Lunedì 10 agosto la chiesa celebra le festa di San Lorenzo, il giovane cristiano martirizzato sulla graticola a Roma nell’anno 258 D.C.. Ma San Lorenzo è da sempre più conosciuto per la notte delle stelle cadenti, la serata in cui esprimere i desideri che si vogliono realizzati. Si tratta della pioggia meteoritica delle Perseidi, uno sciame che è osservabile ad occhio nudo già dal qualche giorno, in alta quota, e ha il suo picco proprio intorno al 10 agosto. Questa pioggia di meteore è formata dai residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle. Le piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l’atmosfera terrestre, danno luogo a scie luminose di altissimo effetto.
Le prime osservazioni dello sciame delle Perseidi furono fatte dai Cinesi nel 36 d.C. Nel 1866, a seguito del passaggio al perielio della Swift-Tuttle del 1862, l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli scoprì il legame tra gli sciami meteorici e le comete. Il nome “Perseidi” deriva dalla posizione situata appena al di sopra della costellazione del Perseo.
Nella cultura pagana si riteneva che lo sciame di meteoriti fosse il seme del dio Inuo-Priapo che benevolmente fecondava i campi, ma con l’avvento del cristianesimo la festività venne convertita nella festa in onore di San Lorenzo, nativo di Osca (Huesca), città della Spagna, nella prima metà del III secolo. Lorenzo arrivò a Roma dove aiutò i poveri e Papa Sisto II lo nominò Diacono della Chiesa; questo incarico lo mise in contatto con i beni della chiesa dei quali doveva occuparsi.
Quando Lorenzo fu catturato dall’Imperatore Valeriano il 6 agosto del 258, e imprigionato nelle catacombe di San Callisto, insieme a Papa Sisto II ed altri diaconi, venne risparmiato per farsi consegnare i beni della chiesa. Lorenzo in risposta alle richieste dell’Imperatore, portò i poveri e gli ammalati e disse a Valeriano: “Ecco i tesori della chiesa”.
Valeriano, infastidito dal comportamento del diacono, lo fece rinchiudere nel sotterraneo del palazzo del centurione Ippolito, insieme a Lucillo, un uomo cieco, che ritrovò la vista grazie al battesimo avuto dal santo. Alla vista del miracolo, anche il centurione Ippolito divenne cristiano, ma questo gli costò la vita; nel frattempo Lorenzo venne arso vivo in un luogo poco lontano dalla prigione ed il suo corpo portato al Campo Verano, nelle catacombe di Santa Ciriaca. La tradizione vuole che le stelle cadenti siano le lacrime di San Lorenzo, ma c’è anche chi vede nella pioggia di stelle i ‘fuochi’ di San Lorenzo, ovvero quelle scintille provenienti dalla graticola infuocata poi volate in cielo.
Il Martirio di San Lorenzo, datato 10 agosto del 258 d.C., venne onorato con la costruzione di tre chiese: San Lorenzo in Fonte (luogo della prigionia), San Lorenzo in Panisperna (luogo del martirio) e San Lorenzo al Verano (luogo della sua sepoltura).
In Brianza diverse sono le iniziative al riguardo, ma su tutte emerge quella organizzata dagli amici del santuario di Guanzate, antico luogo di culto che porta il nome della Beata Vergine di San Lorenzo. Una chiesa tutta da scoprire, formata da tre cappelle, realizzate in epoche diverse. Da secoli la festa di San Lorenzo è legata al Santuario dedicato alla Madonna del Santo, primo patrono dell’era cristiana locale, a cui gli abitanti del luogo – che si chiamava all’epoca “Vogonzate” – vollero dedicare, intorno al VI secolo, il primitivo tempio pagano preesistente, nella prima chiesa cristiana del paese e sulle cui rovine sorge l’attuale Santuario.
In questi giorni di festa sono migliaia i pellegrini proveniente che da tutta la Regione che raggiungono Guanzate per pregare davanti al dipinto che raffigura la Madonna che allatta il Bambino e ricordare insieme la figura di San Lorenzo. Quest’anno, grazie al generoso gesto del guanzatese Claudio Minnici, verrà benedetto la mattina del 10 agosto un quadro con l’effige del Santo. Il quadro, realizzato dal pittore Umberto Bianchi di Villaguardia, misura 120×180 cm ed è esposto in Santuario alla visione e venerazione di tutti già dai primi giorni di agosto. Non c’è che arrivare a Guanzate per scoprire con il Santuario, il nuovo quadro di San Lorenzo, oltre alle altre preziose opere d’arte custodite all’interno del santuario, ma anche nella parte esterna, a partire dal lungo viale della “delle Cappelle”.
Il programma della Festa di San Lorennzo prevede: Domenica 9 agosto ore 16.00 la recita del Santo Rosario, Vesperi e la benedizione e alle ore 18.00 la Santa Messa.
Lunedì 10 agosto Festa di San Lorenzo: alle ore 8.15 Santo Rosario lungo il viale delle Cappelle, alle ore 8.45 la Santa Messa solenne con accensione del globo, benedizione del carbone e benedizione del nuovo quadro di San Lorenzo. Alle ore 16.00 la recita del Santo Rosario, Vesperi e benedizione. Alle ore 20,30 la Santa Messa con bacio della reliquia; infine, alle 21.30 il GRANDE FALO’ di San Lorenzo.
Per cogliere qualche stella cadente ed esprimere un desiderio bisogna attendere dopo la mezzanotte, anche se le ore che precedono l’alba sono le migliori, perché il lato della Terra che dà verso il sole è più esposto alla pioggia di meteore. Bisogna trovare un posto lontano dalle luci della città. Per orientarsi serve una bussola (reperibile facilmente tra le App di uno smartphone) per puntare la direzione Nord-Est dove le meteore sono maggiormente visibili a occhio nudo, a questo punto bisogna cercare la costellazione di Perseo che è a forma di “Y” o “V”. In ogni caso le stelle cadenti sono spesso visibili in tutto il cielo, con tracce evidenti che tagliano l’orizzonte visivo. Ci vuole solo un po’ di pazienza. E per realizzare un desiderio spesso ce ne vuole davvero tanta.
Pierfranco Redaelli
Carlo Gaeta