Il mercato dei videogame negli ultimi anni è andato incontro ad un boom senza precedenti, un po’ per merito della pandemia e del lockdown, un po’ per via delle grandi opportunità che offre. I videogames, infatti, sono una preziosa fonte di divertimento e sanno come andare incontro ad ogni esigenza o gusto possibile. Il 2022, da questo punto di vista, regalerà molte altre soddisfazioni aggiuntive, dato che sarà un anno ricco di titoli importanti.
Il boom dei videogames e l’abbondanza dell’offerta
Quando c’è un’offerta di livello da un lato, e una domanda insaziabile dall’altro, con una semplice formula matematica è possibile ottenere il migliore dei risultati: un successo su tutta la linea. Questo spiega perché oggi le vendite di videogames stanno raggiungendo il loro picco, con un mercato che da solo scavalca quello della musica e del cinema messi insieme. D’altronde si parla di un settore che ospita alcuni titoli di ultima generazione davvero straordinari, come nel caso di The Witcher 3, insieme a Metroid Dread e ad alcuni titoli oramai classici come la saga di Call of Duty e Battlefield.
Ci sono anche diverse piattaforme che stanno contribuendo alla diffusione sempre più capillare dei videogiochi, ricche e costantemente rifornite. È una regola che può essere applicata anche nel settore del gambling, dove è possibile trovare portali pieni di titoli come StarCasino, ad esempio, sul quale è possibile leggere anche tante opinioni in rete. Nel prossimo paragrafo, invece, andremo alla scoperta del “lato oscuro” dell’ampia produzione di videogames: del perché una distribuzione così massiva potrebbe comportare alcune problematiche.
Troppi titoli, poco tempo per giocarli tutti
L’abbondanza non può non essere considerata come un fattore positivo, ma ciò non toglie che ha anche i suoi lati negativi. Attualmente in commercio è possibile trovare una valanga di titoli, molti dei quali open world e con una durata di svariate centinaia di ore. È letteralmente impossibile, per una persona, giocarli tutti e godersi ogni capolavoro scoprendo il 100% delle perle che ha da offrire. Perché semplicemente manca il tempo per farlo, e mancherebbe anche se si avessero 24 ore al giorno da dedicare ai videogiochi.
Un altro lato negativo, che spesso frena un ulteriore boom degli acquisti, è il prezzo: oramai certi giochi possono arrivare a costare oltre 100 euro, se si aggiungono i contenuti extra scaricabili a pagamento (DLC). Significa che un giocatore è costretto a limitare la propria collezione di titoli, non solo per una questione di tempo ma anche per un discorso economico, visto che il budget non è mai illimitato. Il 2022 dunque propone questo dilemma: i titoli in uscita, considerati già da ora dei capolavori, sono tanti e forse troppi per le tasche e per il tempo di un singolo giocatore.