Che cos’è un colore?
Può realmente un colore caratterizzare una persona o, addirittura, un insieme di persone?
Può qualcosa di così bello e puro, una creazione semplice e onesta come un colore, identificare una razza?
Che brutta parola poi, “razza”. Siamo noi, esseri viventi, identificabili come appartenenti a determinate razze? E soprattutto, siamo degni oppure no di rispetto e di diritti in base alla nostra razza?
No, non credo proprio. E’ qualcosa di troppo riduttivo, di troppo barbaro e disumano, dover guardare le persone in base al loro colore.
Sarebbe davvero giusto se tutti noi avessimo lo stesso colore? Se fossimo tutti figli di una stessa sfumatura? No, il mondo è magnifico e incredibilmente sorprendente proprio perchè ognuno di noi è diverso dall’altro. Perchè siamo tutti figli della Terra, tutte creature dello stesso pianeta, eppure ci distinguiamo in ogni cosa. E così deve essere.
Guarderemmo un prato fiorito con lo stesso stupore e trasporto se vi crescessero fiori tutti uguali? Tutti della stessa specie, con petali identici, steli della stessa lunghezza e di un unico solo colore?
Osserveremmo estasiati con il naso puntato all’insù, perso tra le meraviglie dell’etere, se le nuvole avessero tutte la stessa forma?
Come potremmo mai ritrovare noi stessi, scoprire il nostro vero io, la nostra identità, in un mondo in cui tutti siamo uguali?
La bellezza sta proprio in questo. Nella nostra diversità. Nelle sfumature differenti dei nostri occhi, nel colore dei nostri capelli, nel nostro modo di camminare e di riflettere. Siamo belli e perfetti, così. Perchè ogni singolo essere vivente sulla faccia della Terra è unico e irripetibile. Perchè ognuno di noi parla e gesticola in modo diverso, sorride in modo diverso, ha gusti e passioni diverse, ha il proprio modo di pensare e di agire. E sì, perchè abbiamo un colore della pelle diverso.
Il vero problema che affligge la nostra umanità è quello di volerci tutti uguali fuori. Quando invece, sarebbe meraviglioso cercare di essere tutti uguali dentro.
E non nei nostri pensieri. Ma nel nostro cuore.
La soluzione a questa uguaglianza-disuguaglianza o, peggio ancora, superiorità e inferiorità, sta nel rendersi conto che non serve cercare lo stesso colore nei volti che incrociamo per strada, bensì essere consapevoli che dentro di noi, in ognuno di noi, batte forte un propulsore vitale che è in tutte le cose di questa nostra magnifica Terra. Negli animali, persino in quelli più piccoli, nei fiori e nelle piante, nella terra e nel cielo. Nel vento e nel mare. E in noi.
Siamo belli e siamo diversi proprio per questo. Perchè ognuno ha dentro di sé una bellezza sua, che è sua soltanto. E solo in questo modo la bellezza potrà continuare a regnare su questa Terra, e tramandarsi nel tempo.
E a tutti coloro che hanno ancora dei dubbi io direi, guardate, guardiamo tutti insieme l’arcobaleno. Un fenomeno unico della natura. Unico nel suo splendore. Unico nella sua creazione. Unico nei suoi colori.
Osserviamo l’arcobaleno e le decine di sfumature di colore di cui è composto. In questo fenomeno atmosferico che ha del magico, quasi del divino, troviamo tutti i colori della natura e della vita. L’azzurro del cielo, il blu del mare, il giallo del nostro sole, il verde dei nostri prati. L’arancione del tramonto e della sabbia cocente che scotta sotto ai piedi scalzi, il rosso del sangue che scorre nelle nostre vene sospinto dal nostro grande cuore. Il marrone della terra che ci dona i suoi frutti e dei tronchi robusti degli alberi, il viola dei campi di lavanda.
E allora, che cos’è un colore?
Un colore non ci identifica, non ci inquadra in una determinata “nicchia” o definizione prestabilita.
Un colore è qualcosa di unico, unico come la meraviglia dell’essere vivente di cui è parte.
Un colore non basta a descriverci e noi non siamo soltano il colore della nostra pelle, no.
Siamo molto di più. Siamo un arcobaleno.
Siamo un insieme di sfumature che si uniscono e si fondono a plasmare una creatura unica e straordinaria. Noi.
Guardiamo il mondo con occhi più consapevoli, ascoltiamolo con un udito più sopraffino. Ma soprattutto, impariamo a osservare con il cuore. Che è fatto di mille colori, di tutti i colori del mondo e che non si limita mai a guardare il lato esterno delle cose.
Francesca Motta