Keep Calm, lo scoiattolo nel Parco di Monza sta sempre bene, anzi prolifera, soprattutto quelli grigi, di origine americana, che rischiano di fare fuori quelli rossi europei. Insomma, una lotta fratricida tra roditori ci potrebbe anche essere, visto ciò che è accaduto altrove, ma per il momento, assicurano i responsabili del Parco, tutto è sotto controllo, soprattutto i teneri scoiattolini che non sono braccati da feroci bracconieri (permetteteci il giochino di parole).
Il caso è “scoppiato” quando uno zelante cittadino ha segnalato la presenza di una gabbia alla Polizia locale di Monza, che ha competenza sulla vigilanza nel Parco insieme alla Polizia provinciale e alle Guardie ecologiche volontarie.
L’amante degli animali e i vigili hanno subito pensato ad un atto di bracconaggio, ma dal Parco si sono affrettati a smentire: “Nessun atto di bracconaggio – hanno scritto in un comunicato inviato alla stampa – ma una campagna promossa da Regione Lombardia in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e il Parco Valle Lambro per monitorare la presenza di scoiattoli grigi che potrebbero mettere a rischio la locale popolazione di scoiattoli rossi, comunque ancora ben rappresentata all’interno del Parco. Il pericolo del bracconaggio, in un’area popolata da decine di specie animali, è comunque da tenere sotto costante osservazione e forse anche questo rischio ha indotto in errore gli agenti di pattuglia, costantemente impegnati insieme alle altre forze, a garantire la sicurezza e la tranquillità dei visitatori del Parco”.
Insomma, state calmi se potete, perché la gabbietta scoperta e denunciata serviva per controllare i simpatici roditori, onde evitare una proliferazione dannosa degli “yankee” che, tanto per non smentirsi, quando arrivano non guardano in faccia a nessuno, manco ai loro simili di pelo diverso, e occupano il territorio. Una storia già vista che ci riporta a quella dei cowboy (presentati sempre come belli e buoni, ma che tanto bravi non erano, checché racconti John Wayne nei suoi film) contro gli indiani (dipinti come brutti e cattivi ma alla lunga sterminati e ridotti nelle riserve).
Lo scoiattolo comune europeo, conosciuto come scoiattolo rosso, la nostra specie nativa, si sta estinguendo in Gran Bretagna e Irlanda, a causa dell’introduzione da parte dell’uomo, dello scoiattolo grigio americano. Lo scoiattolo grigio è presente anche in Italia, pure dalle nostre parti e, in assenza di un intervento, anche nel nostro Paese i “pelorossi” andranno incontro all’estinzione ad opera dei grigi “yankee”. Senza contare che problema analogo si presenterà poi nei paesi confinanti, dalla Francia alla Svizzera.
Un gruppo di Regioni e di Università, supportati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente, ha dato il via a un programma internazionale per la tutela dello scoiattolo rosso. Il progetto si chiama EC-SQUARE o ROSSOSCOIATTOLO.
Fatto salvo l’amore per gli animali, occorre una maggior consapevolezza dei danni creati dalle specie invasive. La tutela della biodiversità dipende dalla consapevolezza e della collaborazione di tutti noi ai progetti di tutela già in corso, ma anche dal cambiamento dei nostri comportamenti, evitando, ad esempio, di acquistare animali esotici per poi liberarli nel nostro ambiente.
http://www.rossoscoiattolo.eu/
Carlo Gaeta