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L’ APE MALANDRA VENDE ABITI REALIZZATI DALLE CARCERATE


Recentemente anche in centro a Monza il moving shop della stilista Valeria Ferlini. 

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Tempo fa aleggiava una strana e curiosa voce che dava presente ai Boschetti Reali monzesi una coloratissima Ape Piaggio, adibita a negozio itinerante, con tanto di abiti femminili appesi ad ogni lato e donne impegnate nei vari acquisti. All’inizio di viale Petrarca, quasi in faccia all’ingresso delle ‘Canossiane’, c’era un veicolo a tre ruote, in livrea biancorossa, in perfetta sintonia con i colori cittadini e, intorno, una fervida attività di compravendita.

Questo grazie alla nota imprenditrice Valeria Ferlini, ex indossatrice e stilista di successo, proprietaria di due negozi per bambini in centro a Milano, che, dopo aver rimesso in piedi nel 2002 il laboratorio sartoriale interno del carcere di San Vittore nel capoluogo lombardo, ha creato, grazie ad una fattiva collaborazione con la Casa motociclistica Piaggio, il ‘Moving Shop’, un modo originale per portare in giro per l’Italia, tramite una serie di donne ‘apiste’ predisposte alla vendita, i vestiti di lusso, disegnati da lei e prodotti dalle detenute e dalle donne uscite dal carcere dopo aver scontato la pena.

malandra2Ape Malandra è un sistema di vendita innovativo, di moda, ormai consolidato ed in piena espansione, basato su una specie di negozio mobile, con fodere di lino all’interno, tende a strisce tendenzialmente bianche e rosse, apertura sui tre lati del furgoncino a tre ruote, dove vengono appesi vestiti, gonne e pantaloni e, intorno, ceste di vimini colme di golf, camicie, borse, cinture ed altri accessori. Non mancano neppure lo specchio ed un camerino improvvisato per la prova degli indumenti. Un vero e proprio punto vendita diretto che giunge puntuale in varie località italiane ed estere.

Sono circa una trentina,  delle quali una in Spagna, Barcellona, una in Francia, in Costa Azzurra, le altre tutte in Italia, le città prese di mira da queste originali venditrici. Se normalmente è una sola Ape Car a muoversi in ogni centro, a Roma ed a Milano i mezzi a tre rute che girano con i capi d’abbigliamento sono ben quattro per ciascuna delle due metropoli.

A Courmayeur,  Forte dei Marmi, località scelta per l’esordio in strada, Punta Ala, Capalbio, Salina, Bormio Cortina d’Ampezzo, Porto Cervo e Porto Rotondo, rinomate  località di villeggiatura, con vacanzieri spesso d’elite, l’Ape Malandra è molto conosciuta e frequentata soprattutto da persone a passeggio. A Monza, come in altre città classiche, dal Piemonte alla Sicilia, la vendita è più di nicchia e, per certi versi, meno occasionale.MALANDRA3 Moving Shop e Piaggio, sposando questa curiosa idea, hanno stipulato un contratto in esclusiva per la fornitura dei veicoli, allestiti e personalizzati, brevettando il format per l’Italia e l’Europa e creando barriere d’ingresso per i competitors. Il progetto è stato premiato nel 2006 a Torino, come una delle cinque migliori idee imprenditoriali dalla AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda) e dalla Mc Cann World Group, per rappresentare addirittura una delle prime tre proposte commerciali migliori del mondo. Si tratta del primo ed unico movimento nazionale ad essere realizzato con questo simpatico sistema e nato come business solidale, patrocinato dai vari comuni in italia.

Detto che il nome Malandra, nella lingua portoghese e brasiliana, equivale al nostro termine ‘vagabonda’, bisogna dar atto a Valeria Ferlini, laureata in filosofia, con lunga permanenza in terra brasiliana, in due occasioni colpita da una grave malattia e sempre tornata, una volta guarita, a lavorare indefessamente con le sue donne del carcere, d’aver  escogitato un sistema geniale per vendere e, nello stesso tempo, far del bene al prossimo. Dopo aver assicurato proventi per le detenute e per le loro famiglie, con i comuni dei centri dove le varie Ape Malandra si fermano per presentare il proprio campionario, la dinamica imprenditrice ha, infatti, concordato di lasciare una percentuale, seppure piccola, del ricavato dalle vendite ai servizi sociali.

Valeria Ferlini, che durante la settimana è impegnata nel suo laboratorio milanese di Porta Romana nella realizzazione di vestiti di taglio sartoriale, con tessuti di pregio, dà una mano anche ad Umberto Veronesi  ed alla Fondazione Istituto Europeo di Oncologia, destinando un’altra percentuale del ricavato dalle vendite alla ricerca sul cancro, mettendo a disposizione anche il suo splendido giardino di casa per la sosta dell’Ape Malandra e facendo funzionare al centro diagnostico femminile San Luca un punto vendita fisso dei suoi vestiti modaioli  ed accessori vari.

Per informazioni e per adesioni, come apista, è bene contattare Moving Shop, Corso di Porta Romana 122, Milano, Te.: (+39)02-58437903 / 02-58305744, indirizzo e-mail: info@movingshop.it.

Enzo Mauri                         

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