Si è da poco celebrata la Giornata Internazionale della Luce.
Dall’anno 2017, infatti, l’UNESCO ha decretato la nascita di questa celebrazione che quest’anno è caduta sabato 16 maggio.
Una giornata intera per ricordare e ricordarsi quanto sia importante la Luce, naturale e artificiale, per rendere migliore la nostra quotidianità e addirittura, quando impiegata in ambito medico e scientifico, per salvare la nostra vita.
La luce è ovunque.
E’ nel sole che brilla e che illumina le nostre giornate, dando inizio alle nostre attività. E’ nella luna e nelle stelle che si accendono per noi nel grande tappeto blu della notte e che ci guardano dormire, cullando i nostri sogni e riempiendoli di luce magica.
La luce è nelle nostre ossa, nel nostro sangue e tra le ciocche dei nostri capelli, è un’energia quasi impercepibile che però, più di ogni altra cosa, riesce a rinvigorirci e a illuminarci da dentro, rendendo più piacevole e “scintillante” ogni nostro gesto.
La luce è qualcosa di incredibilmente sottile ma potente, invisibile ma brillante allo stesso tempo, discreto e talvolta trascurato, ma vitale.
La luce, di fatto, è la linfa vitale dell’esistenza di quasi tutte le specie viventi del nostro pianeta. Per le piante, per i fiori e per gli alberi, per esempio, sarebbe impensabile vivere ed esistere senza luce.
La natura intera che si staglia ai nostri piedi, il terreno sul quale camminiamo e imprimiamo le nostre impronte, è figlio della luce.
Quant’è bello poter vivere nella e della luce?! La Giornata Internazionale ad essa dedicata ci rammenta, come spesso accade, quanto le cose più genuine della nostra vita, quelle talmente abituali alle quali ormai non prestiamo più neppure molta attenzione, siano alla base della nostra esistenza su questo meraviglioso pianeta Terra, che abbiamo la fortuna di chiamare casa.
La luce, quel faro luminescente e irriducibile che circonda il nostro essere e che ci protegge dalla solitudine e, sarete d’accordo con me, dall’oscurità. Sono i lampioni accesi lungo le strade notturne a indicarci la via, la luce tenue di una candela appoggiata al davanzale della finestra ad accoglierci calorosamente nel rientro a casa. E’ la luce del faro a guidare le navi nella tempesta, il bagliore della stella polare e degli altri astri, sue sorelle, a impedire ai marinai di smarrirsi nel buio della notte che li avvolge: l’acqua nera e misteriosa che si congiunge all’orizzonte con la linea del cielo.
E’ la luce di una lampada accesa sul comodino a concederci sogni tranquilli, regalando un sonno ristoratore anche a chi teme le ombre della notte che si insinuano tra le pareti di casa.
E poi, è la luce del sole che spunta alto nel cielo a dare il benvenuto alla nostra nuova giornata, alla vita che si risveglia e che continua. Quel raggio di sole che bussa alla nostra finestra, chiede ogni mattina di poter entrare a illuminare la nostra esistenza. Un bacio dato da un raggio di sole sulla nostra pelle è il buongiorno più bello che possa esistere.
La luce è ovunque intorno a noi. Anche se chiudiamo gli occhi, non possiamo sfuggire alla luce. La sua luminosità arriva alle nostre palpebre, le accarezza dolcemente e in qualche modo si insinua comunque in noi, nei nostri occhi e nel nostro corpo. E’ un’esistenza discreta, quella della luce, ma sempre presente e sempre costantemente alla nostra ricerca.
Gli uccellini intonano il melodioso canto del mattino non appena il sole fa capolino dalle montagne, laggiù all’orizzonte. Le piante si destano dal loro sonno notturno, l’erba sembra rinvigorirsi e diventare ancora più verde, come uno smeraldo. E i fiori dischiudono i loro petali, si svegliano e si stiracchiano al richiamo del mattino, e rivolgono le loro variopinte corolle al sole, bisognosi del suo calore come del vento, innamorati della sua lucentezza come dell’acqua.
E’ così che la luce avvolge ogni cosa. Baciando ogni singolo colore, accarezzando ciascun essere vivente, illuminando qualsiasi superficie. E’ così che opera la luce, senza distinzione alcuna.
La luce è vita ed è, o meglio dovrebbe essere, come l’amore e la tolleranza: senza limiti e senza confini. Che mondo ancor più meraviglioso sarebbe, se tutti noi ci svegliassimo con la luce nel cuore, quella luce che illumina e riscalda tutto ciò che è alla sua portata, senza differenze.
La luce è vita. La luce è ovunque. La luce è in noi e in ogni essere vivente.
Lasciamoci illuminare.
Francesca Motta