Quest’anno non è transitata da Monza, ma nel 2018, dopo i molti consensi ed il successo di pubblico del 2015 e del 2016, la Mille Miglia potrebbe ripresentarsi nel ‘Tempio della Velocità’ ed in tal senso sono da tempo in corso trattative tra gli organizzatori della mitica ‘Freccia Rossa’ ed i dirigenti della Sias, la società che gestisce l’Autodromo Nazionale. Frattanto, consigliamo agli appassionati brianzoli di corse in auto di visitare la mostra ’90 Anni, 1.000 Miglia’, in corso al Museo Mille Miglia di Brescia sino al prossimo 7 gennaio 2018.
Visitare l’esposizione, dislocata fuori Brianza a solo un’ottantina di chilometri, quasi tutti autostradali, rappresenta un’ottima opportunità per conoscere da vicino la storia di questa prestigiosa gara e per apprezzarne le quattro ruote protagoniste negli anni d’oro. Si tratta, infatti, di una mostra innovativa 2.0, che merita certamente di essere vista più volte, dal momento che le vetture esposte si alternano per tutto il periodo per fare spazio a nuove macchine provenienti da tutto il mondo, USA e Australia comprese.
Ad oggi sono oltre 50 le vetture che si sono passate il testimone per rappresentare la grande corsa bresciana, capolavori di grande fascino, che complessivamente hanno corso più di 70 edizioni della gara di velocità più bella d’Italia.
Alcune delle vetture esposte corsero ben dieci edizioni anteguerra, tre di esse la prima del Gran Premio delle Mille Miglia del 1940. Altre, tra il 1947 e il 1950, parteciparono a diciassette edizioni, sei vetture la sola del 1949. Tra il 1951 e il 1957 le auto esposte al Museo Mille Miglia hanno gareggiato in ben 44 edizioni, 8 di queste si presentarono insieme nel 1952 e 10 in quella del 1955.
Tra le vetture recentemente esposte, che hanno dato il cambio alle precedenti, troviamo la Fiat 508 CS Berlinetta Aerodinamica Tipo M.M. del 1935, telaio 508S076019, appartenente a una collezione svizzera che si aggiudicò il 14° posto alla Mille Miglia del 1936, guidata da Alberto Comirato, con sua moglie Lia Dumas come co-pilota, nonché la Giaur 750 Sport del 1950, telaio BT006 che corse la Mille Miglia del 1952 con Luigi Musso. Tra le eccezionali vetture esposte, vi è, inoltre, la Fiat 8V del 1952, telaio 106.000004, che prese parte a ben quattro Mille Miglia, dal 1952 al 1955, piazzandosi al 23° posto nell’edizione del 1953 con Supremo Montanari alla guida.
Un’auto invece ancora attesa dall’Olanda e che presto troverà posto tra le sale del museo, è la Cisitalia 202 Spyder Sport Speciale del 1947 (Carrozzeria Garella), telaio 002S, che corse la Mille Miglia nel 1947 con Eugenio Minetti e Pietro Facetti, con il numero 172 e piazzandosi al quarto posto assoluto. Si tratta della vettura prototipo “sorella” di quella affidata al grande Tazio Nuvolari nella stessa gara, che giunse al secondo posto e che portò i modelli successivi ad essere conosciuti come “Spyder Nuvolari”. Arriverà invece a settembre direttamente dall’Australia la Fiat 8V (Zagato), telaio 106.000059, che corse la Mille Miglia del 1955 e del 1956, dove giunse 37ma con Aurelio Pellegrini alla guida. Si tratta del terzo esemplare di sole tre vetture di pre-produzione Zagato e che vanta un’impressionante carriera sportiva.
Curiosità e cultura per delle auto che hanno una storia da raccontare. Particolari che vengono alla luce grazie ai totem touch screen posizionati all’interno del museo, che con immagini storiche, documenti e articoli originali, offrono ai visitatori un tuffo nel passato glorioso di questi capolavori, reso fruibile in chiave digitale grazie al lavoro di Sandro Binelli, coordinatore generale di Automotive Masterpieces, ex segretario generale della Mille Miglia dal 2008 al 2012 e curatore della mostra.
“La vera sfida è il censimento globale delle auto che negli anni hanno corso la Mille Miglia, un lavoro immenso che a oggi è ancora in corso. Abbiamo cercato di mettere in comunicazione passato e futuro, la tecnologia che è parte integrante della mostra ci aiuta a coinvolgere un pubblico più ampio e a promuovere la storia della corsa più bella del mondo – ha dichiarato Binelli –.. La mission di Automotive Masterpieces exibitions lab è quella di rendere accessibile il patrimonio motoristico in modalità digitale, sia al fine di promuovere lo scambio di idee e conoscenza, sia per approfondire le ricerche storiche”.
“È per noi un privilegio vedere tanti capolavori riuniti tutti insieme nei nostri spazi museali – ha commentato Vittorio Palazzani, Presidente del Museo Mille Miglia –. Sono tanti i visitatori che ogni giorno visitano la mostra ed è bello vedere come questa modalità digitale attiri anche tanti giovani, che possono così conoscere la storia della mitica Freccia Rossa in modo tecnologico e assolutamente innovativo. Con questa esposizione stiamo tessendo nuovi rapporti con i collezionisti internazionali, grazie alla loro fiducia e alle loro vetture, la visita al museo sarà sempre nuova e interessante”.
Il progetto, nel suo insieme, prevede a breve anche l’uscita di un libro ed una 3D virtual exhibition.
La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
Enzo Mauri