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La Villa Reale di Monza: il restauro

Brianza Acque

villa reale
Il grande restauro

IL PROGETTO

A partire dagli ultimi due decenni del XIX secolo, la Villa Reale di Monza ha subito profonde trasformazioni nella distribuzione interna, negli apparati decorativi e negli adeguamenti strutturali e impiantistici. Tali interventi, uniti allo stato di degrado degli ambienti della Villa, hanno reso necessaria un’opera di restauro che curasse le diverse situazioni dei singoli ambienti, nel rispetto dell’autenticità del monumento e della sua storia. Scopo di questa importante attività di restauro è stato il pieno reinserimento della Villa nella vita di oggi in forme che la rendano fruibile alla cittadinanza. Ciò ha significato trovare sintesi ed equilibrio tra esigenze diverse: funzionalità e utilizzabilità da una parte e conservazione dall’altra.
Il restauro è stato realizzato seguendo le prescrizioni sancite dal bando di gara, in particolare relativamente al rigoroso rispetto delle invarianti derivate dal progetto preliminare, delle moderne linee guida e convenzioni sui beni culturali (in specifico le carte italiane del restauro) e seguendo infine i principi metodologici e teoretici indicati dall’architetto Carbonara nella stesura del proprio progetto.

L’INTERVENTO
Il recupero degli ambienti della Villa Reale di Monza ha tenuto conto di due direttrici fondamentali: mantenere una bassa invasività e garantire la maggiore reversibilità possibile.
Seguendo questo approccio, il progetto ha portato a recupero e valorizzazione del corpo centrale, al recupero parziale delle ali nord e sud, alla realizzazione dell’area tecnica esterna alla Villa nel lato nord, alla messa in sicurezza della corte d’Ingresso.
Gli interventi sulla struttura edilizia hanno riguardato tutte le opere di consolidamento e di messa in sicurezza e ripristino delle volte e dei solai lignei. È stata inoltre messa in sicurezza la corte d’ingresso attraverso la realizzazione di opere di manutenzione straordinaria e il ripristino puntuale della pavimentazione e della cancellata, nonché con interventi sulla facciata sud dell’ala nord (con verifica e restauro dei serramenti esterni). Il progetto infine ha previsto interventi di completamento della scala nell’ala sud, al confine con il corpo centrale.
Principale obiettivo del restauro è stato quello di integrare le antiche qualità storico-artistiche del corpo centrale della Villa con funzionalità volte a sostenere il quadro economico dell’intervento. In questo senso, parallelamente al recupero delle stanze storiche ai piani nobili del corpo centrale, il progetto ha condotto alla riqualificazione del belvedere; alla riqualificazione degli ambienti al piano terra; ad adeguamenti funzionali (scale, ascensori, locali di servizio) per una nuova fruizione della Villa.
Tra i vari interventi vanno ricordati l’analisi e la diagnosi dei manufatti lignei, in particolare del secondo piano nobile, per valutare la compatibilità fra gli stessi (in particolare i pavimenti) e la fruizione del pubblico; i rilievi sulle superfici e le decorazioni mediante tecnologia laser scanner; la dotazione, in molte sale, di strumenti multimediali per l’accompagnamento della visita; una nuova illuminazione, “mimetica” e non invasiva; alcuni interventi strutturali, improntati al massimo rispetto dell’esistente secondo il criterio del minimo intervento e della reversibilità, destinati al ripristino delle lesioni delle volte, dei solai lignei e in ferro e delle voltine; un sistema di monitoraggio ambientale per regolare temperatura, umidità e qualità dell’aria; un sistema integrato di riscaldamento, raffrescamento e trattamento dell’aria, orientato al massimo risparmio energetico.

SPAZI E FUNZIONI
Piano terra – Per tradurre nella pratica il concetto di “apertura” della Villa al territorio, il progetto di restauro ha previsto che il piano terra rappresenti un punto di connessione tra lo spazio urbano (Monza, ma in senso più ampio, Milano e il territorio) e il parco retrostante. Esterno e interno si fondono come un tutt’uno: il passaggio centrale che attraversa il piano terra e, provenendo dalla Corte d’Ingresso, conduce al Parco e viceversa, è una strada di collegamento tra queste diverse aree, una sorta di “piazza” in cui potersi ritrovare, anche grazie alla presenza di biglietteria, reception, punto informazioni generali, guardaroba, caffetteria, bookshop e sala lettura, spazi commerciali e laboratori, cucina.
Corte – La corte d’ingresso, principalmente nel periodo estivo, si presta a ospitare eventi di particolare ampiezza e richiamo.
Primo piano nobile – Verrà utilizzato per ospitare eventi, mostre, manifestazioni, workshop, convegni.
Secondo piano nobile – Avrà funzioni espositivo/museali di natura più stabile e permanente.
Belvedere – I suoi spazi saranno sede di mostre di design e di corsi di formazione.

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