanno sempre animato i quartieri di Monza, ma anche quelli d’importanti città italiane ed estere. Si tratta di una vera e propria orchestra per fiati e percussioni, composta da 55 musicisti di età varia, dai 12 ai 90 anni, tutti rigorosamente volontari ed animati da un grande amore per la musica e per le persone. Oltre all’orchestra, il Corpo propone anche una scuola di musica, alla quale partecipano oltre 60 allievi. Numerosi i concerti e le esibizioni che hanno reso celebre il gruppo monzese. Fra tutti, ricordiamo l’evento in galleria a Milano, tenutosi in occasione di Expo e ripreso dai canali Rai.
SLAncio è la prima struttura in Italia dedicata all’assistenza in lungodegenza per persone con patologie neurologiche complesse. Nel nostro Paese, normalmente, questi malati sono inseriti all’interno di strutture di accoglienza per anziani. Progetto SLAncio è nato, invece, per offrire una specifica ed adeguata accoglienza alle persone malate di SLA ed in Stato Vegetativo. La struttura è dotata di servizi medici e di sistemi tecnologici qualificati, che consentono ai pazienti di soddisfare le proprie esigenze, come chiamare gli infermieri, governare le tapparelle, guardare la televisione, comunicare con l’esterno tramite mail, sms e sui social network. Il tutto grazie a computer, che traducono i movimenti oculari in specifici segnali o parole.
“Serve davvero SLAncio e positività – afferma Roberto Mauri (primo a sinistra nella foto), direttore della cooperativa La Meridiana, che gestisce Progetto SLAncio -, per poter reagire all’avversità della malattia, con intelligenza, competenza medica e cura amorevole. Noi invitiamo tutti a credere nella vita, in qualunque momento, prodigandoci affinché la comunità non abbandoni, non lasci solo chi vive situazioni difficili. Ci siamo imbarcati in un’avventura costata 11 milioni di euro, un forte debito per la nostra cooperativa, ma si è trattato di un investimento che ha generato un bene comune per la collettività e questa è la cosa più importante. Il passivo, anno dopo anno, riusciremo a colmarlo, come abbiamo sempre fatto, da quando siamo partiti, per assistere, a Monza, gli anziani con una struttura adeguata.
Chiediamo, solo, la collaborazione, l’aiuto ed il sostegno del prossimo, per far sì che il Progetto SLAncio possa continuare ad esistere. il Corpo Musicale di San Damiano e Sant’Albino ha capito perfettamente il nostro obiettivo, rispondendo all’appello e mettendo la sua bella musica al servizio della nostra causa ed io non posso che esserne felice e ringraziare di cuore. Con questa simpatica e professionale iniziativa, il Natale sarà, senza dubbio, più bello’’.
Enzo Mauri