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L’uomo specie non sostenibile: solo la consapevolezza ci salverà dall’estinzione

Brianza Acque

L’uomo specie non sostenibile

Conosciamo tutti l’immagine di questo articolo.

E’ stata la base delle teorie sull’evoluzione umana fino a pochi mesi fa.

Ebbene, è radicalmente sbagliata.

Le nuove possibilità di ricerca sul dna hanno fatto strappare negli ultimi anni, non solo metaforicamente, le pagine di tutti i libri sull’evoluzione dell’uomo.

Nessun cammino lineare. Erano molte le specie umane che convivevano sulla terra.

L’evoluzione è stata come un albero, ci sono stati molti rami, alla fine tutti si sono interrotti tranne uno, quello dei sapiens, che infatti sono ancora qui.

Le ricerche ci dicono anche che non c’è nessuna diversità di razze umane, noi sapiens siamo troppo giovani perché si possano essere sviluppare razze diverse.

Il sapiens… Alla fine siamo rimasti soli.

Gli ultimi a estinguersi sono stati i Neardenthal, i veri europei, circa 40.000 anni fa.

Seguendo i nuovi studi, ancora agli albori, scopriremo le nostre peculiarità e i nostri difetti, e forse anche come potremo non estinguerci. Sappiamo già che noi sapiens siamo stati sin dalla nostra comparsa l’unica specie non sostenibile, ovvero l’unica specie che ha trasformato dall’inizio l’ambiente e la natura attorno a lui usandoli a suo uso e consumo.

Distruggendo, uccidendo, mutando, combinando fattori, creando rapporti. Questo fare spasmodico ci ha permesso di costruire progresso, ma è cresciuto esponenzialmente, troppo, in un sistema finito, dalle risorse limitate,  come la terra.

Questo spiega tanto… Forse tutto.

L’uomo specie non sostenibile mai apparsa sulla terra…

Grazie alla scienza abbiamo scoperto una enorme bugia, e dopo di essa tante verità. Magari però, questa volta, la scienza ci salverà.

CC

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