Il Settore Pubblico è un settore all’interno del quale i lavoratori cercano una carriera stabile e sicura, con determinate garanzie. Tuttavia, prima di analizzare e di spiegare cosa significa lavorare nel Settore Pubblico, è necessario capire chi sono i dipendenti pubblici. Infatti, quando si parla di dipendente pubblico o statale, si intende colui che è impiegato in amministrazioni pubbliche a capo di enti statali come ad esempio caserme, scuole, università o ministeri. Insomma, se nel settore privato la figura del datore di lavoro rappresenta una figura giuridica determinata da un carattere oggettivo, nel settore pubblico questo tipo di figura viene individuato soggettivamente dall’organo di vertice dell’amministrazione.
I vantaggi di lavorare nel Settore Pubblico
Come già accennato precedentemente, uno dei più grandi vantaggi di lavorare come dipendenti pubblici è quello legato alla stabilità del lavoro, considerando il fatto che sono presenti regolari aumenti salariali e in particolar modo l’opportunità di ricevere la pensione una volta terminata la carriera lavorativa. Gli orari di lavoro fissi e la pianificazione delle ferie, permettono a chi lavora nel settore pubblico di organizzare con maggior precisione la propria quotidianità e più in generale la propria vita. Le leggi e i regolamenti del lavoro che impediscono un licenziamento ingiustificato, garantiscono ai dipendenti pubblici una maggiore tutela e sicurezza rispetto a chi lavora nel settore privato.
Inoltre, sono presenti benefici quali assicurazione sanitaria, pensione ed altri tipi di incentivi finanziari non garantiti, invece, ai dipendenti privati. Esistono anche diverse opzioni di finanziamento messe a disposizione dei lavoratori pubblici, tra queste, ad esempio, rientra la cessione del quinto, una formula di finanziamento molto conveniente in cui la rata mensile viene addebitato direttamente sulla busta paga o sul cedolino della pensione.
Come trovare lavoro nel Settore Pubblico
Se la volontà è quella di entrare a lavorare nel Settore Pubblico, la strada migliore e più facile da percorrere è senza ombra di dubbio quella di partecipare ad un concorso pubblico. Quando si parla di concorso pubblico, si parla di un insieme di test e di prove che, nel momento in cui vengono superati, danno la possibilità a coloro che li superano di conquistare una posizione lavorativa all’interno della Pubblica Amministrazione. Ci sono vari tipi di concorsi pubblici: il primo è quello tramite esami, al termine dei quali viene pubblicata una graduatoria, mentre il secondo è quello che si basa sui titoli di studio, dei corsi e delle certificazioni ottenute nel corso del tempo. Tuttavia, non è impossibile neanche diventare un dipendente pubblico senza concorso.
La prima possibilità in questo senso è iscriversi alle liste di collocamento presso il Centro per l’Impiego, i requisiti necessari sono aver frequentato la scuola dell’obbligo e aver raggiunto la maggiore età. La Pubblica Amministrazione inoltre, per legge, è tenuta ad assumere delle persone che rientrano a far parte delle categorie protette, ovviamente i tipi di lavori assegnati devono essere compatibili con il tipo di invalidità del soggetto interessato. L’ultima possibilità di lavorare nel Settore Pubblico senza concorso è la chiamata diretta nominativa, che prevede l’assunzione del coniuge o dei figli di un dipendente delle forze armate, dei vigili del fuoco o delle forze dell’ordine che ha perso la vita durante lo svolgimento della propria mansione.
Il Decreto Reclutamento
Per concludere, a proposito delle procedure che bisogna affrontare per diventare un dipendente pubblico, dobbiamo accennare qualcosa riguardo il Decreto Reclutamento, ovvero una normativa approvata di recente che ha come obiettivo quello di rinnovare una buonissima parte degli iter previsti per entrare a far parte del Settore Pubblico. Grazie al Decreto Reclutamento, infatti, le autorità hanno tracciato delle nuove strade più rapide e trasparenti per l’assunzione di profili tecnici e gestionali, in modo tale da portare a compimento il Piano nazionale di ripresa e resilienza del Governo.