Milano e i suoi grandi teatri continuano a regalare emozioni e spunti per riflessioni che abbracciano ogni ambito, soprattutto quello sociale.
Al Teatro Carcano di Corso di Porta Romana si muove un bel ventaglio di proposte.
In scena fino a domenica 12 marzo, uno spettacolo di grande successo, nato in Francia, Le Prénom (Cena tra amici) di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière, nato dalla regia di Antonio Zavatteri, con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Gisella Szaniszlò.
Una sera come tante tra cinque amici quarantenni appartenenti alla media borghesia. Qualcuno fa un grande annuncio: diventerà padre. Tutto come da copione: gioia, abbracci, complimenti, auguri e domande, fino al momento di venire a conoscenza del nome che il futuro nascituro avrà, perché il padre ne è certo, sarà un maschio! Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Sfatato il dubbio che sia uno scherzo, la discussione prende una piega molto seria, fino ad arrivare ad un vero e proprio conflitto con tanto di offese reciproche.
Si delinea così il ritratto di una generazione allo sbando nella quale tutti, in fondo, nascondo qualcosa. Rappresentato a Parigi nel 2010, Le prénom ottenne sei nomination al Prix Molière dell’anno seguente e fu adattato subito per il grande schermo dai suoi stessi autori. Il film uscì in Italia con il titolo Cena tra amici.
Fino al 19 marzo troviamo uno spettacolo esilarante Matti da Slegare, tratto dalla commedia Elling & Kjell Bjarne di Axel Hellstenius, con la regia dell’eclettico Gioele Dix, con Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Irene Serini e Sara Damonte.
Lo spettacolo racconta l’intricato ed esilarante percorso che condurrà Giovanni e Elia, i due matti del titolo, ad abbandonare con fatica i tanti fantasmi che li hanno resi infelici per gran parte della loro esistenza. Un intenso e delicato ritratto di vita e amicizia, di passioni e dolori, di fobie e audaci scelte in cui l’arte e l’amore diventano i mezzi per la guarigione e la rivalsa. Divenuti amici inseparabili dopo una lunga esperienza in una struttura psichiatrica, Elia e Giovanni riescono ad avere un’occasione: vivere da soli in un appartamento del centro della città. Devono così dimostrare di saper badare a se stessi e non mancheranno le difficoltà. Un’interpretazione leggera e al tempo stesso credibile, a tratti perfino commovente, rende questa commedia, nonostante il delicato tema centrale della malattia mentale, uno spettacolo fresco e coinvolgente.
Lunedì 20 marzo ci sarà invece lo spettacolo conclusione della VI edizione del format a cura di Elisa Greco Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia® Colpevole o Innocente?, con il Processo al feldmaresciallo Josef Radetzky.
A presiedere la Corte giudicante il magistrato e Presidente di sezione penale del Tribunale di Milano Filippo Grisolia mentre in un serrato e combattuto dibattimento processuale si confronteranno, a braccio, le tesi dell’accusa e della difesa.
Ad impersonare il feldmaresciallo Josef Radetzky sarà Francesco Specchia, giornalista del quotidiano Libero, autore e conduttore televisivo.
Dal 23 al 26 marzo torniamo ad un grande classico, rinnovato nell’allestimento e nel cast, Giulietta e Romeo, una delle produzioni di maggior successo della compagnia del Balletto di Roma, firmata dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde. A quasi trent’anni dalla creazione, il balletto che racconta di un amore impossibile ma infinitamente acceso ritorna sui palcoscenici italiani. In questa versione monteverdiana al posto di un’incantata Verona troviamo un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione. La storia trova a farle da sfondo un’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra. Giulietta è protagonista di una ribellione giovanile, in fuga da una condizione femminile imposta per tradizione. Romeo è martire della propria fede in un innocente’amore. Tra loro, le madri Capuleti e Montecchi, controllori ossessive e compiaciute. Un originale scrittura che spoglia la trama shakespeariana per metterne in luce il puro sentimento cinico e rabbioso. Monteverde ha dato origine ad un affermato e proprio linguaggio coreografico, stilisticamente dirompente, che ancora oggi continua ad attrarre critici e spettatori.
Elizabeth Gaeta
TEATRO CARCANO
Corso di Porta Romana, 63 – Milano (MI)
Per Info e Prenotazioni
T. 02 55181377 – 02 55181362
On Line
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