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Lariofiere: rara collezione di Swatch a Vintage & Fashion Market

Brianza Acque

Dopo il successo di pubblico dell’anno scorso, Lariofiere di Erba ospita nuovamente, Vintage & Fashion Market, iniziativa che riunisce gli appassionati delle atmosfere retrò, nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 gennaio.

La definizione di Vintage è stata applicata in passato alle più diverse categorie di oggetti, dall’abbigliamento agli strumenti musicali, passando per gli elementi di design e per l’oggettistica spicciola, andando ad identificare un segmento temporale non meglio definito situato tra gli inizi del ‘900 e gli anni ’90. Nato in origine per distinguere i vini delle annate migliori, invecchiati a lungo e latori di sapori e profumi complessi, impossibili da cogliere in nettari più giovani, il termine si applica oggi a tutto ciò che reca in sé il fascino di una volta in alternativa a quello attuale.

La nozione di Vintage si distingue da quella di Classico, in quanto seppure entrambe ricerchino nel passato un modello migliore di quello proposto dalla contemporaneità, la prima va alla scoperta dell’insolito e dell’originale anziché ambire all’ideale senza tempo. Il movimento Hipster sorto agli inizi del 2010, con la sua passione per la musica Indie o indipendente e le barbe lunghe e curate, fa del feel Vintage un credo attorno a cui sviluppare la propria personalità, ad un livello esteriore ed interiore. Da qui il sempre maggiore interesse rivestito dall’abbigliamento e dal design retrò presso i giovani, fautori di una spinta all’individualità che presuppone ricercatezza e gusto per il dettaglio.

Vintage & Fashion Market si fa dunque interprete di tendenze nuove e mutevoli, decifrando la ciclicità delle mode grazie alla proposta di un vasto assortimento di idee creative subordinate al comun denominatore del Vintage Fashion. Capi d’abbigliamento, accessori, ninnoli, bijoux si accostano ad orologi, giradischi e grammofoni in un’esplosione di fascino retrò, dSwatch collezioneove il “vecchio” si trasforma in “irripetibile ed unico”, utile in virtù della propria funzione alternativa riattualizzata in ottica moderna.

Lo charme Vintage aleggia su tutta l’esposizione, pronto a soddisfare insieme la nostalgia di alcuni e lo spirito modaiolo di altri, promettendo un weekend indimenticabile tra le icone che hanno reso il XX secolo un mito.

Anche se il concetto di Vintage è un quadro sfumato dai bordi indefiniti, l’inclusione all’interno di Vintage & Fashion Market della collezione privata di orologi Swatch di Armando Ferrario può sollevare qualche perplessità.

Il fenomeno degli Swatch è impresso in maniera indelebile nella memoria comune come qualcosa di innovativo e moderno, pieno di vitalità, ed è difficile immaginarlo come una reliquia del passato. Ma proprio questa originalità è ciò che ha consentito al marchio di segnare profondamente gli ultimi due decenni del XX secolo, ergendosi a icona fondamentale di un’epoca che ha saputo incantare i giovani e conquistare gli adulti.

È su questo feeling che si impernia l’intervento al Vintage & Fashion Market di Armando Ferrario, ottavo collezionista al mondo dei famosi orologi, ancora entusiasta dei prodotti rilasciati 30 anni or sono dall’ormai mitico brand svizzero.

“Swatch ha sempre puntato sul connubio arte emergente-prezzi competitivi, per piegare l’avversario giapponese creando un prodotto dal forte appeal in grado di comunicare efficacemente la propria unicità – spiega Ferrario – Il collezionismo nato in seguito ha consentito una conoscenza più approfondita dei modelli e della loro tiratura, creando spazio per un mercato secondario tutt’oggi estremamente vitale”.

L’ingegnere, da sempre un esperto di orologi per interesse personale, ha deciso di portare con sé a Lariofiere i primi 40 Swatch mai creati, pezzi di estrema rarità ricercatissimi dagli appassionati di tutto il mondo. Esposti insieme a queste guest star scintillano più di altri 100 Swatch, dalle fogge più disparate: dagli eleganti Gent e Lady ai famosi Chrono e Scuba, una vetrina espositiva di tutto rispetto trova spazio all’ombra dei 6 Maxi Swatch posti ad occhieggiare i visitatori dalla parete.

“Partecipo da anni a diverse fiere italiane, tra cui quelle di Milano e Mantova; gli interessati sono sempre numerosi: molti erano giovani ai tempi delle prime uscite e non potevano permettersi di spendere 50mila lire per un orologio. Adesso, a trent’anni di distanza, ho spesso a che fare con persone sui cinquant’anni disposte, per un prezzo onesto, a soddisfare il proprio desiderio giovanile entrando finalmente a far parte del mondo Swatch. Da parte mia sono sempre disposto a condividere le conoscenze acquisite in anni di collezionismo e collaborazioni: è un piacere promuovere una passione che accomuna!” conclude Ferrario.

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