La banca locale resta ancora il principale punto di riferimento per gli imprenditori del nostro territorio. Chi vuole fare impresa in prima battuta si rivolge quasi sempre ad istituti di credito conosciuti e ben radicati nel tessuto sociale locale. E qui ci vengono in mente le “vecchie” casse rurali ed artigiane.
Eppure le banche oggi sembrano più distaccate dal tessuto sociale rispetto al passato pre-crisi. La pensano così 3 imprenditori lombardi su 5, che hanno notato dal 2009 un cambiamento nell’atteggiamento degli istituti di credito nei confronti delle aziende, oggi più standardizzato – e se vogliamo chiuso – in confronto a quanto accadeva una decina di anni fa. Solo il 15,6% degli imprenditori ritiene che le consulenze bancarie siano diventate più personalizzate sulla base delle esigenze del cliente, mentre il 22,2% dei lombardi non ha notato cambiamenti.
I dati emergono dalla indagine “Economia e imprese: quale futuro?” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza che ha coinvolto circa 300 imprese lombarde nel mese di maggio 2016. Intanto gli imprenditori della Brianza vanno a “lezione” di finanziamenti alternativi al credito bancario. Dal lending crowdfunding ai mini bond, passando per il private equity, delle nuove forme per reperire i fondi per fare impresa ne hanno discusso oltre 50 imprenditori della Brianza, durante il Focus Group Interattivo promosso dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza.
All’incontro erano inoltre presenti Alessandro Lerro Presidente dell’Associazione Crowdfunding Italia, Guido Vesin Managing Director di Antares Private Equity, Fabio Bolognini Work Invoice, Carlo Arlotta Consilia Business Management, Antonino Emanuele AIFI (Associazione Italiana Private Equity and Venture Capital).
Credito e crisi: cosa è cambiato? A Monza e Brianza il 61,8% degli imprenditori ha percepito un distaccamento maggiore da parte delle banche in seguito alla crisi, mentre a Milano, dove la quota si ferma al 58,8%, si registra invece un’attenzione maggiore verso il cliente con più consulenze personalizzate (18,6% contro dato lombardo del 15,6%).
Sia a Milano che a Monza e Brianza più del 40% degli imprenditori considera la banca locale il primo punto di riferimento per i servizi bancari, ed è più alta rispetto alla media regionale la quota di imprenditori che si rivolge a istituti di credito di rilevanza nazionale (30,4% a Milano e 32,7% a Monza contro 29,4% lombardo). Guardando ai settori, gli industriali lombardi sono i più soddisfatti del “rapporto con le banche”: il 23,2% con la crisi ha notato più attenzione al cliente con consulenze e servizi personalizzati, contrariamente nel comparto dell’edilizia il 67,6% degli imprenditori ha notato più distaccamento e standardizzazione verso le aziende.
Con la crisi dal 2009, come pensa sia cambiato l’atteggiamento delle banche nei confronti delle aziende? | Milano | Monza e Brianza | Industria | Edilizia | Commercio | Lombardia |
E’ diventato più consulenziale/personalizzato | 18,6% | 12,7% | 23,2% | 8,8% | 12,9% | 15,6% |
E’ diventato più distaccato/standardizzato | 58,8% | 61,8% | 54,7% | 67,6% | 62,9% | 60,6% |
Offre servizi a maggiore contenuto tecnologico | 0,0% | 2,7% | 1,1% | 0,0% | 1,4% | 1,6% |
Non ritengo che sia cambiato | 22,5% | 22,7% | 21,1% | 23,5% | 22,9% | 22,2% |
Per i servizi bancari della sua impresa a chi preferisce rivolgersi? | Milano | Monza e Brianza | Industria | Edilizia | Commercio | Lombardia |
Banca locale | 43,1% | 45,5% | 44,2% | 64,7% | 34,3% | 47,8% |
Banca di rilevanza nazionale | 30,4% | 32,7% | 35,8% | 17,6% | 32,9% | 29,4% |
Mi è indifferente | 26,5% | 21,8% | 20,0% | 17,6% | 32,9% | 22,8% |
Fonte: “Economia e imprese: quale futuro?” realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza